Pitta maxima
La pitta pettoavorio (Pitta maxima Müller & Schlegel, 1845) è un uccello passeriforme della famiglia dei Pittidi[2].
Descrizione
modificaDimensioni
modificaMisura 25-28 cm di lunghezza, dimensioni che la rendono una delle specie di pitta di maggiori dimensioni, superata solo dalla pitta maggiore.
Aspetto
modificaQuesti uccelli hanno un aspetto paffuto e massiccio, con ali e coda corte, forti zampe e testa e becco allungati.
Testa, dorso, coda e ali sono di colore nero, queste ultime con remiganti di colore azzurro intenso: petto e fianchi sono bianchi, mentre il ventre e il sottocoda sono di colore rosso cupo. La femmina presenta colorazione meno intensa e minore estensione del rosso ventrale rispetto al maschio: in ambedue i sessi il becco è nerastro, le zampe sono di colore carnicino-grigiastro e gli occhi sono bruni.
Biologia
modificaComportamento
modificaSi tratta di uccelli diurni e solitari, estremamente territoriali nei confronti dei conspecifici pur essendo molto timidi e riservati: essi passano la maggior parte della giornata muovendosi con circospezione nel folto del sottobosco, alla ricerca di cibo.
Alimentazione
modificaLa dieta di questi uccelli si compone in massima parte di lombrichi e chiocciole, venendo inoltre integrata quando possibile con insetti e altri piccoli invertebrati.
Riproduzione
modificaLa riproduzione di questi uccelli non è stata finora descritta in natura, ma si ritiene tuttavia che non si discosti significativamente per modalità e tempistica dal pattern seguito dalle altre specie di pitte.
Distribuzione e habitat
modificaLa pitta pettoavorio è endemica delle Molucche settentrionali, dove abita le aree di foresta pluviale primaria o secondaria con presenza di folto sottobosco.
Tassonomia
modificaSe ne riconoscono due sottospecie[2]:
- Pitta maxima maxima, la sottospecie nominale, diffusa su Halmahera e sulle vicine Bacan, Kasiruta e Obi;
- Pitta maxima morotaiensis van Bemmel, 1939, endemica di Morotai;
La pitta ventreavorio è ritenuta filogeneticamente vicina alla pitta dal cappuccio, alla pitta superba e alla pitta pettoazzurro, con le quali andrebbe a formare una superspecie[3].
Note
modifica- ^ (EN) BirdLife International 2012, Pitta maxima, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Pittidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
- ^ IBC
Altri progetti
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