Promontorio di Punta Penna

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Il promontorio di Punta Penna è un promontorio situato in Abruzzo nel comune di Vasto, nella parte meridionale della Costa dei Trabocchi e della provincia di Chieti. La sua parte settentrionale, dov'è sita l'omonima spiaggia di Punta Penna, è parte della Riserva naturale guidata Punta Aderci, mentre nella sua parte meridionale trova sede il porto di Vasto.

Punta Penna
La spiaggia di Punta Penna
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Abruzzo
Provincia  Chieti
Coordinate42°10′21.22″N 14°42′54.22″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Abruzzo
Punta Penna
Punta Penna
 
La chiesa di santa Maria di Pennaluce
 
Il faro di Punta Penna

Nonostante agli inizi del XX secolo il promontorio e le zone circostanti si presentassero come luoghi del tutto rurali e privi di insediamenti abitativi, sono diverse le testimonianze dell'antica storia del luogo. Sicuramente il porto naturale presente a Punta Penna ospitava un insediamento italico con un porto a servizio dell'antica Histonium, ed è stato ipotizzato che questo insediamento potesse corrispondere all'antica e mai localizzata città frentana di Buca.[1] Successivamente, in età medievale, sorsero sul luogo una fortezza e un piccolo insediamento noto come Pennaluce; in quel periodo furono erette anche la quattrocentesca chiesa di Santa Maria di Pennaluce (ricostruita nel 1887 in stile romanico) e la torre di Punta Penna del 1557, parte del sistema difensivo delle torri costiere del Regno di Napoli.[2]

Per lungo tempo la torre e la chiesa restarono gli unici elementi architettonici del luogo, altrimenti caratterizzato (come la maggior parte delle coste abruzzesi) da ambienti naturali pressoché incontaminati; la situazione cambiò agli inizi del Novecento, quando la politica locale vastese iniziò a lavorare per dotare l'insenatura naturale di un porto industriale in grado di accrescere l'economia della zona. Un primo risultato ottenuto fu quello dell'istituzione di un porto militare a Punta Penna nel 1907, e nello stesso anno si avviarono i lavori per la costruzione del grande faro di Punta Penna, ultimato nel 1912. Successivamente alla prima guerra mondiale il porto di Vasto fu tuttavia declassato a porto di quarta classe, che sottraendo i finanziamenti statali permise, con finanziamenti locali, la sola costruzione del molo di ponente, la banchina e il retrostante piazzale; la creazione del molo di ponente provocò inoltre la formazione della spiaggia di Punta Penna a nord delle strutture portuali, a ridosso delle falesie, creando un sistema dunale direttamente collegato a quello della vicina Punta Aderci.

Durante la seconda guerra mondiale il porto venne ampiamente danneggiato e il faro abbattuto dall'esercito tedesco in ritirata, tuttavia al termine del conflitto l'approdo venne nuovamente riclassificato come porto di prima categoria e grazie a finanziamenti statali venne rapidamente ricostruito.[3] Nella seconda metà del XX secolo iniziarono inoltre a svilupparsi i primi insediamenti industriali a ridosso del porto, che si andrà accrescendo nel corso degli anni finendo per entrare in contrasto con l'accresciuta sensibilità ambientale della popolazione locale e la veloce crescita dello sviluppo turistico della zona:[4] l'arretramento della ferrovia Adriatica infatti, un tempo a ridosso del mare e spostata nel primi anni 2000 su una variante più interna prevalentemente in galleria, ha permesso il rapido sviluppo turistico delle coste meridionali abruzzesi e della Costa dei Trabocchi anche grazie alla creazione della pista ciclabile nota come Via verde dei Trabocchi sul vecchio tracciato ferroviario, parte della ciclovia Adriatica.[5][6]

 
La spiaggia di Punta Penna e sullo sfondo Punta Aderci

Spiaggia di Punta Penna

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La spiaggia di Punta Penna è il principale attrattore turistico del promontorio, e deve la sua notorietà al suo ambiente selvaggio e incontaminato. Formatasi in seguito alla costruzione del molo nord del porto di Vasto, la spiaggia è completamente inserita nella Riserva naturale guidata Punta Aderci, e presenta un sistema dunale che funge da habitat per numerose specie animali quali il fratino, il gabbiano reale, l'airone rosso, lo sparviero, il falco di palude e l'allodola, oltre a ospitare diversi fiori e piante tipici dell'ambiente mediterraneo.[7][8] Alle spalle della spiaggia vi è un sistema di falesie, e oltre queste sorge la zona industriale del porto di Vasto.

La spiaggia è per lo più sabbiosa tranne che sulla cosiddetta spiaggia dei libertini, nella sua zona settentrionale a ridosso di Punta Aderci, caratterizzata da una costa di ciottoli. Nei pressi della spiaggia vi è un punto informativo della riserva con servizi di noleggio canoe e mountain bike.[9] Sul molo nord del porto, rivolti verso la spiaggia, vi sono i trabocchi "Trimalcione", "Molo di Vasto" e "Puntamare".

  1. ^ Vasto: 16 Novembre 1944 cancellato il nome Istonio, su www.vastospa.it. URL consultato il 15 maggio 2024.
  2. ^ Promontorio di Punta Penna | Destinazione, su destinazionecostadeitrabocchi.it, 9 maggio 2024. URL consultato il 15 maggio 2024.
  3. ^ Faro di Punta Penna e Chiesa della Madonna della Penna (Pennaluce) | Destinazione, su destinazionecostadeitrabocchi.it, 9 maggio 2024. URL consultato il 15 maggio 2024.
  4. ^ Vasto, una riserva naturale e una zona industriale: la difficile convivenza a Punta Aderci, su thebottomup.it, 26 aprile 2022. URL consultato il 15 maggio 2024.
  5. ^ La Via Verde, su viaverdedeitrabocchi.info.
  6. ^ La pista ciclabile lungo il litorale del Parco Costa dei Trabocchi, su Parco Costa dei Trabocchi. URL consultato il 15 maggio 2024.
  7. ^ Daniele Di Geronimo, Punta Penna, la spiaggia selvaggia, su Visitare Abruzzo, 5 aprile 2019. URL consultato il 15 maggio 2024.
  8. ^ Spiaggia di Punta Penna a Vasto, su Viaggiando Italia, 6 febbraio 2024. URL consultato il 15 maggio 2024.
  9. ^ Regione Abruzzo - Dipartimento Sviluppo Economico Turismo, Riserva Naturale di Punta Aderci, su abruzzoturismo.it, 11 luglio 2023. URL consultato il 15 maggio 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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