Psiche abbandonata
La Psiche abbandonata è una scultura in marmo bianco realizzata nel 1819 dallo scultore carrarese Pietro Tenerani (1789-1869) e riprodotta dall'autore stesso in varie repliche. La prima realizzazione dell'opera fu commissionata dalla marchesa Carlotta De' Medici Lenzoni di Firenze[1] ed è conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Psiche abbandonata | |
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Una delle varie repliche della Psiche, Collezione Matarazzo di Licosa | |
Autore | Pietro Tenerani |
Data | 1819 |
Materiale | marmo |
Altezza | 118 cm |
Ubicazione | Galleria degli Uffizi, Firenze |
Coordinate | 43°46′06.38″N 11°15′21.24″E |
Considerata una delle più famose opere scultoree neoclassiche italiane, la Psiche abbandonata è anche una delle più note realizzazioni del Tenerani, fra i più acclamati artisti di quel movimento artistico e del purismo italiano.[2]
Descrizione
modificaIl gesso della Psiche venne composto dal Tenerani nel 1816 e l'opera compiuta acquistata nel 1819 dalla nobildonna salottiera fiorentina Carlotta de' Medici Lenzoni; l'opera venne successivamente riprodotta in quattro copie: per il principe di Metternich, per il generale francese Bertin de Vaux, per gli inglesi Lord Tornvendson ed Henry Labouchere.[3] Fu proprio nel salotto della residenza della nobildonna fiorentina che la prima Psiche fu veduta dal letterato Pietro Giordani (1774-1848) che nel 1836 ne avrebbe fatto oggetto di un breve libretto intitolato La prima Psiche di Pietro Tenerani e dedicato a Madama Adelaide Calderara Butti. Nell''incipit del componimento la statua viene così descritta dal letterato:[4]
«In casa della Signora Carlotta de' Medici Lenzoni ho conosciuta, ed ho più volte veduta una giovinetta di quattordici in quindici anni, bellissima; che proprio è fatta per essere contemplata. Né altro si può che mirarla, con ammirazione, con affezione, con desiderio di rivederla: ma non potete sperare eh' ella vi ascolti; molto meno che vi risponda, tutta occupata da una malinconia, che per verità in quel grazioso e caro volto vien bella e cara. Noi parliamo di lei molto: niuno oserebbe par- larle; perché niuno presume di saperla consolare.»
Tenerani raffigura Psiche in dimensioni dal vero come una giovane fanciulla nuda e dotata di due ali seduta su uno sperone di roccia, con la tunica che le ricade sulla gamba sinistra e che copre la coscia destra. Il capo è leggermente reclinato verso sinistra in una posa di sconforto e tristezza, lo sguardo rivolto verso il basso; la giovane donna tiene le mani in grambo, con la destra che copre il polso sinistro. La capigliatura è formata da un elaborato chignon che raccoglie le chiome fissate da due nastri.
Note
modifica- ^ Società Reale di Napoli, 1875, p. 6
- ^ Psiche abbandonata, su Gallerie degli Uffizi, https://www.uffizi.it.
- ^ Campori, pp. 243-244.
- ^ Giordani, p. III.
Bibliografia
modifica- Giordani, Pietro, La prima Psiche di Pietro Tenerani: a madama Adelaide Calderara Butti, Firenze, Tipografia di Luigi Pezzati, 1836, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
- Frammento inedito di un Disconso sulla prima Psiche di Pietro Tenerani a mad. Adelaide C alderara Butti., in Raccolta completa di tutte le opere pubblicate fin d'ora di Pietro Giordani, III, Palermo, Stamperia d'Antonio Muratori, 1841, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
- Società Reale di Napoli, Accademia di archeologia, lettere e belle arti, Catalogo delle sculture di Pietro Tenerani:, in Atti della Reale Accademia di archeologia, lettere e belle arti, Vol. LII, Napoli, 1875.
- Campori, Giuseppe (a cura di), Tenerani Pietro, in Memorie biografiche degli scultori, architetti, pittori ec. nativi di Carrara e di altri luoghi della provincia di Massa, Modena, Tipografia di Carlo Vicenzi, 1873, ISBN non esistente. Ospitato su archive.org.
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