Portale:Emilia/Citazioni
«Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po' molli, col seno sul piano padano ed il culo sui colli...»
«Il nome di Parma, una delle città dove più desideravo andare dopo che avevo letto La Certosa, m'appariva compatto, liscio, color malva e dolce, se mi parlavano di una qualsiasi casa di Parma dove sarei stato accolto, mi davano il godimento di pensare che avrei abitato una dimora liscia, compatta, color malva e dolce, senz'alcun rapporto con le dimore d'ogni altra città d'Italia, poiché l'immaginavo soltanto in virtù di quella pesante sillaba del nome Parma, dove non circola brezza alcuna, e di tutto quel che le avevo fatto assorbire di dolcezza stendhaliana e del riflesso delle violette.»
«Salve Ferrara, co'l tuo fato in pugno, ultima nata, creatura nova, de l'Appennin, del Po, del faticoso dolore umano!»
«Bella e dolce Bologna! Vi ho passato sette anni, forse i più belli...»
«Modena siede in una gran pianura, che da la parte d'austro e d'occidente cerchia di balze e di scoscese mura del selvoso Apennin la schiena algente; Apennin ch'ivi tanto a l'aria pura, s'alza a veder nel mare il sol cadente, che su la fronte sua cinta di gielo par che s'incurvi e che riposi il cielo.»