Remo Prandini

presbitero e missionario italiano (1942-1986)

Remo Prandini (Lodrino, 31 dicembre 1942Hardeman, 25 dicembre 1986) è stato un presbitero e missionario italiano appartenente alla Società Salesiana di San Giovanni Bosco. Esercitò la sua missione in Bolivia.

Don Remo Prandini a Hardeman

Padre Remo Prandini[1] morì a Hardeman, in Bolivia, il giorno di Natale del 1986[2][3][4][5][6][7][8][9][10] per caduta accidentale in un fiume mentre si inoltrava nei villaggi della foresta amazzonica per celebrare la Messa e portare dei doni ai figli dei campesinos.

Biografia

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Nacque a Lodrino[11] (Brescia) il 31 dicembre 1942, figlio di Giuseppe Prandini[12] e Anna Viotti. Dopo gli studi a Chiari, il 27 giugno 1969 emise la professione perpetua nella congregazione salesiana. Fu ordinato sacerdote dal Vescovo di Brescia Luigi Morstabilini il 4 aprile 1971 a Lodrino, nella chiesa di San Vigilio. Dal 1971 al 1975 fu educatore nel riformatorio salesiano di Arese. Qui ritrovò padre Ugo De Censi, già suo insegnante di teologia, che lo coinvolse nell'Operazione Matogrosso (OMG). Padre Remo fu uno dei primi animatori dell'OMG a Brescia[13] Il suo entusiasmo e la voglia di lavorare duro per i poveri contagiarono molti giovani.[14]

La missione

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Nel 1975 partì per la missione salesiana di "Sagrado Corazón" nella diocesi di Santa Cruz de la Sierra, provincia di Obispo Santistevan in Bolivia. Si stabilì nel villaggio Hardeman e si adoperò per il progresso materiale e spirituale dei contadini. Promosse la costruzione di una chiesa, un micro-ospedale (1983) e il centro giovanile. Costruì la scuola (1982) e si adoperò per la formazione degli insegnanti affinché anche ai bambini della foresta fosse garantita l'istruzione. Padre Remo è stato un sacerdote che ha condiviso la povertà dei campesinos ai quali annunciava il Vangelo con un sacrificio e donazione totali.

Nell'ottobre 1986 favorì l'arrivo in Bolivia delle suore Missionarie della dottrina cristiana da L'Aquila. Le suore sono presenti in Bolivia[15] e operano nell'assistenza ai poveri[16], alle ragazze[17] e nella promozione della donna.

La morte

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La mattina di Natale del 1986[18], padre Remo celebrò la Messa a Hardeman e confessò; dopo pranzo, nonostante la stanchezza e i ripetuti inviti delle suore a desistere perché le piogge torrenziali avevano ingrossato i canali della foresta, partì in bicicletta per celebrare la Messa nei villaggi di Carmen e Trompillo. A chi gli chiedeva di non partire rispondeva che se non fosse andato quei campesinos non avrebbero festeggiato la nascita di Cristo e lui non avrebbe potuto consegnare ai bambini i regali che teneva nello zaino. Giunto in prossimità di un canale, Padre Remo abbandonò la bicicletta e proseguì a piedi con lo zaino in spalla ma nell'attraversare un ponte provvisorio di tronchi scivolò nel fiume e scomparve. Il suo cadavere fu ritrovato l'indomani dai campesinos che a decine l'avevano cercato per tutta la notte.[19][20]

La sua morte provocò costernazione nella provincia di Obispo Santistevan e le autorità proclamarono 15 giorni di lutto. I campesinos chiesero di seppellire il corpo del Padre nel loro paese ma i Salesiani si opposero preferendo tumularlo in città. Gli abitanti di Hardeman minacciarono la rivolta e dovette intervenire l'ispettore salesiano mons. Tito Solari Cappellari per mediare con le autorità locali. Il funerale fu celebrato a Sagrado dal Vescovo di Santa Cruz de La Sierra, mons. Luis Aníbal Rodríguez Pardo; al termine, la salma, caricata su un camion della comunità, fu riportata al villaggio di Hardeman per la sepoltura. Per più di 70 chilometri, i campesinos scesero in strada a salutare il passaggio della salma di don Remo e nelle case fu esposta la bandiera boliviana, a mezz'asta[21].

Testimonianze suscitate

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La tomba di don Remo è all'entrata della chiesa di Hardeman. A distanza di anni, i campesinos conservano il ricordo[22] e la devozione[23] per padre Remo.

 
La chiesa di Hardeman. All'ingresso, a sinistra, c'è la tomba di Padre Remo Prandini.

A lui è intitolata la scuola: Nucleo Escolar 'P. Remo Prandini Viotti' Fe y Alegria Hardeman Santa Cruz – Bolivia.

Nell'ottobre 1994, la famiglia e gli amici hanno fondato l'Associazione amici Padre Remo Onlus[8] con sede a Gardone Valtrompia, per realizzare interventi umanitari in Bolivia.[24]

I giovani dell'Operazione Mato Grosso e la comunità salesiana di Sagrado Corazon[25] mantengono vivi il ricordo e la testimonianza di Padre Remo.

Il 9 Ottobre 1999[26], il comune di Lodrino (BS) ha intitolato a Padre Remo Prandini il Centro sportivo comunale

Nel ventennale della morte, la comunità salesiana di Sagrado Corazon e le Missionarie della dottrina cristiana hanno organizzato una messa solenne nella chiesa di Hardeman presieduta dall'arcivescovo di Cochabamba, mons. Tito Solari Capellari.[27]

Martedì 17 Luglio 2007, in occasione del 39º anniversario della comunità di Hardeman, il Cardinal Julio Terrazas Sandoval ha inaugurato il monumento a padre Remo che domina la piazza, eretto dalla municipalità.[27]

  1. ^ Vittorio Chiari, Un gabbiano in bicicletta : don Remo Prandini, collana figure della famiglia salesiana, LDC Torino, Luglio 1995, ISBN 8801106335.
  2. ^ Missionario della valtrompia muore portando i doni ai bimbi boliviani, in Corriere della Sera, cronache italiane, pagina 5, 29 Dicembre 1986.
  3. ^ Paolo Barbieri, missionario bresciano morto il giorno di Natale in Bolivia, in Bresciaoggi, pagina 5, 28 Dicembre 1986.
  4. ^ G. Spinoni, Morto in una terra lontana, in Giornale di Brescia, pagina 5, 29 Dicembre 1986.
  5. ^ AAVV, Don Remo Prandini, la testimonianza di una morte, in La voce del popolo - settimanale della Diocesi di Brescia, pagina 10, 30 Gennaio 1987.
  6. ^ C. Sabatti, Ricordato don Remo Prandini, il missionario dei campesinos, in Bresciaoggi, pagina 10, 28 Gennaio 1987.
  7. ^ P. Gasparini, Una messa e un libro in ricordo di don Remo, in Giornale di Brescia, 25 Gennaio 1987.
  8. ^ Bolivia- salesiano muore attraversando un fiume, in Bollettino salesiano, n. 3, Febbraio 1987 111, p. 6.
  9. ^ Missionario bresciano annegato in Bolivia, in Avvenire, 30 -12-1986.
    «Brescia. Un missionario bresciano è morto annegando in un fiume il giorno di Natale (ma la notizia si è saputa solo ieri) in Bolivia a Hardeman, un piccolo villaggio nello stato di Santa Cruz. Il missionario, padre Remo Prandini, 44 anni, originario di Lodrino, un paese dell'Alta Val Trompia, stava raggiungendo in bicicletta il villaggio di Trumpillio dove oltre a celebrare la Messa per il Natale avrebbe dovuto distribuire i doni ai bambini. Mentre attraversava un fiume in piena la passerella ha ceduto : il missionario è caduto in acqua e è stato inghiottito dalle rapide. Dopo il funerale, celebrato il giorno di Santo Stefano, padre Remo Prandini è stato sepolto nella chiesa della sua missione [..]»
  10. ^ Direttore don Mario Pasini, La morte di padre Remo Prandini - L'apostolo dei campesinos, in Cuore Amico - Rivista Associazione Cuore Amico, numero 9 anno 1987.
  11. ^ P. Pacchioni, Lodrino, la fabbrica dei missionari, in Corriere della sera, 27 Aprile 2003.
  12. ^ Remo Prandini aveva 5 fratelli. La mamma Anna, originaria di Pezzaze, morì nel 1950, quando lui aveva 8 anni. La famiglia gestiva l'osteria del paese. Il papà Giuseppe, scomparso nel 1998, è fratello di Pietro Antonio Prandini, bis-nonno della velocista statunitense di origini italiane, Jenna Prandini.
  13. ^ Don Remo Prandini, don Antonio Bresciani (Pavone Mella 1940-1997) e don Elio Bonomi (Sarezzo 1942-Addis Abeba 1993) sono tra i primi animatori dell'Operazione Mato Grosso a Brescia e Lombardia orientale. Gli inizi dell'OMG sono descritti a pag. 48ss della biografia di don Elio Bonomi "Abba Elio -compagno di viaggio" di Giorgio Dossi, Associazione Amici del Sidamo-Ed. Effe e Erre Trento, Maggio 2004. A pag. 56, cita padre Ugo de Censi: «A quel tempo [allo studentato di teologia di Monteortone] avevo libero accesso ai teologati e andavo spesso a parlare ai chierici: lí ho intercettato quelli che sarebbero divenuti i pilastri dell'operazione: Remo, Tone e Elio»; a pag. 57, «il segreto era l’amicizia e il lavoro. [..] Questi chierici erano grandi lavoratori e con i ragazzi avevano successo perché lavoravano più di loro. E con l’entusiasmo li trascinavano in questa grande avventura». Nel capitolo 12–pag 146ss è riportata la notizia della morte di don Remo Prandini che raggiunse don Elio Bonomi in Etiopia; in una lettera, don Elio scriveva: «(don Remo) il guerrigliero di Dio lo chiamavamo così perché era un vero combattente a fianco dei poveri, votato con entusiasmo alla causa del Regno: creare un mondo più giusto. Era un uomo tutto d'un pezzo, un cuore pulito, trasparente, generoso, un lavoratore imbattibile. Eravamo amici fin dalle medie, dall'età di 13 anni». «con Remo se ne è andato il mio amico più ideale, il cavaliere senza macchia e ruga, votato anima e corpo alla Causa del Regno: lo prego perché ci doni il suo entusiasmo e la sua grinta nel servire i fratelli [..] Quante persone care ci precedono in Paradiso a ricordarci che abbiamo poco da vivere e bisogna riempire questi attimi di gioia, speranza, amore, fiducia, perdono. Tutto il resto conta così poco e lo lasciamo qui» (pag. 146ss)  
  14. ^ P.Barbieri, Dai giovani dell'operazione matogrosso una lapide per don Remo Prandini, in Bresciaoggi, pagina 13, 29 Dicembre 1986.
  15. ^ La vita di padre Remo Prandini e l'opera delle “Suore Missionarie della dottrina cristiana” in Bolivia sono descritte in un articolo di Goffredo Palmerini – componente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (Cram) pubblicato sulla rivista “Faro notizie, anno III numero 28 Settembre 2008: Hardeman, un esempio della solidarietà italiana in Bolivia" [1] L’articolo è pubblicato anche sul portale “Italiani del mondo” [2] Archiviato il 3 novembre 2019 in Internet Archive.
  16. ^ vedi Suor Alessandra Carosone, missionaria della dottrina Cristiana, che vive con gli emarginati nel carcere di Palmasola in Santa Cruz de la Sierra. [3] Archiviato il 3 novembre 2019 in Internet Archive.
  17. ^ Con i fondi del “Fiore della Solidarietà” del 39° “Zecchino d’Oro” di Bologna, nel 1997 è stata costruita a Santa Cruz de la Sierra la “Casa del Sorriso di Mariele”. L'istituto è gestito dalle Suore Missionarie della Dottrina Cristiana e accoglie bambine e ragazze. [4]
  18. ^ Vittorio Chiari, Il Natale di Padre Remo [collegamento interrotto], in Bollettino salesiano, Dicembre 1996.
  19. ^ La cronaca dell'incidente è descritta in una lettera di don Dante Invernizzi, missionario salesiano a Sagrado Corazon, alla famiglia che è pubblicata a pagina 254-255 della monografia Lodrino in Valtrompia a cura di C. Sabatti e altri, stampata dal Comune di Lodrino (Bs) nel 1987.
  20. ^ La cronaca della morte di padre Remo Prandini è raccontata nel volume "Destinazione Bolivia" a cura di G.B. Freddi e S. Ghitti, pubblicato da "Ass. Amici Padre Remo onlus" nel dicembre 2011.
  21. ^ La vita e la morte di don Remo e la stima della popolazione per la sua opera sono descritti nel documentario L'ultima corsa in bicicletta della giornalista Rai Anna Scalfati e del regista Daniele Carminati prodotto da RAI, andato in onda su RAI TRE il giorno 28 marzo 2002: c'è una tomba nella foresta Amazzonica, in quella parte che dalla Bolivia si estende verso il Brasile, sulla quale tutti si fermano a pregare. Una lapide di marmo che i bambini sfiorano con la loro mano e alla quale mandano un bacio. È la tomba di un missionario italiano, Remo Prandini, andato oltre dieci anni fa in Sud America per condividere la povertà e il bisogno di quelle genti. L'ultima corsa in bicicletta è il titolo del documentario realizzato in Bolivia da Anna Scalfati e da Daniele Carminati [5] Archiviato il 3 novembre 2019 in Internet Archive.
  22. ^ Sulla tomba di Padre Remo, tutte le sere si recita il rosario e padri e madri di famiglia vanno a pregare su quella tomba per chiedere consiglio” Testimonianza di Madre M. Nazarena Di Paolo, già Superiora Generale delle Suore Missionarie della Dottrina Cristiana di L'aquila, pubblicata sul giornale della congregazione MDC Informa numero 7-Ottobre 2008 [6] Archiviato il 3 novembre 2019 in Internet Archive.
  23. ^ Gorlani Pietro, L'uomo dei doni in onor di santità, in Corriere della sera, edizione Brescia, 26 Dicembre 2016.
  24. ^ a cura di P.Gasparini e G.B.Freddi, Valtrompia e Bolivia - solidarietà senza confini, Associazione Culturale Valletrompia - Gardone Valtrompia & Associazione Amici di padre Remo Onlus - Gardone Valtrompia, Settembre 2003.
  25. ^ In continuità con l'opera di padre Remo Prandini, la comunità salesiana offre ai ragazzi la possibilità di accedere alla scuola, ospitando chi viene da lontano nel convitto [...] Articolo integrale us Cuore Amico.org [7]
  26. ^ All’ingresso del centro sportivo, una lapide ,con la foto del padre, reca scritto : “La Comunità di Lodrino dedica questo Centro Sportivo alla memoria di Don Remo Prandini Sacerdote Missionario Salesiano vissuto in mezzo ai giovani che ha sacrificato la sua vita per i poveri nella terra di Bolivia – Lodrino 9 X 1999”
  27. ^ a b a cura di Freddi e Gitti (a cura di), Destinazione Bolivia sulle orme di padre Remo Prandini, Associazione amici di padre Remo Gardone VT, Dicembre 2011, p. 55; 86-87.

Bibliografia

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  • Vittorio Chiari, Un gabbiano in bicicletta: don Remo Prandini, collana Figure della Famiglia Salesiana, Rivoli, Elle Di Ci, 1995, ISBN 8801106335.
  • Edmondo Bertussi, Padre Remo Prandini, in Gente Triumplina, 3ª edizione, stampa Settembre 2015
  • Donati Alberto, Un Santo della porta accanto, Cortefranca, Compagnia della stampa Massetti Rodella Editori, Settembre 2022

Voci correlate

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Operazione Mato Grosso

Ugo De Censi

Daniele Badiali

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