Il Polittico Tarlati, conosciuto anche come il Polittico della Pieve, è un'opera realizzata dal pittore senese Pietro Lorenzetti nel 1320 per la chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo.[1]

Polittico Tarlati
AutorePietro Lorenzetti
Data1320
Tecnicasconosciuto
UbicazioneSanta Maria della Pieve, Arezzo

Il Polittico Tarlati rappresenta una delle opere più emblematiche della produzione artistica di Pietro Lorenzetti, uno dei maestri della pittura senese del Trecento. L'opera è un punto di riferimento per la storia dell'arte senese e per la comprensione dell'evoluzione della pittura in Toscana durante il primo Trecento. Oltre a essere un simbolo artistico di Arezzo, il polittico è uno dei lavori meglio documentati del periodo, grazie alla presenza del contratto di commissione e ai numerosi studi dedicati.[1]

Descrizione

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«la tavola dell’altar maggiore della […] Pieve, dove, in cinque quadri di figure grandi quanto il vivo al ginocchio, [Lorenzetti] fece la Nostra Donna col Figliuolo in braccio, e San Giovanni Battista e San Matteo dall’uno de’ lati, e dall’altro il Vangelista e San Donato, con molte figure piccole nella predella e di sopra nel fornimento della tavola, tutte veramente belle e condotte con bonissima maniera.[1]»

Giorgio Vasari, nelle sue Vite, descrive dettagliatamente il Polittico Tarlati: nella sua versione originale, l'opera consisteva in cinque pannelli principali, raffiguranti figure a grandezza naturale fino al ginocchio. Al centro è presente la Madonna con il Bambino, mentre ai lati vi sono San Giovanni Battista, San Matteo, San Giovanni Evangelista e San Donato. Il polittico include anche una predella ricca di piccole figure e decorazioni sopra la struttura principale, tutte eseguite con grande maestria. Vasari, che fu anche responsabile del restauro della chiesa di Santa Maria della Pieve, nutriva un particolare affetto per questa chiesa, che aveva frequentato fin da bambino.[1]

Il Polittico Tarlati venne commissionato da Guido Tarlati, vescovo di Arezzo, per adornare l'altare maggiore della Pieve, uno degli edifici più antichi e complessi del centro storico aretino. L'opera è considerata uno dei più importanti lavori di Lorenzetti e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per lo studio dell'arte senese del Trecento. Il contratto di commissione dell'opera, conosciuto come "allogagione", è uno dei documenti che testimonia l'importanza del polittico.[1]

Spostamenti e restauri

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Fino al 2024, il Polittico Tarlati non si era mai mosso dalla sua sede, eccezion fatta per alcuni interventi di manutenzione. L'ultimo restauro documentato risale al 2020, in occasione del quale l'opera è stata rimossa temporaneamente dall'altare per essere restaurata. Tuttavia, per la prima volta in oltre sette secoli, l'opera è stata prestata per una mostra internazionale, "Siena: The Rise of Painting, 1300-1350", che si terrà al Metropolitan Museum of Art di New York dal 13 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025. Successivamente, l'esposizione si sposterà alla National Gallery di Londra da marzo a giugno 2025.[1]

Bibliografia

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  • (EN) Joanna Cannon e Stephan Wolohojian, Siena: the Rise of Painting, 1300–1350, ‎ Natl Gallery Pubns Ltd, ISBN ‎ 978-1857097160.

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