Rambaldo VI di Collalto
Rambaldo VI di Collalto (prima del 1191 – dopo il 1223) è stato un nobile italiano.
Rambaldo VI di Collalto | |
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Conte di Collalto | |
Nascita | prima del 1191 |
Morte | dopo il 1223 |
Padre | Schinella I di Collalto |
Figli | Giuliana Schinella II Ensedisio III Roberto Agnese Margherita Nera Ippolita Alduvia Chiara Albergonda Verde |
Biografia
modificaRambaldo VI nacque dal conte Schinella I di Collalto.[1][2][3][4] Nel 1191 l'imperatore Enrico V confermò il dominio sulla Contea di Treviso a lui e a suo fratello Ensedisio II di Collalto, assieme al quale viene ricordato anche nel 1223.[5]
Discendenza
modificaAl conte vengono attribuiti i seguenti figli:
- Beata Giuliana di Collalto (1186 circa-1262), detta "la Pia", badessa del Monastero dei Santi Biagio e Cataldo a Venezia;[1][6]
- Schinella II di Collalto, conte di Treviso, sposò Honore;[1][6]
- Ensedisio III di Collalto (floruit 1202-1234), conte di Treviso, sposò Odorica d'Este;[1][4][6]
- Roberto di Collalto;[1][4][6]
- Agnese di Collalto, che sposò il marchese Azzo VIII d'Este;[1][6]
- Margherita di Collalto, che sposò il marchese Guglielmo del Monferrato;[1][6]
- Nera Ippolita di Collalto, che sposò il conte Alberto I di Gorizia;[1][6]
- Alduvia o Aldavirida di Collalto, che probabilmente morì nubile;[1][6]
- Chiara di Collalto, che sposò il conte Riccardo da Camino;[1][6]
- Albergonda di Collalto;[6]
- Verde di Collalto, che sposò il marchese di Brandeburgo.[6]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j Franz Karl Wißgrill, Schauplatz des landsässigen Nieder-Oesterreichischen Adels vom Herren- und Ritterstande von dem XI. Jahrhundert an, bis auf jetzige Tage, Wien, 1795.
- ^ Gualdo Priorato, Vite et azzioni di personaggi militari, e politici, Vienna, 1674.
- ^ Francesco Ercolani, Rime eroiche, morali, e sacre, Venezia, 1724.
- ^ a b c Iacopo Zabarella, Merovea, Patavium, 1660.
- ^ Francesco Sansovino, Cronogia del mondo, Venezia, 1580.
- ^ a b c d e f g h i j k Collalto, su genealogiacasati.altervista.org. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).