Postioma

frazione del comune italiano di Paese (Italia)
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Postioma è una frazione del comune di Paese in provincia di Treviso di 3 078[1] abitanti. Il toponimo riflette la posizione dell'abitato, situato all'incrocio tra la strada consolare Postumia e quella paleoveneta corrispondente all'attuale Feltrina.

Postioma
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
ComunePaese
Territorio
Coordinate45°43′03.11″N 12°09′07.85″E
Altitudine55 m s.l.m.
Abitanti3 078[1] (31-3-2009)
Altre informazioni
Cod. postale31038
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantipostiomesi
Patronosan Giorgio (compatrona sant'Elena)
Giorno festivo23 aprile (18 agosto)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Postioma
Postioma

L'origine dell'abitato è strettamente collegata alla costruzione della via Postumia, voluta dal console Spurio Postumio Albino Magno nel 148 a.C. Postioma nacque verosimilmente come statio trovandosi a 10 miglia romane (circa 14 km) dal guado di Ronchi di Maserada, ovvero la distanza media che l'esercito romano riusciva a percorrere in mezza giornata in assetto di guerra[2]. Il primo documento ufficiale in cui viene nominata esplicitamente la pieve di Postioma, risulta tuttavia la bolla del Papa Eugenio III datata 3 maggio 1152.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa Vecchia di San Giorgio Martire
La chiesa di Postioma è un elegante edificio settecentesco di elevato pregio artistico. La costruzione fu promossa dall'arciprete Domenico Maggion nel 1778, e avvenne sullo stesso sito dove si trovava una precedente chiesa pievana di San Vito, probabilmente di stile romanico, che i documenti dell'Archivio Storico della Curia Vescovile di Treviso definiscono “antichissima” e fondata dai monaci del Monastero di San Teonisto cui dipendeva prima di passare alle dipendenze della Chiesa di San Martino Urbano in Treviso. I lavori vennero completati nel 1795, anno in cui venne ultimata la facciata, progettata dai fratelli Piotto, capomastri della famiglia Emo. La nobile famiglia risiedeva in una armoniosa villa di fine Cinquecento, vicina alla chiesa: Villa Labia. Già tre decenni prima, nel 1765 era stato portato a termine il campanile, che tuttora si può ammirare a destra della chiesa; la copertura a cipolla della cella campanaria indiscutibilmente svela le simpatie filoaustriache dell'arciprete Maggion. In quegli anni, mentre la Repubblica di Venezia stava languendo, la scelta ideologico-politica era schierarsi o con i figli della rivoluzione francese (Napoleone) o con i più rassicuranti imperiali austriaci.
La nuova chiesa Parrocchiale
La nuova Chiesa dedicata a san Giorgio e sant'Elena è stata fatta costruire dal parroco don Giovanni Capoia nel 1956. All'interno è stata trasferita dalla vecchia chiesa la corona dell'altare e il ritratto di san Giorgio posto all'ingresso della chiesa. È presente un organo della ditta Mascioni, costruito per la vecchia chiesa nel 1935 e trasferito nell'attuale nel 1956.
  1. ^ a b Dati desunti dal periodico comunale Vita Amministrativa - n. 2 aprile 2009, p. 4 [1]
  2. ^ La storia di Postioma chiesa700postioma.it
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