Ponte del Diavolo
La definizione di Ponte del Diavolo (o, talvolta, Ponte dei Diavoli) viene applicata a numerosi ponti di origine naturale o artificiale, più o meno antichi, situati principalmente in Europa, ma presenti quasi in ogni parte del mondo. La relazione con il diavolo si associa solitamente a una leggenda.
Descrizione
modificaIl nome è stato accostato a vari manufatti in diversi Paesi; sovente furono così definiti poiché le loro strutture erano ritenute talmente complesse e ardite che la loro realizzazione fosse stata resa possibile solamente per mezzo di un artificio del diavolo, dando così adito a numerose leggende.[1] Altri ritengono che la conoscenza per costruire questo tipo di ponte, sia dovuta ad un dono da parte del Diavolo, per via di un patto tra esso e la popolazione locale, in cambio delle loro anime. La maggior parte di questi ponti ad arco sono stati realizzati in pietra o in muratura, segnano un traguardo significativo nell'architettura antica. Per via del suo aspetto estetico stravagante e strambo, era oggetto di moltissime storie nell'epoca classica e nell'Medioevo. Queste storie variano a seconda del luogo e delle credenze[senza fonte].
Leggende associate
modificaPonti del Diavolo nel mondo
modifica- Dyavolski most, nelle vicinanze del comune di Ardino[4]
- Puente de Piedra, nel distretto di Grecia
- Kuradisild, originariamente Aleksandri sild, a Tartu
- Pont du Diable ad Alet-les-Bains
- Pont du Diable ad Anzême
- Pont du Diable a Bellecombe-en-Bauges
- Pont du Diable a Biarritz
- Ponte Valentré o ponte del Diavolo, a Cahors
- Pont du Diable a Céret
- Pont du Diable, unisce i comuni di Crouzet-Migette e Sainte-Anne
- Pont du Diable a Échenoz-la-Méline
- Pont du Diable a La Chapelle-du-Bard
- Gole del Pont du Diable a La Vernaz
- Pont du Diable, nei comuni di Mazaugues e Signes
- Pont de Coq, nei comuni di Ménerval e Saumont-la-Poterie
- Pont du Diable a Montgaillard
- Pont du Diable o ponte di sant'Antonio, a Montoulieu
- Pont du Diable a Olargues
- Pont de Tigny, detto pont du Diable, a Pouilly-sous-Charlieu
- Pont du Diable, al confine tra i comuni di Romagny e Le Neufbourg
- Pont du Diable, nel borgo medievale di Chalencon, unisce i comuni di Saint-André-de-Chalencon e Tiranges
- Pont du Diable a Saint-Christaud
- Pont du Diable o pont sur l'Hérault, altresì noto come pont du Gouffre noir o pont du Gour noir, unisce i comuni di Saint-Jean-de-Fos e Aniane
- Pont du Diable a Saint-Marcellin-en-Forez
- Pont du Diable a Saint-Palais-sur-Mer
- Pont du Diable a Thueyts
- Pont du Diable a Toulon-sur-Arroux
- Pont du Diable a Villemagne-l'Argentière
- Teufelsbrücke a Flensburgo
- Rakotzbrücke o Teufelsbrücke, nel parco paesaggistico di Kromlau, frazione di Gablenz[5]
- Teufelsbrücke a Inzigkofen
- Teufelsbrücke a Mannheim
- Ponte della Malvizza, detto Ponte del Diavolo nell'atlante geografico del regno di Napoli, tra Ariano Irpino e Montecalvo Irpino, lungo la via Traiana sul fiume Miscano, a valle delle cosiddette bolle della Malvizza. In seguito al suo crollo (ne rimangono solo pochi ruderi) il nome passò al vicino ponte di Santo Spirito, tra Casalbore e Montecalvo Irpino[6] (vedi oltre).
- Ponte di Cecco, detto Ponte del Diavolo[senza fonte], ad Ascoli Piceno
- Ponte del Diavolo, sul fiume Sele presso Barizzo[7][8]
- Ponte Gobbo, detto Ponte del Diavolo, a Bobbio
- Ponte della Maddalena, detto Ponte del Diavolo, a Borgo a Mozzano[9]
- Pont del Diaol o del Diavolo a Brentonico
- Ponte di Santo Spirito, detto ponte del Diavolo o dei Diavoli, sul torrente Ginestra tra Casalbore e Montecalvo Irpino[10][11][12] (rudere di un ponte romano lungo la via Traiana)
- Ponte di Annibale, detto Ponte del Diavolo, a Cerreto Sannita
- Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli
- Ponte del Diavolo di Civita
- Ponte del Diavolo di Dronero
- Ponte Fabio Massimo o Ponte dell'Occhio, detto Ponte del Diavolo, a Faicchio
- Ponte d'Ercole, detto Ponte del Diavolo, nel Frignano (fra i comuni di Lama Mocogno, Pavullo nel Frignano e Polinago)
- Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese
- Ponte di Annibale, detto Ponte dei Diavoli o del Diavolo, a Luogosano[13][14][15][16][17][18] (ruderi)
- Ponte del Diavolo, a Paola (Italia)
- Ponte Coperto, detto Ponte del Diavolo, a Pavia
- Pont Saint-Martin, detto anche Ponte del Diavolo[senza fonte], a Pont-Saint-Martin
- Ponte di Annibale o ponte del Diavolo, a Ricigliano[19]
- Ponte Calatrasi, detto Ponte del Diavolo, a Roccamena
- Ponte di Augusto e Tiberio a Rimini
- Acquedotto medievale di Salerno detto Ponti del Diavolo, nel centro storico di Salerno
- Ponte delle Streghe o ponte delle Janare, a San Lupo[20][21]
- Ponte di Annibale altresì ponte di Sant'Anna o ancora ponte di Sasca, detto ponte del Diavolo, presso San Mango sul Calore[14][15][22][23]
- Ponte del Diavolo di Tolentino
- Ponte del Diavolo di Torcello
- Ponte del Diavolo, unisce il comune di Trasquera alla frazione di Bugliaga
- Ponte del Diavolo a Vulci
- Ponte del Diavolo a Czerna
- Ponte del Diavolo, presso Carskoe Selo a Puškin
- Hudičev most a Bohinj
- Hudičev most, presso Sottolmino a Tolmino
- Ponte di Castrejana, detto ponte del Diavolo o ponte delle Streghe (Brujas) a Barakaldo
- Puente del Diablo a Martorell
- Puente del Diablo a San Miguel de Pedroso
- Devil's Bridge a Sedona, in Arizona[24]
Note
modifica- ^ (EN) What Is A Devil's Bridge?, su worldatlas.com. URL consultato il 13 aprile 2019.
- ^ (EN) Devil's Bridge, su nationalparksantigua.com. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2019).«[...] In addition to being a natural phenomenon, Devil's Bridge also holds cultural importance in Antiguan history. [...] Devil's Bridge gets its name from these myths as the stories contend the devil claimed those who leapt off the bridge. [...]»
- ^ (ES, IT, EN) Manuel Castillo Martos, Universidad de Castilla-La Mancha, Ingenios y sistema de lagunas en Potosí (Bolivia) para el beneficio de plata por amalgamación, a cura di Luis Mansilla Plaza e Roberto C. Fernández Barba, Actas de la primera sesión científica sobre patrimonio minero metalúrgico, Almadén, 21-22 ottobre 1996, 1ª ed., Cuenca (Spagna), Ediciones de la Universidad de Castilla-La Mancha, 1997, p. 23-36, ISBN 978-84-89492-82-0.
- ^ (EN) Devil's Bridge, Bulgaria – Architectural wonders of Europe, su worldatlas.com. URL consultato il 13 aprile 2019.
- ^ (EN) Devil's Bridge, Germany – Architectural wonders of Europe, su worldatlas.com. URL consultato il 13 aprile 2019.
- ^ Società di storia patria per la Puglia, Archivio storico pugliese, vol. 60, 2007, p. 36.
- ^ Pasquale Sasso, Ponte del Diavolo sul fiume Sele al Barizzo, Napoli, Tipografia di Luigi Gargiulo, 1873.
- ^ Giuseppe Barra, L. Bove, Antonio Capano, D. Del Grosso, A. Grisi, F. Manzione, C. Pelliccio e A. Voza, Il ponte del diavolo sul fiume Sele. La piana del Sele: la sua storia, i suoi uomini, il suo destino, Castellabate, Centro culturale studi storici "Il Saggio", 2012, ISBN 9788897387114.
- ^ F. G., Borgo a Mozzano, i segreti del Ponte del Diavolo, in La Stampa, 12 settembre 2016. URL consultato il 15 aprile 2019.
- ^ Lorenzo Giustiniani (a cura di), Dizionario Geografico ragionato del regno di Napoli, vol. 1, Napoli, Tipografia di Vincenzo Manfredi, 1797, p. 197.
- ^ (EN) Thomas Ashby e Robert Gardner, The Via Traiana, in Papers of the British School at Rome, vol. 8, n. 5, Roma, British School at Rome, 1916, pp. 104-171, ISSN 0068-2462 .
- ^ Vittorio Galliazzo, I ponti romani, vol. 2, p. 112.
- ^ AA.VV., Luogosano ieri e oggi, a cura di Elio Ricca, Avellino, Velox print, 2006.
- ^ a b Marcella May, Le antiche strade di collegamento tra Abellinum e la Via Appia (PDF), in Il Monte, Anno VII, n. 2, Montella, Tipografia di Aurelio Dragonetti, marzo-aprile 2010, pp. 28-32. URL consultato il 14 aprile 2019.«[...] In località Sant'Anna vi sono resti di un ponte romano oggi noto col nome di S. Anna, nel passato, è stato oggetto di numerosi studi, sia per la sua particolare architettura sia per la curiosità che hanno suscitato i numerosi nomi che gli sono stati attribuiti. Da alcuni, infatti, è conosciuto col nome di ponte "Del Diavolo" da altri "Di Annibale" e in ultimo col nome di ponte "Di Sasca". [...] Altro ponte utile per confermare la presenza della strada in età romana è quello di Luogosano, già menzionato da Jannacchini nel 1889 in riferimento all'esistenza della via Domizia. La costruzione, edificata agli inizi dell'età imperiale, collegava le sponde del fiume Calore nei pressi dell'attuale stazione di Luogosano. È anche chiamato "ponte dei diavoli" perché, secondo la tradizione popolare, sotto la volta del ponte, durante la notte, si davano convegno i diavoli per eseguire riti satanici. Jannacchini nel 1889 così descrive il ponte: "Si, è di un arco solo e di fabbrica laterizia, lungo, compresi i pilastri, metri 52 e largo circa metri 8" [...]»
- ^ a b Claudia Aveta, Un'eredità culturale nel territorio campano: antichi ponti in muratura tra fonti storico-iconografiche e conservazione, in Eikonocity, vol. 2, n. 2, Napoli, FeDOA Press – Federico II Open Access University Press, 2017, pp. 71-88, DOI:10.6092/2499-1422/5225, ISSN 2499-1422 .
- ^ Ponti irpini di età romana [collegamento interrotto], su obiettivoirpinia.it, 16 novembre 2015. URL consultato il 14 aprile 2019.«[...] il Ponte di Annibale o dei Diavoli (I sec. a.C.) nei pressi di Luogosano lungo il tracciato della Via Napoletana (lungo 52 m con un'unica arcata) [...]»
- ^ Luogosano [collegamento interrotto], su obiettivoirpinia.it. URL consultato il 14 aprile 2019.«[...] Fra i vari ritrovamenti archeologici [...] spiccano i ruderi del Ponte dei Diavoli, un ponte romano sul fiume Calore Irpino risalente al I sec. [...]»
- ^ Luogosano: vigneti, natura generosa, artigianato e folclore, su vinit.net, 21 giugno 2005. URL consultato il 14 aprile 2019.«[...] Il ponte dei diavoli / Arrivando a Luogosano, nei pressi della stazione ferroviaria, si attraversa un ponte sul fiume Calore. Esso fu costruito dai romani agli inizi dell'età imperiale. [...] secondo una antichissima leggenda [...] si davano convegno i diavoli. La tradizione popolare racconta ancora che [...] si davano convegno le "janare", [...] in compagnia del diavolo che per l'occasione si copriva con un vello di caprone messo dalle streghe sul ramo di un albero [...]»
- ^ Vittorio Bracco, Volcei, p. 65.
- ^ Andrea Romanazzi, Guida alle streghe in Italia, cap. VII – I ponti del diavolo.
- ^ Il "Pontefice" diabolico ovvero, quando il Diavolo faceva il muratore, su Acam – Associazione culturale archeologia e misteri, 27 luglio 2015. URL consultato l'11 aprile 2019.«[...] Anche la Campania, terra di streghe, possiede i suoi ponti del diavolo. A San Lupo, lungo la statale che porta a Guardia Sanframondi, esiste un ponte in pietra bianca che la tradizione vuole realizzato dal diavolo per le sue janare. [...] Sotto il ponte ancora oggi sarebbe visibile una pozza, chiamata "ru vurve re l'infierne" dalla sinistra e tragica fama [...]»
- ^ San Mango sul Calore – Storia, su irpinia.info. URL consultato il 14 aprile 2019.
- ^ Ponte di Annibale, su avellinotravel.com. URL consultato il 14 aprile 2019.
- ^ (EN) Devil's Bridge Trail No. 120, su fs.usda.gov, United States Department of Agriculture – United States Forest Service. URL consultato il 15 aprile 2019.
Bibliografia
modifica- Bianca Maria Galanti, La leggenda del ponte del Diavolo in Italia, in Lares, Nuova serie, vol. 18, Firenze, Leo S. Olschki, 1952, pp. 61-73.
- Annapaola Mosca, Ponti del diavolo e viabilità romana, in Padusa, vol. 26-27, Pisa-Roma, Fabrizio Serra Editore, 1990-1991, pp. 339-348.
- Andrea Romanazzi, I ponti del diavolo, in Guida alle streghe in Italia, Roma, Venexia Editrice, 2009, ISBN 9788887944709.
- Vittorio Bracco, Volcei, collana Forma Italiae, Serie I, vol. 25, Firenze, Leo S. Olschki, 1978, ISBN 9788822222985.
- Vittorio Galliazzo, I ponti romani. Esperienze preromane, storia, analisi architettonica e tipologica, ornamenti, rapporti con l'urbanistica, significato, vol. 1, Treviso, Canova Edizioni, 1995, ISBN 88-85066-66-6.
- Vittorio Galliazzo, I ponti romani. Catalogo generale, vol. 2, Treviso, Canova Edizioni, 1995.
- pónte, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.«P. del diavolo, nome dato in varie località a ponti antichi che, per la loro arditezza o per altri motivi, sono stati creduti nella fantasia popolare opere del diavolo»
- (FR) Émile Littré (a cura di), diable, in Dictionnaire de la langue française, vol. 2, Parigi, Hachette, 1873-1874, pp. 1144-1145.«Pont du diable, Passage du diable, sont les noms de quelques localités de difficile accès»
- (DE) Jacob e Wilhelm Grimm (a cura di), Teufelsbrücke, in Deutsches Wörterbuch, vol. 21, Lipsia, S. Hirzel Verlag, 1971, pp. 281-282. Ospitato su woerterbuchnetz.de.«eine, der sage nach, vom teufel erbaute brücke myth»
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Alda Cermola Ostuni, Il ponte è una leggenda, ecco i più misteriosi del mondo, in la Repubblica, 8 ottobre 2014. URL consultato il 15 aprile 2019.