Radiotossicità
La radiotossicità è definita come la dose equivalente associabile sommariamente ad un radioisotopo. Indica la capacità di produrre effetti dannosi nelle cellule viventi o nei diversi tessuti in seguito alla sua inalazione (in genere la situazione più pericolosa) o per ingestione.
Essa assume valori diversi per i diversi nuclidi e dipende da tre fattori:
- ripartizione di particelle alfa, beta, raggi gamma o neutroni, e dell'energia di queste radiazioni che vengono emesse durante il decadimento radioattivo,
- periodo di decadimento, sia fisico che biologico del nuclide
- radiosensibilità dell'organo interessato all'esposizione (o, nel caso, dell'intero corpo).
Descrizione
modificaIn indice di radiotossicità di un nuclide per un essere vivente o un tessuto biologico è il rapporto tra la dose equivalente e la radioattività del nuclide:
Fd = D/A
dove D è la dose equivalente (in sievert) e A la radioattività del radionuclide (in becquerel).
L'International Commission on Radiation Protection (ICRP) ha pubblicato[1] i fattori di dose Fd per quasi tutti i radioisotopi dei nuclidi conosciuti. Questi diversi radioisotopi sono classificati in 4 categorie di radiotossicità: bassa, moderata, alta e molto alta.
Note
modifica- ^ Copia archiviata, su icrp.org. URL consultato il 30 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008).