I Regii erano una unità dell'esercito romano del tardo impero, più precisamente un auxilium palatinum. Una legio comitatensis dello stesso nome era anche presente nell'esercito occidentale.

Regii

Scudo dei Regii, l'auxilium palatinum sotto il secondo magister militum praesentalis d'Oriente
Descrizione generale
AttivaTetrarchia/Costanzo IIVI secolo
Tipoauxilium palatinum
Battaglie/guerreStrasburgo (357)
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Non è noto con precisione quando questa unità fu costituita. Alcuni studiosi propendono per Costanzo II o Magnenzio.[1] Altri ritengono che fu costituita all'epoca di Costanzo I, in quanto un contingente alemannico al comando del re Croco sostenne l'elevazione alla porpora del figlio di Costanzo, Costantino I, e il nome Regii starebbe a significare «(i soldati) del Re»; l'occasione sarebbe stata un episodio accaduto nell'inverno 298/299, quando un contingente di Alemanni attraversò il Reno ghiacciato, ma rimase bloccato su di un'isola da un improvviso innalzamento della temperatura, e fu costretto ad arrendersi alle truppe romane, concedendo diversi volontari ai Romani in cambio della libertà per gli altri.[2]

Pare che le unità di auxilia palatina fossero organizzate a coppie, probabilmente per tenere alto il morale attraverso una forma di rivalità tra le due unità; l'unità gemella dei Regii erano i Batavi, probabilmente dei Franchi che vivevano nelle regioni precedentemente abitate dai Batavi e che, insieme agli Alemanni da cui derivavano i Regii, costituivano le due principali popolazioni che si trovavano lungo il Reno al di là del confine romano.[3]

I Regii fecero parte dell'esercito del cesare Giuliano, partecipando alla battaglia di Strasburgo nel 357: disposti sul fianco sinistro della seconda linea romana assieme ai Batavi, i Regii ressero l'assalto della preponderante cavalleria alamanna dopo che questa aveva spazzato via quella romana, permettendo il ritorno della cavalleria romana.[4]

I Regii compaiono nell'esercito del magister militum praesentalis d'Oriente, secondo la Notitia dignitatum.

Nel VI secolo, durante la campagna di riconquista di Giustiniano, i Regii furono inseriti nell'esercito di Belisario: sono attestanti a difesa delle Mura aureliane di Roma, minacciate dagli Ostrogoti, e in particolare si distinsero nella difesa di Porta Flaminia al comando di Ursicino.[5]

I Reges Emeseni Iudaei, che sono stati interpretati come una formazione militare romana composta da Ebrei di Emesa, sarebbe in realtà una invenzione moderna dovuta a un'errata interpretazione di un'iscrizione da parte di Theodor Mommsen[6]

  1. ^ Colombo, p. 154.
  2. ^ Speidel, p. 165.
  3. ^ Speidel, pp. 166–7.
  4. ^ Whitby, Michael, Rome at War Ad 293-696, Osprey Publishing, 2002, ISBN 1841763594, p. 42.
  5. ^ Procopio di Cesarea, De Bello Gothico, I.23.3. Nel 535 Ursicino, probabilmente un tribuno, era sbarcato in Sicilia sotto il comando di Belisario, comandando a sua volta le unità di fanteria (Procopio, De Bello Gothico, I.5.3; citato in Giorgio Ravegnani, «Le unità dell’esercito bizantino nel VI secolo tra continuità e innovazione», in Stefano Gasparri (a cura di), Alto medioevo mediterraneo, Firenze, Firenze University Press, 2005, p. 194).
  6. ^ Speidel, p. 164. L'iscrizione è CIL V, 8764.

Bibliografia

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  • Maurizio Colombo, Constantinus rerum nouator: dal comitatus dioclezianeo ai palatini di Valentiniano I, in Klio, vol. 90, 2008, pp. 124–161.
  • (EN) Michael P. Speidel, Raising New Units for the Late Roman Army: «Auxilia Palatina», in Dumbarton Oaks Papers, vol. 50, Cambridge, MA, 1996, pp. 163–170.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Luke Ueda-Sarsons, The Regii, su lukeuedasarson.com, 23 dicembre 2015. URL consultato il 12 gennaio 2019.
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