Polina Vladimirovna Gelman
Polina Vladimirovna Gelman (in russo Поли́на Влади́мировна Ге́льман?; Berdyčiv, 24 ottobre 1919 – Mosca, 29 novembre 2005) è stata un'aviatrice russa, decorata come eroe dell'Unione Sovietica[2].
Polina Vladimirovna Gelman | |
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Nascita | Berdyčiv, 24 ottobre 1919 |
Morte | Mosca, 29 novembre 2005 |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Novodevičij |
Dati militari | |
Corpo | Corpo aeronautico militare dell'aviazione sovietica |
Specialità | Caccia |
Grado | Maggiore[1] |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | Ordine di Lenin Ordine della Bandiera rossa Ordine della Guerra patriottica Ordine della Stella rossa Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945 |
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Biografia
modificaPolina Vladimirovna Gelman è nata in una famiglia ebrea della classe operaia nella città ucraina di Berdyčiv nel 1919. Riuscì ad arruolarsi nell'esercito sovietico nell'ottobre del 1941 dopo vari tentativi e dopo aver già partecipato a corsi per l'uso delle armi. Seguì un corso di addestramento al volo e venne aggregata al 588º Reggimento bombardamento notturno composto da personale femminile. La sua bassa statura le impedì di ottenere la qualifica di pilota ma divenne navigatrice e, durante il conflitto, partecipò a numerose missioni contro le truppe di invasione tedesche. Si distinse in particolare quando salvò la vita all'equipaggio di un aereo costretto a un atterraggio di emergenza mantenendo lontana la fanteria tedesca utilizzando la mitragliatrice di bordo e permettendo così il giorno successivo il decollo malgrado i danni subiti dal velivolo. Ha concluso a Berlino il suo servizio militare nella seconda guerra mondiale.[1][2][3]
La Gelman prima della fine della guerra completò 860 missioni e nel 1946 ricevette per questo l'onorificenza di Eroe dell'Unione Sovietica.[2][3][4]
Morì nel 2005 e riposa nel Cimitero di Novodevičij.
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ a b (CS) Gv. major Gelman, Polina Vladimirovna, su armedconflicts.com. URL consultato il 7 gennaio 2021.
- ^ a b c POLINA GELMAN, su berdichev.org. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ a b warheroes.
- ^ (EN) Polina Vladimirovna Gelman, su infocenters.co.il. URL consultato il 6 gennaio 2021.
Bibliografia
modifica- Gian Piero Milanetti, Le streghe della notte: la storia non detta delle eroiche ragazze-pilota dell'Unione Sovietica nella grande guerra patriottica, Galina Brock-Beltsova (prefazione), Roma, IBN, 2011, SBN BVE0580655.
- Ritanna Armeni, Una donna può tutto: 1941: volano le Streghe della notte, Eleonora Mancini (collaborazione), Milano, Ponte alle Grazie, 2018, SBN RAV2070771.
- Marina Rossi, Le streghe della notte: storia e testimonianze dell'aviazione femminile in URSS, 1941-1945, Milano, UNICOPLI, 2003, SBN TO01228100.
- (EN) Henry Sakaida, Heroines of the Soviet Union 1941-45, Christa Hook (illustrazioni), Oxford, Osprey Publishing, 2003, SBN TO01974935.
- (EN) / Reina Pennington, Wings, women and war: Soviet airwomen in World War 2. combat, John Erickson (prefazione), Lawrence, University Press of Kansas, 2001, SBN IEI0202939.
- (EN) Anne Noggle, A Dance With Death: Soviet Airwomen in World War II, College Station, Texas A&M University Press, 1994.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Polina Vladimirovna Gelman
Collegamenti esterni
modifica- (RU) Поли́на Влади́мировна Ге́льман, su warheroes.ru. URL consultato il 6 gennaio 2021.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 11591673 · LCCN (EN) n97061217 |
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