Processo di Riga

Processo per crimini di guerra celebrato a Riga

Il processo di Riga fu un processo per crimini di guerra tenutosi davanti ad un tribunale militare sovietico tra il 26 gennaio e il 3 febbraio 1946 a Riga, contro sei alti ufficiali della Wehrmacht, il Comandante superiore delle SS e della Polizia Friedrich Jeckeln e lo SA Standartenführer Alexander Boecking.

Friedrich Jeckeln al banco (in piedi, all'estrema sinistra)

Tutti e otto gli imputati furono giudicati colpevoli di crimini di guerra durante gli anni dal 1941-1945 e sette di loro furono impiccati pubblicamente subito dopo la sentenza. Solo Wolfgang von Ditfurth sfuggì all'esecuzione a causa della cattiva salute, ma morì in prigione per insufficienza cardiaca poco dopo, il 22 marzo 1946.[1]

Processo

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A differenza dei processi precedenti, i pubblici ministeri poterono provare concretamente che il principale imputato, Jeckeln, fu responsabile dei crimini di cui fu accusato. Così Jeckeln, un "guerriero di razza" nazista che ha supervisionato il massacro di Rumbula in Lettonia, fu dichiarato colpevole sulla base delle sue stesse dichiarazioni, delle testimonianze di altri partecipanti e sopravvissuti ai massacri, oltre che sulla base dei documenti tedeschi reperiti: non solo aveva dato gli ordini, ma fu anche presente di persona per qualche tempo, vantandosi anche di aver partecipato personalmente alle sparatorie. I pubblici ministeri furono in grado di tracciare la sua "scia di sangue" in Ucraina e negli stati baltici in qualità di comandante delle Einsatzgruppen, e quindi determinarne la sua responsabilità per l'omicidio di oltre 100.000 persone tra ebrei, rom e altri "indesiderabili". Jeckeln difese le sue azioni sulla base del fatto che agiva su ordine del Reichsführer SS Heinrich Himmler.

Boecking, il commissario del distretto di Tallinn, fu accusato della "politica di germanizzazione" in Estonia attraverso il saccheggio e lo sterminio degli estoni e l'insediamento dei tedeschi al loro posto. Furono inoltre formulate e concretamente individuate accuse tangibili per il lavoro forzato, il trasferimento forzato e il saccheggio.

Imputati

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Nome[2] Anno di nascita Grado Funzione
Friedrich Werther 1890 Generalmajor 1943/44 diversi Feldkommandanturen nell'Est;
1944 Comandante della difesa costiera di Riga
Bronislav Pavel 1890 Generalmajor 1942 Comandante di 2 campi di prigionia e in seguito responsabile di tutti i campi di prigionia nel Reichskommissariat Ostland;
1943/1944 Oberfeldkommandant 392 (Minsk) e Korück nella 4ª Armata della Wehrmacht.
Friedrich Jeckeln 1895 Comandante delle Waffen-SS Comandante superiore delle SS e della Polizia nella Russia meridionale e nel Reichskommissariat Ostland;
1944 Comandante 5. SS-GebirgsKorps
Wolfgang von Ditfurth 1879 Generalleutnant 1939–1942 Comandante 403ª Divisione di sicurezza;
Comandante militare di Kursk
Siegfried Ruff 1895 Generalleutnant 1942 Comandante Divisione n° 401;
1944 Comandante militare di Riga
Hans Küpper 1891 Generalmajor 1942–1944 Comandante di diversi Feldkommandanturen in Ucraina e nei Paesi Baltici
Albrecht Baron Digeon von Monteton 1887 Generalleutnant 1944 Comandante del 52ª Divisione di sicurezza;
1944 Comandante di Liepāja
Alexander Boecking 1897 SA-Standartenführer Bezirkskommissar di Tallinn
  1. ^ (DE) Klaus-Dieter Müller, Tomas Schaarschmidt, Andreas Weigelt e Mike Schmeitzner, Todesurteile sowjetischer Militärtribunale gegen Deutsche (1944-1947): eine historisch-biographische Studie (Soviet military tribunals death sentences against Germans (1944-1947): a historical-biographical study), in Schriften des Hannah-Arendt-Instituts für Totalitarismusforschung, Vandenhoeck & Ruprecht, 2015, p. 296, ISBN 978-3-525-36968-5. URL consultato il 21 luglio 2020.
  2. ^ (DE) Manfred Zeidler, Stalinjustiz contra NS-Verbrechen, Hannah-Arendt-Institut, 1996, Berichte und Studien Nr. 9, p. 28.

Bibliografia

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  • (DE) Mike Schmeitzer, Konsequente Abrechnung? – NS-Eliten im Visier sowjetischer Gerichte 1945–1947, in Todesurteile sowjetischer Militärtribunale gegen Deutsche (1944–1947): eine historisch-biographische Studie, Vandenhoeck & Ruprecht, 2015, pp. 63 e sgg-, ISBN 978-3-5253-6968-5.
  • Jewish virtual library, su jewishvirtuallibrary.org.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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