Rastrelliger kanagurta
Lo sgombro indopacifico[2] (Rastrelliger kanagurta Cuvier, 1816), è un pesce osseo marino della famiglia Scombridae.
Sgombro indopacifico | |
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Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Scombridae |
Genere | Rastrelliger |
Specie | R. kanagurta |
Nomenclatura binomiale | |
Rastrelliger kanagurta Cuvier, 1816 | |
Sinonimi | |
Rastrelliger canagurta, Rastrelliger chrysozonus, Rastrelliger loo, Rastrelliger microlepidotus, Rastrelliger serventyi, Scomber canagurta, Scomber chrysozonus, Scomber delphinalis, Scomber kanagurta, Scomber lepturus, Scomber loo, Scomber microlepidotus, Scomber moluccensis, Scomber reani, Scomber uam |
Distribuzione e habitat
modificaRastrelliger kanagurta è diffuso nell'Indo-Pacifico tropicale compreso il Mar Rosso. Si tratta di un migrante lessepsiano penetrato nel mar Mediterraneo orientale attraverso il canale di Suez[3]. È comunque molto raro nel Mediterraneo dato che si conoscono solo due catture in Israele nel 1970[4].
Si tratta di una specie costiera che fa vita pelagica in zone con acqua torbida e ricca di zooplancton[3][4].
Descrizione
modificaQuesto pesce ha un aspetto abbastanza simile allo sgombro europeo ma è generalmente più tozzo e con corpo più alto. La sagoma è fusiforme e il corpo moderatamente compresso lateralmente. La testa è più lunga dell'altezza del corpo; la bocca è ampia, arriva ben oltre l'occhio ed è armata di denti acuti. L'occhio è dotato di una palpebra adiposa. Il corpo è coperto interamente di scaglie. La vescica natatoria è presente. La mascella è visibile solo in parte perché coperta da altre ossa craniche. Le pinne dorsali sono due, staccate. La seconda dorsale è simmetrica ed opposta alla pinna anale. La pinna caudale è forcuta. Sul peduncolo caudale sono presenti 10 pinnule, 5 nella parte superiore e 5 in quella inferiore; sono presenti anche 2 brevi carene per lato. Le pinne pari sono piccole. Le branchiospine sono lunghe, alcune sono dotate di setole all'estremità[3][4].
Il colore è bluastro sul dorso e argentato su fianchi e ventre. Macchie scure irregolari sono presenti sul dorso e due o tre fasce scure longitudinali sono talvolta presenti sui fianchi. Una macchiolina scura è presente sotto la pinna pettorale[3][4].
La taglia massima è di 38 cm, mediamente misura circa 25 cm[3].
Biologia
modificaForma banchi. Vive fino a 4 anni[3].
Alimentazione
modificaL'alimentazione è planctofaga. I banchi durante l'alimentazione si muovono a bocca aperta all'interno delle zone ricche di plancton[4]. Preda principalmente fitoplancton e zooplancton minuto come diatomee, ostracodi, cladoceri e stadi larvali di policheti ma gli adulti si nutrono anche di organismi più grandi come larve di crostacei decapodi e di pesci. È stato osservato mentre si nutriva in banchi delle uova appena deposte del labride Cheilio inermis[3].
Riproduzione
modificaLe uova e le larve sono pelagiche[3].
Pesca
modificaProdotto della pesca molto importante in tutto l'areale. Viene commerciato sia fresco che conservato e viene utilizzato anche per la produzione di salsa di pesce.[3].
Conservazione
modificaLa IUCN non classifica questa specie in alcuna categoria di minaccia perché lo status e la consistenza delle popolazioni è insufficientemente noto. Il fatto che R. kanagurta sia pescato in abbondanza in tutto l'Indo-Pacifico e che la pressione di pesca sugli stock sia presumibilmente in crescita lascia credere che la sovrapesca sia una possibile minaccia per la specie[1].
Note
modifica- ^ a b (EN) Rastrelliger kanagurta, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Rastrelliger kanagurta, su FishBase. URL consultato il 22.10.2014.
- ^ a b c d e (EN) Rastrelliger kanagurta, su Atlas of Exotic Species in the Mediterranean, CIESM - Mediterranean Science Commission. URL consultato il 7/1/2016.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rastrelliger kanagurta
- Wikispecies contiene informazioni su Rastrelliger kanagurta
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Rastrelliger kanagurta, su FishBase. URL consultato il 22.10.2014.