La missione Progress M-20M del programma russo Progress, registrata dalla NASA come missione 52P, è una missione di rifornimento della stazione spaziale internazionale completamente automatizzata, senza equipaggio a bordo.

Progress M-20M
Emblema missione
Dati della missione
NSSDC ID2013-039A
SCN39219
VettoreSojuz-U
Lancio27 luglio 2013 20:45 UTC
Luogo lancioBaikonur
AtterraggioRientro distruttivo con decadimento dell'orbita 11 febbraio 2014
Durata199 giorni
Proprietà del veicolo spaziale
Carico2366 Kg
Parametri orbitali
Inclinazione51,6 gradi
Progress
Missione precedenteMissione successiva
Progress M-19M Progress M-21M

Il lancio è stato effettuato il 27 luglio 2013 in perfetto orario dal cosmodromo di Baikonur.

Attracco

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Dopo solo 6 ore e 4 orbite, la navicella ha attraccato al modulo Pirs della ISS con una manovra di fast-rendesvouz che era fallita nella missione precedente Progress M-19M a causa di un difetto dell'apertura dell'antenna, risolto in questa missione. L'equipaggio che ha seguito la manovra ha ironicamente lamentato un disturbo della ricezione televisiva[1].

Oltre ai rifornimenti di routine, sono stati trasportati nella stazione anche degli strumenti di supporto all'attività extraveicolare per evitare incidenti come quello accaduto all'ingegnere di volo Luca Parmitano poche settimane prima[2].

Rientro

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Inizialmente era previsto che, al termine di questa missione, la navetta Progress avrebbe dovuto portare in un'orbita decadente il modulo Pirs dove era ancorata, per far posto al nuovo modulo russo MLM[3]. Non essendo quest'ultimo ancora pronto, la Progress M-20M si è staccata dalla ISS ed ha completato per alcuni giorni una missione secondaria di monitoraggio delle oscillazioni di micro-gravità in orbita, prima di degredire in un'orbita distruttiva verso la terra e bruciare sopra l'oceano pacifico.

Altri progetti

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