I puebliti furono i frati minori francescani del ramo riformato da Giovanni da Puebla.

La riforma fu iniziata da Giovanni da Puebla: primogenito di Álvaro de Sotomayor, conte di Belalcázar, abbracciò la vita religiosa tra i monaci girolamini ma poi decise di unirsi ai frati minori osservanti; nel 1480 ricevette l'abito francescano a Roma dalla mani di papa Sisto IV e, dopo un periodo trascorso nell'eremo delle Carceri e in altri conventi italiani, nel 1486 tornò in Spagna dove si impegnò per la riforma dell'osservanza, decaduta dall'originario fervore.[1]

Promosse una nuova riforma che, proponendosi una vita più povera e più austera, fu detta della "stretta osservanza". La riforma fu approvata da papa Innocenzo VIII con la bolla Sacrae Religionis del 6 marzo 1487.[2]

Il pontefice concesse ai seguaci di Giovanni da Puebla di "vivere la regola di san Francesco nello spirito del primitivo istituto", di aprire due case e costituire una custodia, di accogliere sia frati minori osservanti che nuovi candidati, di eleggere un custode; fu infine data facoltà ai puebliti di scegliere sotto l'obbedienza del ministro generale (conventuale) o del vicario generale ultramontano (osservante).[2]

Il primo convento fu quello di Santa María de los Ángeles, aperto nel 1487 presso Hornachuelos, nella Sierra Morena, seguito da quello di Belalcázar: nel 1489 fu istituita la custodia, intitolata agli Angeli. Il primo custode fu il fondatore.[2]

Per la sua opera di riforma, Giovanni da Puebla si avvalse dell'esperienza maturata nei romitori italiani e fece giungere dall'Umbria alcuni frati (Andrea da Perugia, Ilarione da Todi, Francesco da Bastia).[3]

La morte in ancor giovane età del fondatore ne impedì lo sviluppo: l'opera fu continuata da Giovanni da Guadalupe, che la sviluppò in una nuova riforma della "più stretta osservanza".[4]

  1. ^ Giovanni Odoardi, DIP, vol. IV (1977), col. 1234.
  2. ^ a b c Giovanni Odoardi, DIP, vol. VII (1983), col. 1111.
  3. ^ Giovanni Odoardi, DIP, vol. IV (1977), col. 1235.
  4. ^ Giovanni Odoardi, DIP, vol. VII (1983), col. 1112.

Bibliografia

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  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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