Il rage rap (detto anche rage beats[1] o semplicemente rage)[2] è un sottogenere della musica trap influenzata dalla electronic dance music e dal future bass.[3] Tra i principali artisti rage si possono citare Playboi Carti, Trippie Redd, Yeat, Lil Uzi Vert e Ken Carson.[3][4]

Rage rap
Origini stilisticheHip hop
Trap
Cloud rap
Future bass
Electronic dance music
Plugg
Hyperpop
Origini culturaliFine anni 2010 e inizio anni 2020 negli Stati Uniti d'America
Strumenti tipiciworkstation audio digitale, sintetizzatore, drum machine, sequencer
Popolaritàanni 2020
Sottogeneri
New jazz
Generi correlati
Trap - Cloud rap - Punk rap - Future bass

Il nome del sottogenere deriva principalmente dal singolo del 2021 di Trippie Redd e Playboi Carti Miss the Rage, il cui nome fa riferimento ai mosh pit che si verificano durante i concerti degli artisti.[3][4] Il termine rage inoltre è stato utilizzato dal rapper Kid Cudi per il suo alter ego Mr. Rager.[3][5]

Il genere iniziò a svilupparsi a partire dal 2015 e tra i protagonisti del genere possiamo trovare i produttori discografici Mike Will Made-It, Metro Boomin, Southside e Dun Deal,[6] ma a popolarizzare il genere sono stati principalmente gli stili di produzione di Pi'erre Bourne e F1lthy e il rapper Playboi Carti tra il 2018 ed il 2020.[7] Il sound è stato adottato da altri rapper, tra i quali Trippie Redd, Lil Uzi Vert, Denzel Curry, XXXTentacion, Ski Mask the Slump God e Travis Scott.[3][5][7] Inoltre, il singolo di Drake What's Next, che ha raggiunto la prima posizione della Billboard Hot 100, è stato definito dalla critica "influenzato dalla musica rage".[4]

Dal 2020 si è sviluppata una nuova generazione di rage rappers, tra cui Yeat e i membri dell’etichetta Opium come Ken Carson e Destroy Lonely, ma anche SoFaygo, Snot e Cochise.[8][9][10][11]

Caratteristiche

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Il rage rap è stato definito futuristico ed elettrico ed è caratterizzato da loop di sintetizzatore ripetuti in stile EDM e future bass, ma con una base tipica della musica trap.[3][12][13]

  1. ^ (EN) Yeat Is The Future, Maybe, su Stereogum, 23 febbraio 2022. URL consultato il 5 novembre 2023.
  2. ^ (EN) Condé Nast, Yeat: Up 2 Më, su Pitchfork. URL consultato il 5 novembre 2023.
  3. ^ a b c d e f Cos’è il Rage Rap? | Hot Block Radio, su hotblockradio.it, 24 febbraio 2023. URL consultato il 5 novembre 2023.
  4. ^ a b c (DE) Micha Wagner, Rage Rap: Klingt so die Zukunft des Hip-Hop?, su DIFFUS, 1º maggio 2022. URL consultato il 5 novembre 2023.
  5. ^ a b (EN) Condé Nast, Trippie Redd, Travis Scott, Kid Cudi, and the Commodification of Rage in Rap, su Pitchfork, 4 giugno 2021. URL consultato il 5 novembre 2023.
  6. ^ (EN) Condé Nast, Yeat: 2 Alivë, su Pitchfork. URL consultato il 5 novembre 2023.
  7. ^ a b (EN) The Rise Of Rage Music, su www.hotnewhiphop.com, 26 agosto 2022. URL consultato il 5 novembre 2023.
  8. ^ (EN) Jessica Mckinney, Everything You Need to Know About Yeat, su Complex. URL consultato il 5 novembre 2023.
  9. ^ (EN) Condé Nast, Ken Carson: A Great Chaos, su Pitchfork. URL consultato il 5 novembre 2023.
  10. ^ (EN) The Best New Hip Hop Mixtapes & EPs of 2023 ...(so far), su HipHopDX, 14 giugno 2022. URL consultato il 5 novembre 2023.
  11. ^ Destroy Lonely Doesn't Want to Be Completely Understood, su papermag.com, Paper. URL consultato il 5 novembre 2023.
  12. ^ (DE) Micha Wagner, What's Poppin? Drake ruft auf den Dancefloor – und keiner kommt mit?, su DIFFUS, 22 giugno 2022. URL consultato il 5 novembre 2023.
  13. ^ (EN) Matt OX drops new banger 'Live It Up', su Our Generation Music, 7 agosto 2021. URL consultato il 5 novembre 2023.