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"Lieta del fato Brescia raccoltemi, Brescia la forte, Brescia la ferrea, Brescia leonessa d'Italia beverata nel sangue nemico." Giosuè Carducci, Odi barbarePortale — Discussione — Categorie — Immagini Se non vedi le ultime modifiche, prova a La chiesa dei Santi Faustino e Giovita è la chiesa patronale della città di Brescia e, per questo motivo, è il più importante edificio di culto cittadino dopo le cattedrali. La chiesa, legata all'attiguo monastero fondato nel IX secolo dal vescovo Ramperto, affonda le proprie origini in un edificio risalente forse all'VIII secolo, che ha visto nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e ricostruzioni, in particolare l'intervento seicentesco, che ha comportato un rinnovo radicale della struttura e delle decorazioni. La chiesa conserva oggi estesi affreschi barocchi, in particolare quello della navata maggiore di Tommaso Sandrino e quello del presbiterio, l'Apoteosi dei Santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica di Giandomenico Tiepolo, più altri dipinti e opere d'arte. Dal punto di vista religioso, invece, vi sono conservati i resti dei due patroni di Brescia, i santi Faustino e Giovita, più quelli dei vescovi sant'Onorio e sant'Antigio, che fanno della chiesa un punto di riferimento per la devozione cittadina. ...la mariegola di Collio è un codice miniato realizzato nel 1523 con testi e miniature di varie epoche, proveniente da Collio e conservato nel Museo diocesano di Brescia? ...Corso Zanardelli è una via del cuore di Brescia a sud di piazza del Duomo, considerata uno dei salotti cittadini per la presenza dei numerosi bar e negozi che vi si affacciano e degli eleganti portici? ...il mostasù dèle Cosére è un antico rilievo dalla storia controversa e leggendaria, murato nel centro storico di Brescia all'angolo di contrada delle Cossere, dalla quale trae il nome? ...la palazzo delle Mercanzie è un palazzo situato lungo corso Goffredo Mameli ed è l'antica sede dell'Universitatis mercatorum medievale di Brescia, dove si riunivano le corporazioni di mercanti? Il tesoro delle Sante Croci è un gruppo di beni di alto interesse storico, artistico e religioso custodito nel Duomo vecchio di Brescia nella cappella delle Sante Croci, nel transetto nord. Il tesoro, di regola chiuso all'interno di una cassaforte tranne durante le brevi esposizioni, è composto da sette pezzi: la reliquia della Vera Croce, detta "Reliquia Insigne"; la stauroteca, un cofanetto in legno argentato dell'XI secolo, originale custodia alla Reliquia Insigne; il reliquiario della Santa Croce, in argento e oro con smalti e gemme, risalente in parte al 1487 e in parte al 1532; la Croce del Campo, la croce in legno argentato e gemme dell'XI-XII secolo che veniva issata sul carroccio bresciano durante le battaglie della Lega Lombarda; un bauletto in legno rivestito di metallo, opera della prima metà del Quattrocento; il reliquiario delle Sante Spine, opera di inizio Cinquecento dei Delle Croci proveniente dal monastero di Santa Giulia; il reliquiario della Croce del vescovo Zane, contenente altri due frammenti della Vera Croce, realizzata nel 1841 dall'orafo Antonio Pedrina.
Chiesa dei Santi Faustino e Giovita · Gottolengo · Tesoro delle Sante Croci · Sellero Brescia è una città di circa 200.000 abitanti, seconda nella Lombardia e 17ª in Italia. Capoluogo dell'omonima provincia, è situata ai piedi del colle Cidneo, basso rilievo facente parte delle Prealpi Bresciane su cui sorge il Castello. Brescia e il suo territorio offrono importanti testimonianze artistiche, storiche e architettoniche che vanno dalle celebri incisioni rupestri della Val Camonica, oggi patromonio UNESCO, alle più avveniristiche architetture contemporanee, passando per l'epoca romana, il dominio del Longobardi, il Medioevo, il Rinascimento, l'epoca barocca, l'Ottocento e il Novecento. Brescia è anche la sede di uno dei musei più prestigiosi d'Europa, il Museo di Santa Giulia, cuore culturale della città, che raccoglie le millenarie vestigia di tutte le civiltà che hanno regnato sul territorio bresciano. Industrializzata fin dalla seconda metà dell'Ottocento, nel 2006 la città aveva un PIL di 37 miliardi di euro, con un totale di più di 90.000 imprese attive in tutta la provincia specializzate nell'industria metallurgica, nella fabbricazione di armi, nel settore primario dell'agricoltura e nella produzione di vini pregiati. La chiesa di San Giacinto è una chiesa di Brescia, situata in piazzale Giacinto Tredici, lungo via Alessandro Lamarmora. Edificata tra il 1951 e il 1952 per fornire un nuovo centro spirituale al quartiere Lamarmora, che stava conoscendo un notevole sviluppo demografico, ospita alcune tele di autori seicenteschi e settecenteschi, affiancate da numerose opere pittoriche e scultoree eseguite da Oscar Di Prata, Federico Severino, i fratelli Poisa e la vetreria Bontempi, soprattutto tra gli anni '60 e '70 del secolo. Bernardino delle Croci è stato il capostipite della famiglia dei Delle Croci, importanti orafi e scultori dell'epoca specializzati nella realizzazione di croci astili, d'altare e reliquiari durante il Cinquecento. Alla sua produzione, che non dovette essere esigua, sono però attribuibili solamente due opere, il reliquiario della Santa Croce del Duomo vecchio e il Mausoleo Martinengo, entrambi importantissime opere del Rinascimento bresciano. Abbozzi
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