Preondactylus buffarinii

(Reindirizzamento da Preondactylus)

Il preondattilo (Preondactylus buffarinii) è un rettile volante estinto, appartenente agli pterosauri. Visse nel Triassico superiore (circa 228 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia, in provincia di Udine (comune di Preone). È considerato lo pterosauro più primitivo, e uno dei più antichi.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Preondactylus
Ricostruzione scheletrica di P. buffarinii
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
Ordine† Pterosauria
Clade† Preondactylia
GenerePreondactylus
Wild, 1983
Nomenclatura binomiale
† Preondactylus bufarinii
Wild, 1983

Descrizione

modifica

Di piccole dimensioni, questo pterosauro non doveva superare l'apertura alare di 50 centimetri. Il cranio era piuttosto corto e dotato di una quantità di denti aguzzi e appuntiti, di forma conica. Le ali erano particolarmente corte rispetto a quelle degli altri pterosauri, anche se possedevano una struttura che già permetteva all'animale di volare compiutamente. Le zampe posteriori erano piuttosto lunghe, così come la coda.

Fossili

modifica
 
Calco dell'olotipo MFSN-1891 rinvenuto nella dolomia di Forni
 
Ossa di un'ala attribuite a Preondactylus buffarinii, rinvenuta a Zogno nel calcare di Zorzino

I fossili sono stati scoperti per la prima volta da Nando Buffarini nel 1982, in una marna in Val di Preone. Al momento di estrarre la sottile lastra dov'era contenuto il fossile dalla roccia circostante, il pezzo si frantumò e fu quindi necessario ricomporlo; Buffarini e sua moglie, in seguito, cercarono di ripulire lo scheletro ma, così facendo venne rimosso accidentalmente anche lo scheletro stesso, che andò perduto. Tutto ciò che rimane è un'impronta delle ossa (oltre a una piccola parte di scheletro della zampa anteriore ancora intatta), dalla quale è stato possibile effettuare un calco tridimensionale dello scheletro completo, mancante solo della parte posteriore del cranio. Questo esemplare è l'olotipo, MFSN-1891.

Un secondo esemplare, MFSN-1770, è stato ritrovato nella stessa zona nel 1984 conservato sotto forma di ossa disarticolate e mischiate. Sembra che questo esemplare sia stato inghiottito da un pesce predatore, che in seguito ne ha rigurgitato le parti indigeste. Un terzo fossile, MFSN 25161, è rappresentato da un cranio parziale senza mandibole.

Classificazione

modifica

Descritto scientificamente nel 1984 da Rupert Wild, il preondattilo è stato inizialmente considerato un rappresentante della famiglia dei ranforinchidi (Rhamphorhynchidae), che include varie forme di pterosauri del Giurassico, come Dorygnathus e Rhamphorhynchus. Successivamente, però, i paleontologi riconobbero i caratteri eccezionalmente primitivi di questa forma, e David Unwin lo considerò lo pterosauro più primitivo. Altre analisi cladistiche, tuttavia, non concordano con queste conclusioni.

Stile di vita

modifica

Il preondattilo doveva essere un piccolo predatore, che probabilmente si cibava di insetti o altri invertebrati. Alcuni studiosi pensano che questo animale potesse anche predare pesci di piccole dimensioni. Probabilmente era un animale arboricolo. Altri pterosauri vissuti nello stesso periodo in Italia settentrionale sono Eudimorphodon e Peteinosaurus.

Bibliografia

modifica
  • Wild, R., 1984, "A new pterosaur (Reptilia, Pterosauria) from the Upper Triassic (Norien) of Friuli, Italy", Gortiana — Atti Museo Friulano di Storia Naturale, 5, 45-62
  • Dalla Vecchia, F.M., Muscio, G., Wild, R., 1989, "Pterosaur remains in a gastric pellet from the Upper Triassic (Norian) of Rio Seazza Valley (Udine, Italy)", Gortiana — Atti Museo Friulano di Storia Naturale, 10 (1988), 121-132
  • Dalla Vecchia F.M., 1998, "New observations on the osteology and taxonomic status of Preondactylus buffarinii Wild, 1984 (Reptilia, Pterosauria)", Boll. Soc. Paleont. It., 36(3, 1997): 355-366
  • Fabio M. Dalla Vecchia, 2003, "A Review of the Triassic Pterosaur Record", Riv. Mus. Civ. Sc. Nat. “E. Caffi” Bergamo, 22 (2003), pp. 13-29

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica