Rai Way
Rai Way è una società per azioni del gruppo Rai.[1] Possiede la rete di diffusione del segnale radiotelevisivo della Rai e ha il compito di gestirla e mantenerla.
Rai Way | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | Borsa Italiana: RWAY |
Fondazione | giugno 1999 |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Rai |
Persone chiave |
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Settore | Telecomunicazioni |
Prodotti | Diffusione trasmissioni televisive e radiofoniche |
Dipendenti | 584 (31/12/2022) |
Slogan | «Rai Way
Our Way, New Opportunities» |
Sito web | www.raiway.it |
La società è quotata presso la Borsa valori di Milano nell'indice FTSE Italia Mid Cap.
Sedi
modificaRai Way ha sede legale a Roma, in cui si trova il Centro Nazionale di Controllo della Rete di Trasmissione; a Milano è collocato invece il Centro Nazionale di Controllo della Rete di Diffusione. A Torino ha sede presso il Palazzo Pietro Micca, mentre altre sedi territoriali sono presenti in tutta Italia.
Radio
modificaI ripetitori, dislocati su tutto il territorio nazionale, hanno lo scopo di garantire la più ampia copertura del territorio. Essi diffondono il segnale con trasmissioni analogiche (FM). Vi è anche un multiplex attivo in digitale con lo standard DAB+.
I programmi radio sono trasmessi anche sul digitale terrestre e sul satellite Eutelsat Hot Bird 13° est e possono essere ricevuti attraverso la piattaforma Tivùsat o qualsiasi decoder che possa ricevere segnali in DVB-S2.
Televisione
modificaI ripetitori, dislocati su tutto il territorio nazionale, hanno lo scopo di garantire la più ampia copertura del territorio.
Essi diffondono il segnale in digitale terrestre, attraverso i seguenti multiplex:
- RAI Mux MR (canali in definizione standard e in alta definizione, ne esistono 11 versioni);
- RAI Mux A (canali in definizione standard e in alta definizione);
- RAI Mux B (canali in definizione standard e in alta definizione).
In passato erano usati anche questi multiplex:
- RAI Mux A (prima versione) (fino al 4 luglio 2012);
- RAI Mux B (prima versione) (fino al 4 luglio 2012);
- RAI Mux 1 (fino al 20 giugno 2022, ne esistevano 22 versioni);
- RAI Mux 2 (fino al 20 ottobre 2021);
- RAI Mux 3 (fino al 20 ottobre 2021);
- RAI Mux 4 (fino al 20 ottobre 2021);
- Rai Mux France (o F) (fino al 3 gennaio 2022, copertura limitata alla Valle d'Aosta);
- RAI Mux 5 (test DVB-T2) (fino al 29 giugno 2022);
- RAI Mux 6.
Rai Way irradia i segnali televisivi anche sui satelliti Eutelsat posizionati a 13° Est attraverso la piattaforma Tivùsat e limitatamente su Sky Italia.
Dispone di tre transponder con uplink da Roma:
- transponder 124 (frequenza 10992 MHz V, symbol rate 27500, FEC 2/3, DVB-S, QPSK), contenente canali in definizione standard, alta definizione e home frequency Tivùsat;
- transponder 52 (frequenza 11766 MHz V, symbol rate 29900, FEC 3/4, DVB-S2, 8PSK), contenente canali in alta definizione, ultra alta definizione e radio;
- transponder 125 (frequenza 11013 MHz H, symbol rate 29900, FEC 3/4, DVB-S2, 8PSK), contenente canali in alta definizione e informazione regionale.
Storia
modificaNasce inizialmente come Divisione Trasmissione e Diffusione (DTD) di RAI nel gennaio 1999 e il 29 luglio dello stesso anno viene creata la NewCo TD S.p.A., al fine di poter utilizzare gli impianti, oggetto di concessione radiotelevisiva, anche per i servizi di telecomunicazioni. Tra febbraio e marzo del 2000 si effettua il passaggio di funzioni e personale (proprietà degli impianti trasmittenti e di collegamento, 750 dipendenti della divisione tecnica-trasmissione e diffusione-) e il 1º marzo 2000 Rai Way S.p.A. diventa pienamente operativa. La rete Waynet viene completata nel 2003 ed è composta da centinaia di stazioni collegate tramite ponti radio digitali con la tecnologia SDH e in fibra ottica. Nel dicembre dello stesso anno la metà della popolazione viene raggiunta dalla rete digitale terrestre, completata in meno di due anni. Si è occupata del passaggio definitivo dal segnale analogico al digitale nelle regioni italiane, concluso il 4 luglio 2012.
Quotazione in Borsa
modificaDal 19 novembre 2014 è quotata ad un prezzo di 2,95 euro per azione, alla Borsa di Milano, con un capitale flottante che si attesta al 30,5%, il restante 69,5% della società resta alla Rai.
Il 25 febbraio 2015 EI Towers ha annunciato l'intenzione di lanciare un'offerta pubblica di acquisto ostile che, tuttavia, è risultata impossibile, in quanto per legge almeno il 51% del capitale azionario di Rai Way deve rimanere alla Rai.
Il 7 marzo 2022 Mario Draghi firma un DPCM che consente alla Rai di ridurre la propria quota in Rai Way sotto al 51%[2][3]; questo ha aperto nuovamente alla possibile fusione con EI Towers.[4]
Azionariato
modificaNote
modifica- ^ Totalmente partecipata dalla capogruppo a seguito dell'incorporazione di Rai Trade, società controllata dalla Rai che ne deteneva lo 0,00074%.
- ^ Rai, il governo dà via libera alla vendita della società delle torri Rai Way. Usigrai: “Solo un modo per ripianare il buco di viale Mazzini”, su ilfattoquotidiano.it.
- ^ Rai Way: per Dpcm controllo infrastruttura resta a Rai che dovra' avere almeno 30%, su ilsole24ore.com.
- ^ Michele Anzaldi, Via libera alla cessione di Rai Way, uno schiaffo del Governo alla trasparenza, in Huffington Post, 9 marzo 2022. URL consultato il 9 marzo 2022.
- ^ Le percentuali di azionariato derivano da quanto comunicato dagli azionisti, secondo quanto previsto dall'articolo 120 del TUF. Parti minori dell'azionariato possono essere indicate direttamente dalla società attraverso altre fonti.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rai Way
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su raiway.it.