Punta Cornour
La Punta Cornour, detta anche Punta Cournour[2], è una montagna delle Alpi Cozie alta 2.868 m[1], situata lungo lo spartiacque tra la val Germanasca e la val Pellice.
Punta Cornour | |
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La montagna vista da sud, dalla località Rucas | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Torino |
Altezza | 2 867 m s.l.m. |
Prominenza | 418 m |
Isolamento | 5,6 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°51′01.11″N 7°05′34.87″E |
Altri nomi e significati | Punta Cournour |
Data prima ascensione | 1836 |
Autore/i prima ascensione | Cap. Cossato (Stato maggiore della Regia Armata Sarda)[1] |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Cozie |
Sottosezione | Alpi del Monginevro |
Supergruppo | Catena Bucie-Grand Queyron-Orsiera |
Gruppo | Gruppo Bucie-Cornour |
Sottogruppo | Costiera Cornour-Cialancia |
Codice | I/A-4.II.A.1.b |
Caratteristiche
modificaÈ un evidente picco dello spartiacque principale tra le valli Germanasca e Pellice, ben visibile anche dalla pianura. La cresta principale si sviluppa da SO a NE; dalla vetta dirama inoltre una cresta secondaria diretta verso S. La vetta si trova sul confine di tre territori comunali: Prali in Val Germanasca, Bobbio Pellice e Villar Pellice in Val Pellice[3]. Il versante S-E, in comune di Villar Pellice, è costituito da pareti rocciose piuttosto scoscese, mentre gli altri versanti sono costituiti da pendii detritici più o meno inclinati. Dalla parte della val Germanasca domina l'Altipiano dei 13 Laghi.
Dal punto di vista geologico, la montagna appartiene alla serie del massiccio Dora-Maira, ed è costituita da gneiss minuti e micascisti, con lenti di gneiss occhiadini e scisti grafitici, risalente al periodo pre-Triassico[4]. Sulla vetta della montagna su un pilastrino in ferro a sezione triangolare è collocato il punto geodetico della rete primaria IGM denominato 067905 Punta Cornour[5].
Ascensione alla vetta
modificaVia normale
modificaLa via normale si sviluppa lungo la cresta nord-orientale[1]. L'itinerario di accesso parte dalla frazione Ghigo di Prali, presso la stazione della Seggiovia dei 13 Laghi; da qui si risale per sentiero verso il Vallone dei 13 Laghi. Quivi giunti, si prosegue seguendo le indicazioni per la Punta Cialancia; in corrispondenza del bivio per il Lago Rametta, si piega a destra su mulattiera verso il Lago Nero; a questo punto, una traccia di sentiero conduce in cresta. Si segue la traccia verso SO, passando in parte in cresta, in parte poco sotto, e si raggiunge la vetta[6]. È possibile utilizzare la seggiovia nel primo tratto per abbreviare il percorso[6].
Note
modifica- ^ a b c Eugenio Ferreri, Alpi Cozie centrali, collana Guida dei Monti d'Italia, Milano, CAI / TCI, 1982, pp. 171-1723.
- ^ La prima denominazione è riportata sia sulla cartografia escursionistica dell'Istituto Geografico centrale, che sulle tavolette 1:25.000 dell'IGM. La seconda compare ad esempio nell'edizione del 1911 dell'Enciclopedia Britannica (On Line - sito 1 Archiviato il 30 settembre 2008 in Internet Archive.)(On line - sito 2 Archiviato il 25 settembre 2008 in Internet Archive.)
- ^ Cartografia IGM 1:25.000 on line, su pcn.minambiente.it, Istituto Geografico Militare. URL consultato l'11 febbraio 2020.
- ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio 67 - Pinerolo[collegamento interrotto], Servizio Geologico d'Italia. URL consultato l'11 febbraio 2020.
- ^ cfr: Scheda informativa del punto geodetico [collegamento interrotto], su 87.30.244.175. URL consultato il 14-03-2011.
- ^ a b Cornour (Punta) da Ghigo di Prali, per la cresta NE, su gulliver.it. URL consultato l'11 febbraio 2020.
Bibliografia
modifica- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000 e 1:100.000, consultabile on line
- 5 - Val Germanasca e Val Chisone, scala 1:25.000, ed. Fraternali
- 1 - Valli di Susa, Chisone e Germanasca, scala 1:50.000, ed. IGC - Istituto Geografico Centrale
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Punta Cornour
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Punta Cornour, su Peakbagger.com.