Resiutta

comune italiano

Resiutta (Resiute in friulano[5], Na Bili in sloveno) è un comune italiano di 268 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.

Resiutta
comune
(IT) Resiutta
(FUR) Resiute [1]
Resiutta – Stemma
Resiutta – Veduta
Resiutta – Veduta
La sede del municipio
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoFrancesco Nesich (lista civica) dal 16-5-2011 (3º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate46°22′25.38″N 13°13′52.56″E
Altitudine316 m s.l.m.
Superficie20,36 km²
Abitanti268[2] (30-9-2021)
Densità13,16 ab./km²
FrazioniBorgo Cros, Rauni, Povici di Sopra, Povici di Sotto
Comuni confinantiChiusaforte, Moggio Udinese, Resia, Venzone
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33010
Prefisso0433
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030093
Cod. catastaleH244
TargaUD
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona F, 3 014 GG[4]
Nome abitantiresiuttani
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Resiutta
Resiutta
Resiutta – Mappa
Resiutta – Mappa
Posizione del comune di Resiutta nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il comune sorge a 316 m s.l.m. nel punto d'incontro tra la Val Resia (dove scorre l'omonimo torrente Resia) ed il Canal del Ferro, valle montana formata dal fiume Fella.

Fin dall'antichità il centro ha svolto un ruolo importante nei traffici e nell'assistenza ai viaggiatori lungo l'arteria commerciale del Canal del Ferro, come dimostrano i ritrovamenti di oggetti di bronzo, di monete e di iscrizioni che ne evidenziano l'origine romana. Primo segno vitale è tuttavia l'istituzione della Parrocchia di San Martino nel 1199, retta dapprima dai benedettini e poi, dal XIV secolo, dai sacerdoti nominati dall'abate di Moggio da cui dipese. Nel 1822 vi sostò Silvio Pellico mentre veniva condotto al carcere dello Spielberg. Fra il 26 e il 30 ottobre 1917, durante lo sfondamento di Caporetto, ci fu sia in paese che sul Monte Calvario un'aspra battaglia fra le truppe austro-tedesche e le truppe italiane in ritirata che avevano organizzato un'ultima difesa per cercare di arginare l'avanzata nemica.

I reparti del bersaglieri insieme ad altre truppe sbandate in ritirata tentarono una strenua difesa nel paese ma furono sopraffatte dalle truppe nemiche che avevano aggirato il blocco difensivo italiano salendo sul Monte Calvario e prendendo il fianco italiano. Sulla postazione del Monte Stivane, subito a destra di Resiutta, persisteva un'opera non ultimata di trinceramento e batterie fisse ancora oggi visibili. La Brigata Pistoia, che presidiava la zona, fu anch'essa sopraffatta prima dal tiro di mortai e poi da un attacco frontale lasciando sul campo circa ventidue morti.

Altro capitolo non conosciuto della storia locale fu, poco prima della fine della prima guerra mondiale, l'eccidio, riportato in alcuni diari e testimonianze, attuato dalle truppe austriache presumibilmente in zona Povici, di alcuni soldati e civili di cittadinanza austriaca ma di etnia ceca e/o slovacca accusati di tradimento dopo che la Legione Cecoslovacca, facente parte dell'esercito austriaco, era passata in blocco con gli italiani. Tali eccidi ad opera sempre delle truppe austriache in ritirata risultano essere stati perpetuati anche a Plezzo e a Predil (Raibl).

Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.

Simboli

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Lo stemma, riconosciuto con DCG del 10 dicembre 1935[6], è uno scudo troncato: nel primo di rosso, alla corona all'antica d'oro, di sette punte visibili; nel secondo d'oro, al ramo di rose rosse, fogliato di verde. Il gonfalone, concesso con DPR del 26 marzo 1953[6], è un drappo troncato di giallo e di rosso.

Onorificenze

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«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976.»
— 12 dicembre 2002[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Lingue e dialetti

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A Resiutta, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[9].
La lingua friulana che si parla a Resiutta rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[10].

Cultura

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  • Proverbi

Ogni dì e nas la lune, ogni dì si impare une

A San Martin il most al devente vin

A Sant Andree il purcit su pa bree

Infrastrutture e trasporti

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Ferrovie

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Dal 1877 al 1995 Resiutta era attraversata dalla ferrovia Udine-Tarvisio dove era presente la stazione ferroviaria. Fu dismessa nel 1995 a seguito del raddoppio della linea, il tracciato è convertito a pista ciclabile mentre il fabbricato viaggiatori è adibito ad altri usi.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  6. ^ a b Resiutta, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  7. ^ Comune di Resiutta, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it. URL consultato il 12 marzo 2024.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  10. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.

Bibliografia

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  • Anna Zanier, La strada ferrata della Pontebba, con Claudio Canton e Roberto Carollo ed il contribuito di Mauro Bigot, Senaus, Udine, 2006, p. 87 e 88, ISBN 88-901571-5-1.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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