Radi (Monteroni d'Arbia)
Radi (già Radi di Creta)[1] è una frazione del comune italiano di Monteroni d'Arbia, nella provincia di Siena, in Toscana.
Radi frazione | |
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Panorama di Radi | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Siena |
Comune | Monteroni d'Arbia |
Territorio | |
Coordinate | 43°13′03.18″N 11°22′18.12″E |
Altitudine | 264 m s.l.m. |
Abitanti | 12 (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53014 |
Prefisso | 0577 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Storia
modificaLa collina di Radi risulta abitata già dall'epoca antica, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici del 1828.
Sorto in epoca alto-medievale, il borgo di Radi era conosciuto come Radi di Creta, per distinguerlo dal non lontano Radi di Montagna nei pressi di Sovicille[1]. Nel XIII secolo è documentato come sede di un notaio civile[1]. Nel XV secolo il castello di Radi è ricordato già come diruto, con una sola torre superstite che divenne proprietà della famiglia Placidino di Siena, poi passata ai Marchesi Bichi Ruspoli[1][2].
Radi contava 176 abitanti nel 1833[1].
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaL'edificio religioso principale della frazione è la chiesa di San Pietro Apostolo[1], risalente al periodo alto-medievale,che conserva all'interno un pregevole altare in stucco del XVIII secolo. Le principali opere pittoriche, qui storicamente conservate, sono state spostate per essere collocate nei musei d'arte sacra di Buonconvento e di Asciano.
Poco distante dal borgo, appartenente alla parrocchia di San Pietro, si trova l'oratorio di Barottoli, situato a servizio della villa nell'omonima località, costruito nella prima metà del XVII secolo e contenente pregevoli opere d'arte barocche[1].
Architetture civili
modificaRisalente al XVIII secolo è la monumentale villa Bichi-Ruspoli-Forteguerri, costruita dal marchese Carlo Metello Bichi-Ruspoli-Forteguerri sul sito del perduto castello di Radi.[2] Alla villa è annesso un giardino terrazzato, affacciato sulle crete senesi, e una cappella gentilizia.
Note
modificaBibliografia
modifica- Emanuele Repetti, «Radi di Creta» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 4, Firenze, po. 708–709.
- Guide d'Italia. Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2012, p. 644.
- Fattorie in Valdarbia. Castelnuovo Tancredi e Radi di Creta, Siena, Edizioni Cantagalli, 1987.
Altri progetti
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