Protocolli di Roma (1934)

I protocolli di Roma (in tedesco: Römer Protokolle, in ungherese: Római jegyzőkönyvek) furono una serie di tre accordi internazionali conclusi a Roma il 17 marzo 1934 tra i governi di Austria, Ungheria e Italia. Furono firmati dal capo del governo italiano Benito Mussolini, dal cancelliere austriaco Engelbert Dollfuß e dal presidente del consiglio ungherese Gyula Gömbös. I protocolli entrarono in vigore il 12 luglio 1934.

Protocolli di Roma
La firma dei protocolli di Roma
ContestoAnschluss
Firma17 marzo 1934
LuogoPalazzo Venezia, Roma
Efficacia12 luglio 1934
FirmatariAustria (bandiera) Austria, Engelbert Dollfuß
Italia (bandiera) Italia, Benito Mussolini
Ungheria (bandiera) Ungheria, Gyula Gömbös
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  Lo stesso argomento in dettaglio: Anschluss.

Con la formazione del governo di Engelbert Dollfuß in Austria nel 1932, Mussolini decise di collaborare per rafforzare le difese austriache contro le pressioni annessionistiche tedesche (Anschluss) e per stabilizzare il nascente regime autoritario.[1] L'Italia offrì quindi supporto politico e militare nella repressione dei nazisti austriaci e propose un'unione doganale tra Italia, Austria eUngheria.[2] L'unione doganale non si concretizzò, furono però conclusi nel febbraio del 1932 gli accordi del Semmering tra l'Italia e l'Austria da una parte e l'Italia e l'Ungheria dall’altra, che stabilivano riduzioni doganali reciproche tra i tre paesi e facilitazioni per il credito all'esportazione.[3] Mussolini diede inoltre l suo sostegno a Dolfuß per la formazione di un regime fascista in Austria, portando così il 12 febbraio 1934 alla repressione dei partiti socialisti austriaci e all'imposizione del partito unico, il Fronte Patriottico.[4] Il 17 febbraio Italia, Francia e Regno Unito firmarono dichiarazione in favore dell'indipendenza austriaca, accreditando Dolfuß sullo scacchiere internazionale.[5]

Queste azioni portarono il 17 marzo 1934 alla firma dei protocolli di Roma tra i governi di Austria, Ungheria e Italia.[6] I protocolli ebbero però vita breve in quanto nel putsch di luglio (25 luglio 1934) Dolfuß venne assassinato dai militanti nazisti austriaci e Mussolini schierò allora le truppe italiane al confine austriaco intimando al cancelliere tedesco Adolf Hitler di non invadere l'Austria.[7] Infine il 13 marzo 1938 avvenne l'Anschluss, e quindi l'Austria annessa alla Germania nazista.[8]

Descrizione

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Protocollo I

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Il Protocollo n. 1 era molto breve e non conteneva clausole, ma solo una breve dichiarazione in cui i firmatari si impegnavano "a consultarsi tra loro su tutti i problemi che li riguardano in modo particolare e sui problemi di carattere generale, al fine di perseguire, nello spirito dei trattati di amicizia esistenti tra Italia e Austria, Italia e Ungheria e Austria e Ungheria, che si basano sul riconoscimento dell'esistenza di numerosi interessi comuni, una politica concordante volta a promuovere una cooperazione efficace tra gli Stati d'Europa e in particolare tra Italia, Austria e Ungheria". Nel paragrafo seguente, i tre governi si impegnavano "a tenere consultazioni congiunte ogniqualvolta almeno uno di essi lo ritenga opportuno".

Protocollo II

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Il Protocollo n. 2 riguardava le relazioni economiche tra i tre governi. Nell'articolo 1 i tre governi si impegnavano a non porre ostacoli al commercio tra loro e a concludere trattati commerciali a tal fine. Nell'articolo 2, le parti si impegnavano ad assistere il governo ungherese a causa del calo del prezzo del grano. Nell'articolo 3, le parti si impegnavano a facilitare il rapido transito delle merci attraverso i porti del mare Adriatico . Nell'articolo 4, le parti si impegnavano a istituire una commissione di esperti per formulare ulteriori raccomandazioni in campo economico.

Protocollo III

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Il Protocollo n. 3 è stato concluso solo tra i governi di Italia e Austria. Nell'articolo 1, entrambi i governi si sono impegnati a negoziare un nuovo trattato commerciale tra loro il più presto possibile. Nell'articolo 2, si sono impegnati a concedersi reciprocamente privilegi commerciali nel nuovo trattato commerciale da negoziare.

  1. ^ Collotti, p. 10.
  2. ^ Collotti, p. 11.
  3. ^ Collotti, p. 12.
  4. ^ Collotti, p. 13.
  5. ^ Collotti, p. 14.
  6. ^ Collotti, p. 15.
  7. ^ Collotti, p. 16.
  8. ^ Collotti, p. 23.

Bibliografia

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