Psettopsis
Lo psettopside (gen. Psettopsis) è un pesce osseo estinto, appartenente ai perciformi. Visse nell'Eocene medio (circa 49 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia.
Psettopsis | |
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Fossile di Psettopsis subarcuatus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Monodactylidae |
Genere | Psettopsis |
Descrizione
modificaQuesto pesce di dimensioni medie poteva oltrepassare i 45 centimetri di lunghezza, e possedeva un corpo ovale o arrotondato e compresso lateralmente. La testa era profonda e gli occhi grandi, mentre le fauci erano corte e piccole. La pinna dorsale era alta e si estendeva in una struttura ad arco, andando a coprire l'interezza del dorso. La parte più posteriore della pinna era anche la più alta. La pinna anale aveva una forma simile, anch'essa alta e arrotondata. La pinna caudale era di forma triangolare e non era biforcuta.
Classificazione
modificaPsettopsis era un membro del grande e variegato ordine dei perciformi. A causa della forma del corpo e della disposizione delle pinne, Psettopsis è stato avvicinato alla famiglia dei Monodactylidae, attualmente rappresentati da alcune forme di piccole dimensioni. Il genere Psettopsis è stato istituito nel 1969 da Blot, sulla base di resti fossili ritrovati nei ben noti giacimenti fossiliferi di Bolca; la specie tipo è Psettopsis subarcuatus, inizialmente attribuita da Volta nel 1796 alla specie attuale Chaetodon arcuatus e in seguito attribuita a una nuova specie, Chaetodon subarcuatus (de Blainville, 1818) e poi descritto da Agassiz come Pomacanthus subarcuatus (1833). Nel 2005 è stata descritta anche la specie P. latellai, dotata di un maggior numero di raggi nella pinna dorsale e nella pinna anale. Un altro monodattilide rinvenuto a Bolca è Pasaichthys, di dimensioni nettamente minori.
Paleecologia
modificaPsettopsis era un pesce dai movimenti lenti che viveva in una laguna tropicale, cibandosi almeno parzialmente di piante acquatiche.
Bibliografia
modifica- Volta G. S., 1796. Ittiolitologia Veronese del Museo Bozziano ora annesso a quello del Conte Giovambattista Gazola e di altri gabinetti di fossili veronesi. Stamperia Giuliari, Verona: 323 pp.
- de Blainville, H. M., 1818. Des ichthyolites du Monte BoIca, ou Vestena Nuova dans Ie Veronais. Nouveau Dictionnaire d'Histoire Naturelle appliquée aux Arts, à l'Agriculture, à l'Economie rurale et domestique, a la Medecine etc., 27: 334-361.
- Agassiz L., 1833-1844. Recherches sur les poissons fossiles. Petitpierre, Neuchatel:Tome IV: 296 pp.
- Blot J.,1969. Les poissons fossiles du Monte BoIca classés jusqu'ici dans les familIes des Carangidae, Menidae, Ephippidae, Scatophagidae. Studi e Ricerche sui Giacimenti Terziari di Bolca, 1: 1-526.
- A. F. Bannikov. 2014. The systematic composition of the Eocene actinopterygian fish fauna from Monte Bolca, northern Italy, as known to date. Studi e ricerche sui giacimenti terziari di Bolca, XV - Miscellanea paleontologica 12:23-34
- G. Carnevale, A. F. Bannikov, G. Marramá, J. C. Tyler, and R. Zorzin. 2014. The Pesciara-Monte Postale Fossil-Lagerstätte: 2. Fishes and other vertebrates. Rendiconti della Società Paleontologica Italiana 4:37-63
Altri progetti
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