Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore
La Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore (RS ASSM o più semplicemente RSA Rete Sentieristica dell'Abbazia o Rete Sentieristica Abbaziale, in latino Itinera Abbatiae Sancti Salvatoris Maioris) è un complesso di itinerari escursionistici che si sviluppano per oltre 100km nei territori dell'antica abbazia imperiale benedettina di San Salvatore Maggiore situata sull'altopiano del monte Letenano, nell'Alta Sabina, nel territorio reatino, ai margini della regione storica del Cicolano.
Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore (Itinera Abbatiae Sancti Salvatoris Maioris) | ||
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Segnale del Sentiero 01: Valle del Salto - Roccaranieri | ||
Tipo percorso | Sentiero | |
Localizzazione | ||
Stato | Italia | |
Comune | Longone Sabino, Concerviano,Roccasinibalda, Varco Sabino, Petrella Salto | |
Catena montuosa | Monti Carseolani | |
Percorso | ||
Lunghezza | 127 km | |
Altitudine max. | 1230 m s.l.m. | |
Altitudine min. | 450 m s.l.m. | |
Tipo superficie | naturale | |
Dettagli | ||
Difficoltà | E, EE | |
Carta della Rete Sentieristica nei territori dell'abbazia di San Salvatore Maggiore. | ||
https://umap.openstreetmap.fr/it/map/magna-charta-itinerarum-abbatiae-sancti-salvatoris_1111539#11/42.3009/12.9968 | ||
Storia
modificaIl progetto della realizzazione di una rete escursionistica nei territori tra la valle del Salto e la valle del Turano trae ispirazione, a partire dal 2021, dalla presenza in quei luoghi dell'abbazia di San Salvatore Maggiore, complesso monumentale nel territorio del comune di Concerviano.
La riscoperta della ricca storia dell'importante - seppure quasi sconosciuta - abbazia è stata d'impulso per la stesura di un progetto, avviato già durante il periodo della pandemia di Covid-19 con la raccolta dei dati geografici per il database OpenStreetMap, nell'ottica di una valorizzazione dei luoghi che per lungo tempo hanno costituto la Signoria di San Salvatore Maggiore.
I territori della Signoria di San Salvatore Maggiore
modificaL'abbazia, sorta nell'VIII secolo, è stata per oltre dieci secoli a capo dei territori situati nella regione contigua al monastero, nell'Alta Sabina, oltre che di molte dipendenze in Sabina, in Abruzzo, nelle Marche e perfino nella città di Roma.
Il monastero, sotto la protezione imperiale fin dal tempo di Carlo Magno, era nullius diœcesis ovvero non dipendente da alcun vescovo tra quelli delle diocesi confinanti ma soggetto, in materia religiosa, solamente all'autorità del pontefice.
Quest'unità storico-amministrativa, definita solo in seguito, con neologismo storico, la Signoria di San Salvatore Maggiore[1] era costituita da un rilevante numero di castelli ovvero di centri abitati, tutti soggetti all'abbazia, da cui dipendevano per gli aspetti della vita religiosa e quelli della vita civile come l'amministrazione della giustizia, la difesa e la regolamentazione delle risorse del territorio[2].
L'abate ed il capitolo di San Salvatore Maggiore governavano direttamente ventiquattro castelli (di cui sei già diruti nel XVI secolo) ed i loro territori.
Castelli dell'abbazia di San Salvatore Maggiore
modificaLa Signoria di San Salvatore Maggiore, sviluppatasi a partire dall' VIII secolo, vide accrescere i propri territori fino al XIV secolo quando cominciò ad entrare in contrasto con le altre realtà politiche nella zona - dapprima il comune di Rieti e, quindi, le altre signorie territoriali delle famiglie nobili locali - allora in espansione.[3]
I territori abbaziali comprendevano, ancora nel XVII secolo[4], in ordine alfabetico, i castelli di:
- Arx Raneriae - Roccaranieri
- Arx Vittiani - Rocca Vittiana
- Capradoxum - Capradosso
- Castrum Sancti Silvestri - San Silvestro
- Castrum Sancti Martini - San Martino
- Censuaria - Cenciara
- Concervianum - Concerviano
- Longonum - Longone
- Magnilarium - Magnalardo
- Offedium - Offeio
- Podium Vittianum - Poggio Vittiano
- Porcilianum - Fassinoro (già Porcigliano)
- Pratum Iohannis - Pratoianni
- Vaccaricia - Vaccareccia
- Vallis Cupula - Vallecupola
- Varcum - Varco Sabino
Disgregazione della Signoria di San Salvatore Maggiore
modificaA seguito delle conquiste napoleoniche in Italia (1809) e delle successive riforme messe in atto dai governi pontifici all'indomani della restaurazione (1816), l'unità amministrativa costituita dall'abbazia venne meno: il territorio abbaziale fu suddiviso tra alcuni dei centri una volta soggetti all'abbazia o dei centri vicini (il caso di Rocca Sinibalda e Belmonte) a cui venne affidato il ruolo di comuni cui erano affidati gli altri abitati come «appodiati».
Una nuova riforma amministrativa (1853) assegnò i territori dell'abbazia a comuni diversi da quelli creati con la precedente riforma pontificia - costituiti dentro e fuori dei territori già appartenenti all'abbazia - mentre il resto dei castelli divennero loro frazioni. Con l'Unità d'Italia la frammentazione fu completata.
Il cambio di governo non giovò al benessere dei paesi dell'abbazia che cominciarono da allora, più che prima, a conoscere la povertà ed il conseguente degrado. Il futuro cardinale Schuster, che agli inizi del novecento visitò alcuni dei castelli della Signoria di San Salvatore Maggiore - di cui tanto aveva letto nelle fonti documentali cercando negli archivi notizie dell'abbazia di San Salvatore Maggiore per redigerne in un articolo la storia - probabilmente influenzato dalla condizione di abbandono in cui versava allora l'abbazia stessa, non rimase affatto ben impressionato dal triste stato in cui trovò anche i castelli dell'abbazia.[5]
Castelli di San Salvatore Maggiore oggi
modificaOggi i sedici castelli un tempo nel territorio dell'abbazia si trovano, nella Regione Lazio, suddivisi nei territori di cinque diversi comuni all'interno della Provincia di Rieti:
- Longone Sabino: 4 castelli (Longone, Roccaranieri, San Silvestro e Porcigliano (Fassinoro)),
- Concerviano: 4 castelli (Concerviano, Pratoianni, Vaccareccia e Cenciara),
- Rocca Sinibalda: 2 castelli (Magnalardo, Vallecupola),
- Varco Sabino: 3 castelli (Varco, Rocca Vittiana e Poggio Vittiano)
- Petrella Salto: 3 castelli (San Martino, Offeio, Capradosso).
Sentieri dell'abbazia di San Salvatore Maggiore nella storia
modificaI castelli della Signoria di San Salvatore Maggiore erano collegati tra loro da una fitta rete di sentieri che permettevano agli abitanti spostamenti, relazioni[6] e commerci all'interno e all'esterno del territorio abbaziale[7].
Oltre che collegare tra di loro gli abitati dentro e fuori del territorio dell'abbazia, i sentieri avevano una particolare importanza dal momento che garantivano la via d'accesso ai terreni[8], fonte primaria, insieme agli animali che li pascolavano, per il sostentamento degli abitanti: si teneva, perciò, in gran conto la manutenzione delle «strade pubbliche e vicinali»[9] come venivano allora indicati quelli che a noi oggi appaiono come semplici sentieri.
I tragitti erano percorsi tanto dagli abitanti delle contrade abbaziali quanto da coloro che, per i più disparati motivi, si trovavano ad attraversare questo lembo estremo del Ducato Romano prima e dello Stato della Chiesa poi.
Nei lunghi secoli della storia del territorio transitarono per i sentieri abbaziali:
- i monaci che giungevano all'abbazia e ai suoi castelli da Roma, da Rieti e dal resto della penisola[10],
- i messi imperiali e papali che portavano agli abati di San Salvatore Maggiore notizie e ordini degli imperatori e dei pontefici,
- soldati e gruppi di armati (Enrico di Castiglia portatovi prigioniero nel 1268 dopo la disfatta nella battaglia di Tagliacozzo, il capitano Jacopo Piccinino e la sua compagnia nel 1460, ai tempi della guerra angioino-aragonese, così come i messaggeri del duca Federico da Montefeltro che riportò la pace in quelle contrade nel 1461 ed infine, più tardi, truppe di Carlo VIII che vi sostarono nel 1495).
Non stupisce che nelle terre d'abbazia giungessero anche:
- predicatori (il gesuita padre Antonio Baldinucci nel 1716 quindi, nel 1742, fu la volta di padre Leonardo da Porto San Maurizio[11]),
«[Il Padre Leonardo] in tutta la Badia San Salvatore patì molto per le strade così malagevoli, e vi fece del gran profitto spirituale.»
- personaggi della curia pontificia (il cardinale Ranuccio Farnese tra il 1546 ed il 1563, il cardinale Luigi Lambruschini nel 1834, il futuro cardinale Ildefonso Schuster nel 1904),
- giudici, commissari cavalcanti provenienti da Roma e notai provenienti dai castelli dell'abbazia o da altri territori dello Stato Pontificio.[12]
Trattandosi di un territorio di confine non mancarono neanche mercanti, contrabbandieri e briganti a popolare, di tanto in tanto, le strade ed i racconti degli abitanti dell'abbazia.
Il progetto della Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore (RSA SSM)
modificaPerché una rete di sentieri nel territorio di cinque diversi comuni?
modificaRagioni dell'assenza di una rete di sentieri nel passato
modificaIl progetto della Rete Sentieristica dell'Abbazia o Rete Sentieristica Abbaziale (RSA) nasce per sopperire alla mancanza, nel territorio a cavallo tra la valle del Salto e quella del Turano - a differenza che in gran parte dei territori contigui[13] - di una rete di sentieri opportunamente segnalati e mantenuti.
Nonostante la tradizionale presenza, di fatto, dell'antica rete di sentieri abbaziali - parzialmente caduta in disuso con l'avvento dell'automobile e la conseguente realizzazione di nuove vie di comunicazione più moderne e dirette a facilitare i collegamenti tra gli antichi castelli - non si è mai sviluppata infatti, nei decenni passati, una rete sentieristica organica ed adeguatamente segnalata[14].
Le cause della mancata realizzazione finora di una rete sentieristica possono ascriversi, in definitiva, ad una mancata sensibilità, nel passato, degli abitanti dei castelli abbaziali[15]:
- verso il patrimonio dei sentieri che permettevano gli spostamenti a piedi o a cavallo da un borgo all'altro. Con l'avvento dei trasporti privati e la realizzazione di nuove vie di comunicazione - cessata la necessità di dover percorrere a piedi o a cavallo gli antichi sentieri - è venuto meno, infatti, l'impegno - tranne rari casi - a curarne la manutenzione.[16]
- verso il patrimonio storico-culturale dei territori identificabile nell'abbazia di San Salvatore Maggiore e nella sua storia come identità comune di un vasto aggregato di castelli che, per oltre dieci secoli, sono stati parte integrante della Signoria di San Salvatore Maggiore.
La frammentazione del territorio abbaziale tra le varie entità amministrative[17] è stata causa prima, negli scorsi decenni, della mancanza di una regia che guidasse i diversi attori, ovvero le diverse entità comunali sul cui territorio ricadevano i castelli abbaziali ed i loro sentieri, nella realizzazione di un progetto unico, comune e condiviso, di una certa portata di cui potessero beneficiare tutti gli attori.
L'esperienza del Covid-19 e le nuove esigenze di fruizione del territorio
modificaNegli ultimi anni lo sviluppo delle dinamiche della società moderna ha riportato alla ribalta l'importanza di un approccio diverso, più lento, alle relazioni dell'uomo con l'ambiente: l'esperienza della pandemia del Covid-19 ha posto in essere, anche nelle aree più remote del paese, la questione di permettere agli abitanti di poter usufruire in maniera più diretta del contatto con la natura che li circonda.
Nel caso dei territori abbaziali ci si è resi finalmente conto che un patrimonio inestimabile di cammini attraverso paesaggi ancora incontaminati, carichi del fascino e della suggestione della storia dell'abbazia di San Salvatore Maggiore, intatti nella natura, preservati dalla loro posizione nelle aree interne della provincia di Rieti, aspettava solo di essere reso disponibile agli abitanti dei borghi nel territorio dell'abbazia e a quanti - escursionisti o semplici turisti - si trovassero a visitare questi luoghi.
Territori coinvolti nel progetto
modificaI territori coinvolti nel progetto sono quelli che hanno fatto parte, per secoli, dei domini dell'abbazia di San Salvatore Maggiore. Bisogna tener conto del fatto che, durante la sua lunga storia, il territorio dell'abbazia andò incontro ad espansioni e riduzioni della sua estensione.
Ci si è riferiti perciò - per delineare un'entità geografica a cui fare riferimento nel progetto della rete sentieristica - ad documento papale del 1191 in cui papa Celestino III prese l'abbazia di San Salvatore Maggiore sotto la sua protezione, ricordandone i confini che, come si legge nel documento, comprendevano il territorio: «[...] tra il Salto e il Turano [...] dal ruscello di Paganico [...] fino al Ponte di Rieti»[18], lasciando intendere che, nel 1191, tutto il territorio tra i fiumi Salto e Turano, dal fosso di Paganico fino al ponte romano sul fiume Velino presso la chiesa di San Michele Arcangelo a Rieti, fosse nella proprietà dell'abbazia di San Salvatore Maggiore.
Questa porzioni di territorio comprendeva, allora come oggi, i castelli di: Cenciara, Porcigliano (Fassinoro), Roccaranieri, San Silvestro, Magnalardo, Vaccareccia, Concerviano, Pratoianni, Longone Sabino, Vallecupola, Rocca Vittiana, Poggio Vittiano e Varco Sabino.
Tra il 1282 ed il 1308 l'abbazia perse, a vantaggio della città di Rieti, la porzione nord del suo territorio tra Porcigliano ed il Borgo di Rieti, guadagnando però, tra il 1191 ed 1308[19] dei territori ad ovest del Salto:
- i castelli di San Martino ed Offeio che rimarranno nel novero dei castelli abbaziali fino al XIX secolo,
- il castello di Capradosso - tra il XIV ed il XVI secolo - entrato nell'elenco dei castelli abbaziali a partire dal 1382 e ricordato - insieme agli altri castelli già citati - sul portale della chiesa abbaziale del 1506[20].
Il territorio rappresentato in mappa è quindi quello della signoria abbaziale tra il XIV ed XVI secolo cui si aggiungono i possedimenti dell'abbazia nel XII secolo - tra Porcigliano ed il borgo di Rieti - territori sottratti all'abbazia dal comune di Rieti nel XIII secolo e mai più restituiti all'abbazia nonostante le richieste - fatte nel tempo dagli abati di San Salvatore Maggiore ai pontefici - di ripristinare l'integrità dei possessi abbaziali.
Lo scopo del progetto
modificaIl progetto della Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore o, più brevemente Rete Sentieristica Abbaziale (in acronimo RSA[21]) si prefigge l'obiettivo di:
- ripristinare i sentieri che permettevano un tempo agli abitanti dei castelli di spostarsi all'interno del territorio dell'abbazia da un paese all'altro e di raggiungere, da ogni paese, l'abbazia ed i paesi circostanti in una fitta rete di collegamenti.
- offrire agli abitanti dei castelli - in qualsiasi amministrazione tra quelle del territorio abbaziale - la percezione di un'identità condivisa, lunga oltre dieci secoli, fatta di storia - reale e documentata benché oggigiorno generalmente dimenticata o addirittura sconosciuta - di tradizioni, di consuetudini, di usi e costumi, comuni a tutti gli abitanti dei castelli abbaziali.
La modalità di realizzazione: il coinvolgimento della popolazione locale
modificaAffinché il progetto non sia una operazione avulsa dal contesto territoriale e sociale a cui si rivolge ovvero l'ennesimo cammino - magari ottimamente disegnato sulla carta da professionisti del settore per impulso, anche meritorio, di una amministrazione pubblica - del quale, però, dopo l'apposizione della segnaletica, nessuno cura più la manutenzione[28], si raccomanda la partecipazione:
- della popolazione locale.
- di volontari, entusiasti o semplici appassionati, dell'escursionismo e delle passeggiate all'aperto, proveniente da altre parti della provincia se non addirittura della regione, legati in qualche modo ai territori abbaziali per i più disparati motivi (affetti familiari, origine familiare nei territori, fattori sentimentali di vicinanza ai luoghi o alle persone sul territorio etc.).
- di associazioni di volontariato che vogliano indirizzare i loro associati al sostegno del progetto.
Si ribadisce che il progetto è operato su base volontaria dagli abitanti dei paesi raggiunti dei sentieri che si prendono cura dei sentieri nel loro territorio insieme ai volontari dei paesi vicini.
Uniti dallo stesso progetto sotto una regia condivisa e uno scopo chiaro, univoco, i volontari si adoperano per:
- la realizzazione di una rete di sentieri con una segnalazione omogenea, patrimonio comune con il fine di un uso continuato nel tempo.
- una manutenzione costante per permettere l'uso della rete di sentieri durante tutte le stagioni dell'anno.
Il ruolo delle istituzioni
modificaOltre al ruolo attivo della cittadinanza, per la riuscita del progetto, è auspicabile un interessamento delle amministrazioni comunali - sotto il cui territorio i castelli ed i loro sentieri si trovano - e la loro cooperazione reciproca e con i volontari e le associazioni di volontariato.
La natura del livello dell'interessamento o dell'aiuto, a livello economico o puramente organizzativo, che le amministrazioni vorranno prestare al progetto è lasciato alla volontà di ognuna delle amministrazioni.
La mediazione delle amministrazioni sarà di certo molto importante nel sensibilizzare gli abitanti dei castelli verso l'importanza della valorizzazione dei propri territori in generale e del progetto in particolare con lo scopo di indirizzare l'aiuto e l'assistenza delle varie comunità, ad ogni livello, ai volontari del progetto.
Il progetto nasce dalla volontà partecipativa degli abitanti dei territori: un'interessamento delle istituzioni che si offrano di calare un progetto alternativo dall'alto rischierebbe di compromettere la percezione di un progetto degli abitanti per gli abitanti. Certo un'aiuto delle istituzioni nelle fasi più onerose del progetto (ripristino dei sentieri e loro segnalazione, in particolare la fornitura del materiale per i supporti della segnaletica - pali e tavole) sarebbe un vantaggio innegabile allo sviluppo del progetto.
All'iniziativa delle amministrazioni è lasciato il compito - certo più oneroso e continuo nel tempo - della cura dei castelli e dei luoghi di interesse nei loro territori verso cui il progetto si prefigge di riportare l'attenzione degli escursionisti e di quanti, grazie anche alla rete sentieristica, dovessero trovarsi a visitare tali luoghi.
Il ruolo delle amministrazioni comunali sarà centrale poi nella fase di promozione del progetto quando la rete sentieristica avrà, gradualmente, raggiunto un certo sviluppo.
Le fasi del progetto
modificaNelle intenzioni del progetto la realizzazione della rete sentieristica si articola in quattro fasi:
- mappatura dei sentieri.
- ripristino della percorribilità dei sentieri.
- segnalazione della rete sentieristica in maniera omogenea.
- promozione della rete sentieristica e dell'identità storico-culturale dei territori abbaziali:
- presso la popolazione dei castelli abbaziali.
- all'esterno dei territori abbaziali.
1. Mappatura dei sentieri
modificaRuolo di OpenStreetMap
modificaIl lavoro di reperimento e contribuzione dei dati geografici del luoghi afferenti ai territori abbaziali è già iniziato a partire dal 2020: molti dei sentieri all'interno nel territorio abbaziale sono già presenti, insieme a molti altri dettagli geografici del territorio, sui dati delle mappe del progetto collaborativo OpenStreetMap (al sito openstreetmap.org), per brevità OSM, collezionati dall'azione di volontari che si sono avvalsi, nella raccolta delle informazioni, di dati provenienti da:
- conoscenza diretta dei luoghi.
- immagini satellitari (Bing Satellite sul sito di Bing maps[29]).
- ortofoto (dal Geoportale Nazionale sul sito del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica).
- cartografia catastale (dai dati del Geoportale Cartografico Catastale sul sito dell'Agenzia delle Entrate).
- carte regionali (CTRN - Carta Tecnica Regionale del Lazio[30]sul sito del Geoportale della Regione Lazio).
Cartografia storica
modificaNella sviluppo del progetto della rete sentieristica, trattandosi - in parte - di ricostruire informazioni sul passato, sono valsi anche i dati provenienti dalla cartografia storica. In particolare:
- Tavola della provincia di Sabina di Giulio Cesare Cigni del 1743[31].
- Tavola La Sabina da Lo Stato Pontificio diviso per Provincie di Bernardino Olivieri del 1802[32].
- Tavola no.63 della Carte générale du Théâtre de la Guerre en Italie[33] di Louis Albert Guislain Bacler d'Albe del 1802[34].
- Tavola no.3 (foglio Rieti-L'Aquila)[35] dell'Atlante Rizzi Zannoni del Regno di Napoli (1788-1808)[36], edizione del 1808[37][38]e del 1820[39][40].
- Carta Corografico dimostrativa della Sabina antica e moderna di Ludovico Prosseda del 1827[41].
- Catasto Gregoriano dello Stato Pontificio di Gaetano Spinetti (1834):
- foglio relativo al territorio di Roccaranieri[42].
- Foglio 3 dalla Carta corografica dello Stato Pontificio: indicante le Dogane, i Posti armati dalla Truppa di Finanza , le strade doganali, la fascia bimiliare di divieto e le Dogane estere che corrispondono alle Pontificie di Gaetano Spinetti del 1838[43].
- Carta della Delegazione di Rieti dall'Atlante Geografico dell'Italia - Stato Pontificio dell'editore Vallardi del 1840[44].
- Carta del Circondario di Rieti dall'Atlante Geografico del Regno d'Italia - Provincia dell'Umbria dell'editore Vallardi del 1860[45].
- Foglio no.2[46] della Nuova Carta topografica della Compagna di Roma antica e moderna dall'Atlante Geografico dell'Italia dell'editore Vallardi del 1870.
- Cartografia dell'Impero Austro-Ungarico[47]:
- Mappa del Regno delle Due Sicilie (1821-1826)[48].
- Mappa dello Stato Pontificio e del Granducato di Toscana (1841-1843)[49].
- Mappa delle province meridionali del Regno d'Italia (1862-1876)[50].
- Mappa composita dell'Europa nel XIX secolo[51][52].
- Cartografia dell'Istituto Geografico Militare:
- tavole della Carta Topografica dell’Italia alla scala 1:50.000 nelle edizioni del 1876-93[53] con curve di livello a 10m[54]:
- foglio 138 - Rieti (ed.1893) - porzione Nord del territorio della RSA.
- foglio 139 - Antrodoco (ed.1884) - porzione Est del centro del territorio della RSA.
- foglio 144 - Fara in Sabina (ed.1879) - porzione Ovest del centro del territorio della RSA.
- foglio 145 - Fiamignano (ed.1883) - porzione Sud del territorio della RSA.
- Cartografia di base IGM alla scala 1:25.000 - Regioni zona WGS84-UTM33[55][56]del 1954.
- tavole della Carta Topografica dell’Italia alla scala 1:50.000 nelle edizioni del 1876-93[53] con curve di livello a 10m[54]:
- Carta della Piana di Rieti e Sabina Nord del Touring Club Italiano dell'editore Vallardi del 1924.
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Maggi (1617)
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Rizzi Zannoni (1808)
-
Prosseda (1827)
-
Spinetti (1834)
-
Manzoni (1840)
-
Manzoni (1860)
-
Vallardi (1870)
-
Maggi (1617)
-
Maggi (1617)
-
Bufalini (1686)
-
Cigni (1743)
-
Olivieri (1802)
-
Bacler d'Albe (1802)
-
Rizzi Zannoni (1808)
-
Prosseda (1827)
-
Spinetti (1838)
-
Vallardi (1840)
-
Vallardi (1870)
Dati OpenStreetMaps su altri portali cartografici
modificaI dati delle mappe di OSM sono consultabili - gratuitamente - non solo sul sito di OpenStreetMap ma su tutti i portali cartografici che attingono ai dati geografici open source di OpenStreetMap. Alcuni tra i più noti (già centrati sui territori della RSA):
Ogni portale cartografico riporta, dei dati immessi dai volontari, i dettagli che ritiene più utili per la propria platea di utenti usando una veste grafica (rendering) diversa per ciascun tipo di esigenza a cui si rivolge (escursionisti, ciclisti, amanti del geocaching, etc.).
Ruolo degli smartphones e delle applicazioni per l'escursionismo
modificaCosì come i portali cartografici sono molte le applicazioni per l'escursionismo e lo sport all'aperto - libere o a pagamento - sui sistemi operativi Android o iOS che equipaggiano gli smartphones. Alcune tra le molte:
Anche queste applicazioni si avvalgono in larga parte dei dati offerti da OpenStreetMap per i loro servizi; ciascuna applicazione fornisce l'accesso al rendering delle mappe di uno o più portali tra quelli che usano i dati di OSM per le loro elaborazioni.
Tramite lo smartphone ed il sensore GPS al suo interno - che permette la geolocalizzazione del dispositivo - con una delle applicazioni che fanno uso dei dati di OSM, gli escursionisti hanno a disposizione - in maniera libera e gratuita - mappe digitali con le quali esplorare il territorio potendo contare, in ogni momento, sull'identificazione della loro posizione con un ragionevole grado di incertezza.
Servizi di route planning
modificaLa digitalizzazione dei dati geografici seguita alla mappatura dei sentieri e il successivo contributo dei dati su OpenStreetMap effettuato negli anni passati, rende possibile - per gli escursionisti della RSA - programmare il loro itinerario all'interno della Rete Sentieristica Abbaziale servendosi dei portali di configurazione di percorso (route planning) come:
- openrouteservice.org
- brouter.de
Tramite questi portali è possibile ottenere per il percorso configurato:
- una stima piuttosto precisa della distanza da percorrere.
- una planimetria.
- un'altimetria.
- una descrizione del fondo stradale da affrontare (se riportato nei dati immessi dai volontari su OpenStreetMap).
- una traccia in formato gpx da scaricare sui propri dispositivi[57].
Alcune delle applicazioni per l'escursionismo su smartphone (es. OSMand) hanno al loro interno un algoritmo di route planning che offre lo stesso servizio dei portali prima ricordati.
Articoli Wikipedia georeferenziati
modificaAlcuni degli articoli presenti sull'enciclopedia Wikipedia sono georeferenziati permettendo ai portali cartografici - così come alle applicazioni per escursionismo su smartphone - di segnalare sulle mappe la presenza o meno, nel territorio che si sta esplorando, di luoghi o attrazioni per cui siano presenti articoli dell'enciclopedia[58].
Sui portali cartografici presentano gli articoli Wikipedia:
Tra le applicazioni:
Magna Charta itinerarum abbatiae Sancti Salvatoris Maioris apud Reate
modificaLa visione del progetto della Rete Sentieritica Abbaziale (RSA), centrato sul recupero e la valorizzazione dei sentieri che permettevano il collegamento tra i castelli dell'abbazia, è riassunta dalla Magna Charta itinerarum Abbatiae Sancti Salvatoris Maioris apud Reate (in breve Magna Charta Abbatiae).
La Magna Charta è una mappa multilayer - composta da informazioni su diversi aspetti del territorio organizzati su diversi layers (cioè strati ovvero fogli di informazioni) - ospitata da uMap, servizio di visualizzazione ed editing da dati GIS basato su codice opensource.
Nel dettaglio tra i vari layers (attivabili/disattivabili a piacere[61]) sulla mappa, sono presenti:
- layers per il pubblico:
- Castelli dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore.
- Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore.
- Territorio dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore.
- Attrazioni e luoghi d'interesse.
- Punti panoramici.
- layers di servizio per i volontari e le amministrazioni:
- Segnaletica.
- Comuni Regione Lazio.
La mappa può essere consultata online tramite i browsers di computers o smartphones e offre la possibilità di reperire informazioni sugli elementi di ogni layer per cui sono state rese disponibili informazioni (immagini, testo, o link a siti web o articoli di Wikipedia).
In particolare tra i layers per il pubblico il layer «Castelli dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore», su cui è evidenziata l'ubicazione dei castelli, permette di cliccare su ognuno dei castelli per vederne una foto che lo identifica e trovare il link alla pagina Wikipedia (qualora presente[62]) che ne descrive le particolarità. Sul medesimo layer è presentata la posizione dell'abbazia di San Salvatore Maggiore in relazione ai suoi castelli. Stessa cosa per il layer «Attrazioni e Luoghi d' interesse» e quello «Punti panoramici». Il layer «Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore» relativo ai sentieri permette di visualizzare, per ogni sentiero, informazioni circa il suo stato di percorribilità e il suo ruolo all'interno del progetto.
I due layers di servizio («Segnaletica» e «Comuni Regione Lazio»), insieme al layer per il pubblico «Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore», offrono ai volontari del progetto e alle amministrazioni informazioni utili allo sviluppo del progetto ovvero alla successive fasi del progetto dopo la sua realizzazione sulla mappa: ripristino e segnalazione dei sentieri.
2. Ripristino dei sentieri
modificaLa maggior parte del patrimonio sentieristico è già fruibile, ovvero molti dei sentieri mappati sono di fatto già transitabili, grazie alla manutenzione prestata negli anni passati da privati e pubbliche amministrazioni.
Restano ancora molti tratti che, sebbene mappati, non sono percorribili per i più svariati motivi.
Due tra le più frequenti cause della non percorribilità o dell'interruzione di un sentiero sono:
- la cessata manutenzione a causa della marginalità assunta da alcuni sentieri in seguito all'abbandono delle campagne.
- un taglio del bosco nella zona di passaggio di un sentiero e la conseguente, non inevitabile ma frequente, rinascita incontrollata della vegetazione - specie dei rovi comuni - che spesso preclude, per molti anni, la possibilità di passaggio di alcuni tratti, più o meno lunghi, di un sentiero[63].
Il principale sforzo che si richiede al lavoro dei volontari è quello di rendere di nuovo percorribili i sentieri presenti sulla mappa Magna Charta Abbatiae, cuore del progetto della Rete Sentieristica Abbaziale.
3. Segnalazione dei sentieri
modificaLa segnaletica dei sentieri della RSA
modificaNelle intenzioni del progetto, fin da principio, la segnaletica della Rete Sentieristica Abbaziale è realizzata avendo in mente il layout - e in parte gli standard - della segnaletica CAI[64]con l'intenzione di ottimizzare il rapporto tra economicità e durata nella produzione e nella manutenzione dei segnali e dei loro supporti. In particolare segnali (tavolette), supporti (pali) e schede informative da apporre sui segnali (fogli stampati e laminati) possono essere prodotti dai volontari seguendo gli esempi riportati a modo di linee guida[65].
Per quanto riguarda:
- supporti e segnali - si raccomanda l'uso di materiali locale:
- legno di castagno per i pali di supporto (ove siano necessari pali di supporto) della misura prevista dallo standard della segnaletica CAI.[66]
- legno di castagno per le tavole che costituiscono i segnali (in particolare le tavole dei segnali posso essere costituiti dallo scarto della lavorazione dei tronchi di castagno, fornite in economia dalle industrie del legname presenti nell'area), sagomate secondo gli standard della segnaletica CAI, colorate di rosso ad ambo le estremità (sempre per compatibilità con la rete CAI), su entrambi i lati (per permettere la massima flessibilità nell'uso ovvero nella scelta del verso e della direzione da prediligere nell'apposizione dei segnali a seconda delle situazioni).
- scheda informativa di ogni segnale da apporre sui segnali (tavolette) - si raccomanda l'uso di carta semplice stampata tramite stampante laser[67], laminata e affissa sui segnali (tavolette) tramite normali puntine da disegno[68]:
- al centro del segnale: scheda informativa del sentiero (destinazioni, distanze e tempi di percorrenza[69] - due/tre righe a seconda delle necessità).
- a sinistra del segnale (sopra la parte in rosso): numero d'ordine del sentiero secondo il progetto RSA con il logo della RSA.
Completata l'apposizione della segnaletica verticale (supporti e segnali completi di schede informative), si prevede in una seconda fase l'apposizione della segnaletica orizzontale ovvero di segnavia rosso-bianco-rosso con la scritta SSM (San Salvatore Maggiore o, in latino, Sancti Salvatoris Maioris) nella parte bianca.
Ruolo della Magna Charta nella fase di segnalazione dei sentieri
modificaNel layer «Segnaletica» della Magna Charta Abbatiae sono resi disponibili ai volontari, per ogni sentiero, le informazioni circa l'ubicazione della segnaletica ed il loro stato all'interno del progetto (in verde quella già in loco, in nero quella da apporre).
Ogni segnale sulla mappa segue la denominazione "Sentiero X.Y" (ove X è il numero d'ordine del sentiero e Y il numero d'ordine dei segnali lungo quel sentiero - numeri a crescere da 1 in avanti, dalla partenza del sentiero all'arrivo dello stesso, secondo la denominazione del sentiero sulla tabella ufficiale della RSA o sulla Magna Charta Abbatiae).
I segnali si trovano, in genere, alla partenza e all'arrivo del percorso, in ognuno dei castelli abbaziali, per segnalare la presenza dei sentieri agli abitanti e agli escursionisti e, lungo il percorso, in coincidenza delle biforcazioni, rivolti e opportunamente compilati per entrambi i sensi di percorrenza (in linea prioritaria nel senso di percorrenza indicato dal nome del sentiero[70]).
Con l'ausilio della mappa chiunque, ovvero i volontari del progetto, possono procedere autonomamente a produrre ed apporre la segnaletica (presa visione delle relative istruzioni per dimensioni dei supporti e layout delle schede informative da stampare su carta, plastificare e apporre sui relativi supporti).
Vale quanto detto in precedenza: un'aiuto delle istituzioni nelle fasi più onerose del progetto (ripristino dei sentieri e loro segnalazione, in particolare la fornitura del materiale per i supporti - pali e tavole) sarebbe un vantaggio innegabile allo sviluppo del progetto che comunque, può procedere comunque, seppure in maniera più lenta.
Ruolo del portale per escursionismo waymarkedtrails.org
modificaUna volta ripristinati e segnalati i sentieri, oltre che poter essere descritti con lo stato di "percorribili" sulla Magna Charta del progetto della RSA, potranno essere caricati sul portale online, libero e da tutti consultabile, riservato ai sentieri per escursionisti hiking.waymarkedtrails.org[71].
Il portale waymarkedtrails.org rende disponibile, con l'apposito layer "hiking", la rete dei sentieri d'escursionismo che offrono agli appassionati di tutto il mondo una certa garanzia che uno qualsiasi dei sentieri ivi riportato appartenga ad una organizzazione che ne cura e ne assicura la manutenzione.
Agli escursionisti di tutto il mondo il portale offre, oltre alla planimetria del percorso - presente anche sulla Magna Charta Abbatiae - altre informazioni inerenti l'altimetria del sentiero e la possibilità, per chi sia interessato, di scaricare la traccia del sentiero in formato gpx o kml da usare offline sui propri dispositivi personali[57].
Il portale waymarkedtrails.org distribuisce poi i dati sulla planimetria di ogni percorso tra quelli caricati al suo interno agli altri portali cartografici (es. mapy.cz) e alle applicazioni per escursionismo (es. OSMand) che presentano la possibilità di aggiungere questi percorsi (segnalati e mantenuti) tra le informazioni offerte ai propri utenti.
A partire dal 2016 un accordo tra Wikimedia Italia ed il Club Alpino Italiano prevedeva l'inserimento delle «informazioni geografiche relative ai percorsi escursionistici, ai rifugi e ai bivacchi all’interno del database OpenStreetMap, rendendole così consultabili da tutti in forma libera»[72].
A seguito dell'accordo, i dati di molti dei sentieri presenti sul portale hiking.waymarkedtrails.org, quelli curati e mantenuti in Italia dal Club Alpino Italiano (CAI), sono stati recentemente resi disponibili online sul portale dal Catasto Sentieri del CAI o Catasto della Rete Escursionistica Italiana (REI) apposito servizio creato dal Club Alpino Italiano per mantenere un catasto online dei propri sentieri[73].
In un futuro sviluppo della RSA è possibile prevedere la collaborazione nel progetto del CAI, qualora quest'ultimo si mostri interessato al progetto, e - dopo l'adeguamento della segnaletica della RSA a tutti i canoni del CAI - un'acquisizione dei sentieri della RSA sul Catasto Sentieri dei CAI.
4. Promozione della Rete Sentieristica d'Abbazia
modificaUna volta che la Rete Sentieristica Abbaziale assuma davvero - nella realtà e non solo sulla carta - una consistenza tale da permettere le escursioni degli abitanti dei territori abbaziali da un castello all'altro, può essere posta in essere l'ultima fase del progetto, quella relativa alla promozione del lavoro svolto quando la rete di sentieri sarà ormai pronta per permettere agli abitanti e agli escursionisti di fruire della natura del territorio e della sua conoscenza tramite le informazioni rese disponibili sulla Magna Charta Abbatiae.
Anche in quest'ultima fase, come nella precedenti di ripristino e segnalazione dei sentieri, sarebbe auspicabile, probabilmente imprescindibile, l'appoggio delle istituzioni e delle amministrazioni comunali: nelle intenzioni del progetto sarebbe, infatti, previsto, sempre con l'aiuto di volontari, l'organizzazione di un ciclo di incontri da tenersi in alcuni dei castelli dell'abbazia[74] per presentare al pubblico e agli abitanti dei comuni attraversati dai sentieri il frutto dello sforzo dei volontari del progetto.
Nelle stesse occasioni sarebbe altresì auspicabile il coinvolgimento di storici e studiosi, personalità dotate della necessaria competenza, che possano offrire al pubblico una panoramica della storia dell'abbazia di San Salvatore Maggiore e della sua importanza.
Dal momento che al centro del progetto è l'abbazia di San Salvatore Maggiore e la sua storia - al termine del ripristino dei tracciati e della loro segnalazione - sarebbe, poi, di grande importanza poter eleggere come sede per un incontro finale, per la presentazione definitiva del progetto, proprio l'abbazia di San Salvatore, proprietà del comune di Concerviano.
Il presente (2024)
modificaIl primo passo del progetto RSA: il Sentiero 01: Valle del Salto-Roccaranieri
modificaIl progetto della Rete di Sentieri dell'abbazia di San Salvatore Maggiore (RSA) ha preso effettiva consistenza a partire dall'estate 2022 e soprattutto nell'estate del 2023, con il ripristino del «Sentiero 01: Valle del Salto - Roccaranieri», uno degli antichi sentieri che facevano parte della rete di sentieri abbaziali e che permetteva la comunicazione del castello di Roccaranieri - e dei territori abbaziali in generale - con i paesi di Ville Grotti e Grotti di Cittaducale nel territorio del Regno di Sicilia prima - sotto la dinastia degli Altavilla e degli Svevi - del Regno di Napoli sotto gli Angioini e gli Aragonesi, degli Stati Farnesiani d'Abruzzo, del Regno di Napoli in epoca napoleonica e poi del Regno delle Due Sicilie.
Il tragitto offriva una veloce via di accesso alla valle del Salto e da questa alla città di Rieti verso nord o agli abitati del Cicolano verso sud, all'attigua Piana di San Vittorino nella valle del Velino ad est, transitando per Ville Grotti e guadagnando la sommità del monte su cui sorge Calcariola, prima di riscendere verso Cittaducale.
Il sentiero è stato segnalato nell'inverno tra il 2022 ed il 2023 ed è percorribile e segnalato dal gennaio 2023. Da settembre 2024 è disponibile sul portale hiking.waymarkedtrail.org.
Si presenta agli escursionisti con particolarità che ne rendono piacevole il transito: quasi completamente nel bosco, con la presenza lungo il tragitto di cordonate in pietra che, dalla valle del Salto, facilitano l'ascesa a mo' di gradini. Sono presenti in alcuni tratti elementi di selciato posti in essere nei secoli passati così come si ravvisano muretti a secco a monte e a valle del sentiero, testimonianza dell'operosità degli abitanti che per secoli ne hanno curato la manutenzione.
Lungo il sentiero, oltre alla quiete e alla qualità del bosco è possibile godere:
- del passaggio sul Ponte della Mola,
- della vista delle cascate del Torrente della Mola,
- del suono delle acque del gelido torrente nei pressi del Ponte della Mola
- della fonte antica del paese di Roccaranieri
prima di arrivare nell'antico borgo e visitarne i vicoli fino al punto panoramico - dall'alto della rupe sulla valle del Salto - che si affaccia sul castello normanno di Calcariola dirimpetto[75].
Il futuro del progetto (2025-2027)
modificaRoadmap per il ripristino e la segnalazione dei sentieri
modificaPer i restanti 31 sentieri da attrezzare per la RSA - oltre al Sentiero 01: Valle del Salto - Roccaranieri, già in uso, si prevede:
- Ripristino dei sentieri e loro segnalazione secondo la priorità:
- ai sentieri già percorribili con l'apposizione della segnaletica autoprodotta da parte di volontari per promuovere tra gli abitanti ed i visitatori la curiosità verso il progetto:
- Sentiero 03: San Silvestro - Vaccareccia.
- Sentiero 05: Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore Maggiore.
- Sentiero 08: San Martino - Capradosso.
- Sentiero 09: San Martino - Offeio.
- Sentiero 14: Rocca Vittiana - Poggio Vittiano.
- Sentiero 15: Abbazia di San Salvatore Maggiore - Longone Sabino.
- Sentiero 16: Longone Sabino - Vallecupola.
- Sentiero 21: Porcigliano - Cenciara.
- Sentiero 24: Cenciara - Valle del Salto
- Sentiero 26: Longone Sabino - Roccabinibalda
- Sentiero 27: Varco Sabino - Mirandella
- Sentiero 28: Vallecupola - Guaita (Madonna di Pagaret)
- Sentiero 29: Vallecupola - Lutta
- Sentiero 30: Porcignano - Santuario della Madonna dei Cignali.
- Sentiero 31: Magnalardo - San Silvestro.
- Sentiero 32: Magnalardo - Vaccareccia.
- Sentiero 06: Abbazia di San Salvatore Maggiore - Pratoianni
- ai sentieri non percorribili (o parzialmente percorribili) con il ripristino del transito e l'apposizione della segnaletica:
- Sentiero 20: Roccaranieri - Porcigliano
- Sentiero 02: Roccaranieri - San Silvestro.
- Sentiero 22: Roccaranieri - Cenciara
- Sentiero 04: Roccaranieri - Bivio Concerviano (Ponte San Martino)
- Sentiero 25: Casette - Cenciara
- Sentiero 23: Porcigliano - Magnalardo
- Sentiero 05: Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore Maggiore
- Sentiero 19: Vaccareccia - Pratoianni
- Sentiero 18: Concerviano - Pratoianni
- Sentiero 10: Offeio - Rocca Vittiana
- Sentiero 17: Bivio Concerviano - Concerviano
- Sentiero 08: San Martino - Capradosso
- Sentiero 13: Varco Sabino - Poggio Vittiano
- Sentiero 16: Longone Sabino - Vallecupola
- ai sentieri già percorribili con l'apposizione della segnaletica autoprodotta da parte di volontari per promuovere tra gli abitanti ed i visitatori la curiosità verso il progetto:
Sviluppi futuri: segnaletica e attrazioni
modifica- Dialogo e auspicabile coinvolgimento del Club Alpino Italiano per l'integrazione della rete sentieristica RSA nella REI curata dal Club Alpino Italiano.
- Apposita segnaletica di lunga durata: una volta che il progetto si sia dimostrato come uno sforzo apprezzato dagli abitanti e dai visitatori dei territori abbaziali - allorché sia chiaro che almeno una buona parte dei sentieri sono sottoposti ad una sufficiente manutenzione - si potrà allora pensare a sostituire la segnaletica autoprodotta[76] per reperire fondi per l'apposizione di una apposita segnaletica di lunga durata (supporti in legno lavorato/metallo, tabelle in materiale non marcescibile[77]).
- Aggiunta di ulteriori luoghi di interesse e punti panoramici sulla Magna Charta Abbatiae con la partecipazione dei volontari alla stesura di nuove pagine Wikipedia per la documentazione dei nuovi luoghi d'interesse nel territorio abbaziale.
- Realizzazione di una segnaletica relativa ai luoghi di interesse nel territorio abbaziale che prenda spunto dagli articoli Wikipedia relativi agli stessi luoghi per coinvolgere i più anziani.
- Coinvolgimento dei paesi e delle amministrazioni dei comuni confinanti per l'ampliamento della rete di sentieri e la connessione della Rete Sentieristica Abbaziale con il resto della rete sentieristica della provincia di Rieti[78].
- Sistemazione di installazioni che aiutino la promozione della rete sentieristica e del paesaggio sul territorio dell'abbazia. A tal proposito le Grandi Panchine del designer Chris Bangle, parte del progetto Big Bench Community Project[79] - da collocare in uno o due dei punti panoramici[80] del territorio[81] - costituirebbero di certo una attrazione.
- Organizzazione di un circuito di gare di corsa in montagna sui sentieri dell'abbazia[82].
Sentieri
modificaLa rete sentieristica è costituita, nel progetto, da 32 sentieri di diversa lunghezza e difficoltà, segnalati con segnali e segnavia rosso-bianco-rosso con la scritta SSM (San Salvatore Maggiore o, in latino, Sancti Salvatoris Maioris) nella parte bianca.
La rete sentieristica è percorribile interamente a piedi e, per lunghi tratti, a cavallo e in mountain bike; i sentieri possono essere percorsi per spostarsi da un paese all'altro dando modo agli escursionisti di visitare i paesi e le attrazioni del territorio senza transitare a piedi per strade trafficate.
L'abbazia di San Salvatore Maggiore, fulcro del progetto e della storia del territorio, è posta al centro della rete di castelli e sentieri.
In alcuni dei sentieri, quelli provvisti di resti di selciato o cordonate in pietra (Sentiero 01: Valle del Salto - Roccaranieri, Sentiero 24: Cenciara - Valle del Salto), è intenzione del progetto, con l'accordo delle amministrazioni locali, interdire il transito ai veicoli a motore - specie alle moto da cross - per preservare la pavimentazione ancora in essere.
Tavola dei Sentieri della Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore
modifica# | Percorso | km | Stato (2024) |
Note | |
---|---|---|---|---|---|
1 | Valle del Salto - Roccaranieri | 3,2 | percorribile *** | Cordonate in pietra, basolato, muretti a secco, Ponte della Mola, Fonte di Roccaranieri.[83][84][85] | |
2 | Roccaranieri - San Silvestro | 7 | parziamente percorribile | Guado del Fosso della Fonte dei Colli, possibile passaggio per la Chiesa di San Giovanni ed il Ponte di San Giovanni | |
3 | San Silvestro - Vaccareccia | 4,3 | percorribile ** | Passaggio per la Fonte di San Silvestro, guado e vista del Fosso del Canalone, passaggio per Fonte Sponga, arrivo alla Fonte di Vaccareccia. | |
4 | Roccaranieri - Bivio Concerviano (Ponte San Martino) | 3,2 | percorribile * | Interrotto nella versione più breve e antica da rovi a seguito del taglio del bosco. Per la maggior parte carreggiabile, presenti cartelli di una ciclabile della Riserva del Navegna | |
5 | Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore Maggiore | 1,3 | parzialmente percorribile | Passa per l'antica mola di Vaccareccia | |
6 | Abbazia di San Salvatore Maggiore - Pratoianni | 2,1 | parzialmente percorribile | Nella cartografia IGM e catastale | |
7 | Bivio Concerviano - San Martino | 1,3 | ? | Attraversa sulla SS578 il Salto tramite il Ponte San Martino | |
8 | San Martino - Capradosso | 2,7 | percorribile *[86] | Nella sentieristica IGM e catastale | |
9 | San Martino - Offeio | 4,8 | ? | Nel bosco | |
10 | Offeio - Rocca Vittiana | 5,2 | ? | Nel bosco, transita sulla diga del Salto sulle rovine di Rocca del Salto. | |
11 | Rocca Vittiana - Vallecupola | 3,5 | percorribile ** | Parte del Sentiero Italia | |
12 | Vallecupola - Varco Sabino | 2,5 | percorribile *** | Parte del Cammino Naturale dei Parchi | |
13 | Varco Sabino - Poggio Vittiano | 5,9 | ? | Nel bosco | |
14 | Rocca Vittiana - Poggio Vittiano | 2,1 | percorribile *** | Ricalca la strada asfaltata (percorso più veloce tra i due castelli) | |
15 | Abbazia di San Salvatore Maggiore - Longone Sabino | 2,9 | percorribile *** | Parte del Sentiero CAI 375 | |
16 | Longone Sabino - Vallecupola | 5,2 | percorribile * | Parte del Sentiero CAI 375 | |
17 | Bivio Concerviano - Concerviano | 1,2 | ? | Nella cartografia IGM e catastale | |
18 | Concerviano - Pratoianni | 3,9 | ?[87] | Alternativa alla strada provinciale tra Concerviano e Pratoianni. | |
19 | Vaccareccia - Pratoianni | 2,6 | ? | Nella cartografia IGM e catastale | |
20 | Roccaranieri - Porcigliano | 3,1 | percorribile * | Nella cartografia IGM e catastale (anche nel Catasto Gregoriano del 1834), in parte sulla SP30a | |
21 | Porcigliano - Cenciara | 2,6 | percorribile * | Percorribile ma non mantenuta tra Fassinoro e il Fosso di San Biagio. Dal guado sul Fosso di San Biagio a Cenciara mantenuta e segnalata dagli abitanti di Cenciara | |
22 | Roccaranieri - Cenciara | 4,9 | parzialmente percorribile[88] | Percorsa tra Case Colle e Le Piana nell'ottobre del 2022, un taglio del bosco nel 2023 ne ha pregiudicato la percorribilità in quel tratto. Il resto del tracciato di uso frequente per la raccolta di castagne. | |
23 | Porcigliano - Magnalardo | 5,1 | ? | E' il sentiero per raggiungere la Grotta di Santa Lucia, prosegue per il guado del Fosso di Rio Secco, nella cartografia IGM e catastale | |
24 | Cenciara - Valle del Salto | 1,5 | percorribile *[89] | Presenza di Cordonate in pietra nel tratto verso la valle del Salto. Usato dai torrentisti per l'accesso alla Forra del fosso della Mola di Cenciara | |
25 | Casette - Cenciara | 7,1 | parzialmente percorribile[90][91] | Nella cartografia IGM e catastale | |
26 | Longone Sabino - Roccasinibalda | 10,8 | percorribile ** | Parte del Sentiero CAI 375, transita per la Chiesa di Sant'Anna ed il Conventino a Longone Sabino e per la frazione dei Trampani (l'antico abitato di Insegne[92]) | |
27 | Varco Sabino - Mirandella | 6,3 | percorribile *** | Parte dei sentieri CAI 325 e 324 (Riserva del Monte Navegna e Cervia) | |
28 | Vallecupola - Guaita (Madonna di Pagaret) | 3,2 | percorribile ** | Mantenuto dagli abitanti di Vallecupola per devozione mariana. | |
29 | Vallecupola - Lutta | 4,8 | percorribile ** | Parte dei Sentieri CAI 375 e 321, oltre i 1000m è privo di vegetazione | |
30 | Porcignano - Santuario della Madonna dei Cignali | 1,7 | percorribile *** | Sulla SP30a quindi su una carreggiabile sterrata | |
31 | Magnalardo - San Silvestro | 4,3 | percorribile *** | Sulla SP30a quindi su una carreggiabile sterrata | |
32 | Magnalardo - Vaccareccia | 6,6 | percorribile *** | Sulla SP30a quindi su una carreggiabile sterrata per il Fosso del Canalone e la strada di Fonte Sponga | |
totale | 127 |
Percorsi e cammini all'interno della Rete Sentieristica dell'Abbazia
modificaE' altresì possibile percorrere i sentieri in anelli che permettono di vistare il territorio partendo da uno dei castelli dell'abbazia (uno qualsiasi dei castelli sul percorso ad anello) per tornare al punto di partenza dopo aver percorso un cammino più o meno lungo a seconda delle capacità di ciascun escursionista.
In particolare si propongono agli escursionisti:
- Anello corto (20 km): Roccaranieri - San Silvestro - Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore Maggiore - Pratoianni - Concerviano - Roccaranieri (982 m di dislivello - Sentieri 02,03,05,17,04).
- Anello medio nord-ovest (30 km): Roccaranieri - Cenciara - Porcigliano - Magnalardo - Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore Maggiore - Pratoianni - Concerviano - Roccaranieri (1562 m di dislivello - Sentieri 22,21,23,32,05,17,04).
- Anello medio sud-est (35 km): Longone Sabino - Vallecupola - Varco Sabino - Poggio Vittiano - Rocca Vittiana - Offeio - San Martino - Concerviano - Pratoianni - Abbazia di San Salvatore Maggiore - Longone Sabino (2040 m di dislivello - Sentieri 16,12,13,14,10,09,07,17,18,06,15).
- Anello lungo (70 km): Roccaranieri - San Martino - Offeio - Rocca Vittiana - Varco Sabino - Vallecupola - Longone - Vaccareccia - Magnalardo - Porcigliano - Cenciara - Roccaranieri - San Silvestro - Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore - Pratoianni - Concerviano - Roccaranieri.
Oltre ai percorsi ad anello si propongono agli escursionisti dei percorsi in linea, niente altro che delle configurazioni prestabilite di itinerari sulla rete dei sentieri abbaziali, ottenute:
- prendendo spunto dal passaggio di personaggi storici all'interno dei territori abbaziali
- per permettere la visita di particolari attrazioni sul territorio abbaziale.
Tra questi percorsi in linea:
- Cammino di San Leonardo (60 km) - Pensato per ricordare il passaggio nei territori abbaziali di Padre Leonardo di Porto San Maurizio nel 1742[93]. Segue il percorso: Poggio Vittiano - Varco- Vallecupola - Rocca Vittiana - Capradosso - Concerviano - Roccaranieri - San Silvestro - Longone Sabino - Abbazia di San Salvatore Maggiore.
- Cammino dei Ponti (30 Km) - Pensato per visitare i cinque piccoli ponti medioevali sopravvissuti nel territorio abbaziale: Roccaranieri (Ponte della Mola, Ponte di San Giovanni) - San Silvestro - Vaccareccia - Abbazia di San Salvatore Maggiore - Varco Sabino (Ponte del Varco) - Ascrea (Ponticchiu a' pe'e, Ponticchiu a' capu).
- Cammino di Beatrice Cenci in vincoli (15 Km) - Pensato per ricordare le tragiche vicende di Beatrice Cenci che una tradizione locale[94] vuole consegnata dalle guardie del regno di Napoli ai gendarmi pontifici sul ponte romanico di Posticciola: Borgo San Pietro - Poggio Vittiano - Rocca Vittiana - Vallecupola - Stipes - Ponte di Posticciola.
- Cammino dei Punti Panoramici (31 Km) - Pensato per raggiungere in giornata alcuni dei punti panoramici del territorio segnati sulla Magna Charta Abbatiae: Cenciara (Panorama sulla valle del Salto) - Porcigliano - Madonna dei Cignali (Panorama sulla valle del Turano) - Monte Pelato (Panorama su Rocca Sinibalda) - Monte Porraglia (Panorama su Vallecupola).
Altri itinerari e cammini nei dintorni
modificaLa Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore è a ridosso di altri percorsi a tappe:
- Provenienti da nord, transitando per la citta di Rieti, costeggiando ad ovest i territori abbaziali nel loro percorso lungo la valle del Turano:
- Proveniente da nord-est, transitando dal massiccio del Terminillo, attraversando i territori abbaziali per proseguire lungo la valle del Turano verso Carsoli, il Sentiero Italia.
- Proveniente da sud-ovest, da Roma, lambisce i territori abbaziali a sud, nel suo percorso verso L'Aquila, il Cammino Naturale dei Parchi.
- A sud, tra la valle del Salto e la Marsica, molto popolare tra gli escursionisti del Centro Italia è il Cammino dei Briganti.
Al margine meridionale dei territori abbaziali, parzialmente sovrapposta ad essi, si trova la Riserva naturale regionale del Monte Navegna e Monte Cervia con la sua ricca rete di sentieri a ridosso dei castelli di Vallecupola e Varco Sabino.
Note
modifica- ^ Leggio (2022), pag.129.
- ^ Il vivere degli abitanti dell'abbazia era regolato dagli Statuti Abbaziali, dei quali sono sopravvissuti ai giorni nostri gli Statuta abbaziali di San Salvatore Maggiore del XV secolo (cfr. Di Flavio).
- ^ Leggio (2022)
- ^ cfr. Synodus, pag.1069.
- ^ Schuster, pag.447.
«Però di tante ricchezze oggi San Salvatore non ha più nulla; i paesi che altra volta le erano soggetti, poveri, quasi abbandonati fra i monti, destano un'impressione di disgusto e di pena, e l'antica cattedrale della badia è tutta deturpata e quasi chiusa al culto. Dell'altare maggiore vagamente adorno, del coro e della cattedra marmorea dell'abbate in fondo all'abside, ricordati anche dal Marocco, non esiste quasi più nulla; le preziose reliquie e le suppellettili sacre sono andate disperse da lunghi anni, l'archivio (che però non riguarda altro che la diocesi comincia solo col secolo XV) è stato incorporato con quello farfense, nella Curia vescovile di Poggio Mirteto.» - ^ Frequenti erano i vincoli matrimoniali e familiari che univano gli abitanti di diversi castelli dell'abbazia. cfr. Maglioni.
- ^ A proposito dei rapporti commerciali tra i castelli appartenenti all'abbazia e i borghi circostanti è bene ricordare l'esempio degli artigiani di Marcetelli: specializzatisi nella creazione di botti, tini e bigonce (contenitori per la raccolta dell'uva) in legno di castagno, rifornivano tutti i castelli abbaziali in cui, ancora oggi, sopravvivono alcune delle loro realizzazioni. Era poi comune, sopravvissuto fino al Novecento, il commercio e lo scambio di olio d'oliva e castagne tra l'alta e la bassa Sabina.
- ^ Le strade interpoderali servivano anche da confine tra alcuni terreni come ricordato negli Statuta abbaziali di San Salvatore Maggiore del XV secolo - Libro I, articolo 6: "De terminatione confinium et viis vicinalibus" (cfr. Di Flavio, pag.141).
- ^ Maglioni, pag.41.
- ^ Grazie ad un testamento conservato all'archivio del capitolo della cattedrale di Rieti, si ricorda. ad esempio, la presenza a Porcigliano, nel XIV secolo, di un frate francescano proveniente da Bononia (Bologna), testimone alla morte del cavaliere Ser Giorgio da Porcigliano.
- ^ Nell'estate del 1742, tra il 16 agosto ed il 17 settembre, svolse la sua missione nei paesi dell'abbazia padre Leonardo da Porto San Maurizio dispensando ovunque la benedizione papale ed erigendo la via Crucis in alcune delle parrocchie dell'abbazia. cfr. San Leonardo.
- ^ cfr. Maglioni.
- ^ In particolare a nord dei territori abbaziali, a ridosso della città di Rieti, per continuare ad ovest lungo la valle del Turano negli ultimi decenni hanno preso corpo il Cammino di Francesco ed il Cammino di San Benedetto e più recentemente il Cammino della Sibilla. Ad est dei territori abbaziali, verso la piana di San Vittorino ed il massiccio del Terminillo, da sempre sono presenti i sentieri del Montepiano Reatino curati dal Club Alpino Italiano cosi come quelli a sud-est dei territori abbaziali sui monti del massiccio del Monte Nuria. A sud dei territori abbaziali, nella Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia, dalla sua creazione, è presente una fitta rete di sentieri.
- ^ Fanno eccezione alla mancanza assoluta di sentieri segnalati nella zona: la rete sentieristica promossa dalla Riserva naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia, in un territorio un tempo parte dei domini abbaziali, sviluppata e segnalata con l'aiuto del Club Alpino Italiano insieme al sentiero 375 da Roccasinibalda a Vallecupola (insieme ad una diramazione per l'abbazia di San Salvatore Maggiore - unico riguardo alla storia abbaziale dei territori), il Sentiero Italia nella tappa da Rocca Vittiana a Vallecupola ed il Cammino Naturale dei Parchi, poco più a sud. Vedi il portale waymarkedtrails.org per l'ubicazione della rete sentieristica nella zona. Nella quasi assoluta mancanza di progettualità a riguardo sul territorio è da segnalare, però, lo sforzo degli abitanti di Cenciara, frazione del comune di Concerviano, a provvedere - ben prima di analoghe iniziative - alla segnalazione e alla manutenzione di un tratto significativo del sentiero tra i castelli di Cenciara e Porcigliano.
- ^ Non c'è dubbio che, oltre che agli abitanti, la scarsa sensibilità verso il mantenimento e la valorizzazione dei sentieri sul territorio, sia da attribuire anche alle passate amministrazioni dei comuni cui i castelli appartengono.
- ^ C'è da tener conto anche del fatto che lo spopolamento dei territori delle aree interne non ha certo facilitato il compito nel reperire manodopera nelle opere di manutenzione del territorio. La mancata manutenzione delle vie d'acceso ai terreni ha di fatto seguito il ritmo e le vicende della più generale rinaturalizzazione del territorio seguita all'abbandono delle campagne.
- ^ Nonché la frequente contrapposizione tra le stesse per i più disparati motivi.
- ^ Maglioni, pag.12.
- ^ cfr. Maglioni, Leggio (2022).
- ^ All'epoca - nel 1506 - sul portale abbaziale, nel novero dei castelli soggetti all'abbazia si trova citato Castel San Pietro, in Sabina. Negli elenchi successivi il suo posto sarà preso da Varco Sabino. Per comprensibili opportunità geografiche, nel progetto, è Varco Sabino ad aver preso il posto di Castel San Pietro in Sabina.
- ^ L'acronimo RSA (Rete Sentieristica Abbaziale) è usato per segnalare sulle carte i sentieri appartenente alla rete (vedi il portale hiking.waymarkedtrail.org). Sui sentieri alcuni dei segnavia riportano l'acronimo SSM (San Salvatore Maggiore o, in latino, Sancti Salvatoris Maioris), tributo alla dedica dell'abbazia al Salvatore.
- ^ Ufficio stampa Riserva naturale Navegna e Cervia, La Rete delle Ciclovie della Riserva, in Tutte le news della Riserva Navegna e Cervia, 27 settembre 2019.
- ^ Ufficio stampa Riserva naturale Navegna e Cervia, La Rete delle Ciclovie della Riserva, in Tutte le news della Riserva Navegna e Cervia, 27 settembre 2019.
- ^ Ufficio stampa Riserva naturale Navegna e Cervia, Ecco il progetto “La rete delle ciclovie della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia”, in Rietilife, 27 settembre 2019.
- ^ Redazione ConfineLive, Ciclovia della Riserva Navegna Cervia, primi passi del progetto di interconnessione territoriale, in ConfineLive LazioAbruzzo, 17 Aprile 2022.
- ^ Nel sentiero da Bivio Concerviano a Roccaranieri, in gran parte una strada forestale carreggiabile, percorsa abitualmente dai mezzi coinvolti nel taglio dei boschi, venne apposta la segnaletica in metallo - 5 segnali di cui 3 segnavia chilometrici - su supporti in metallo, relativa alla Linea Rossa, "Linea della cultura", della Rete delle Ciclovie della riserva naturale Monti Navegna e Cervia.
- ^ Né da fine dicembre 2022 ovvero dall'apposizione dei segnali sul sentiero né da aprile 2023 ovvero dalla presentazione del progetto a settembre 2024 - a memoria degli abitanti di Roccaranieri, paese che si trova alla fine del tratto del sentiero interessato - nessun ciclista è mai transitato per quel tratto di sentiero.
- ^ Si veda il caso della manutenzione nell'ottimo progetto, sulla carta, della Linea Rossa appartenente alle Ciclovie della Riserva naturale del Monte Navegna e Monte Cervia nel box di approfondimento. Vedi: Ufficio stampa Riserva naturale Navegna e Cervia, Ecco il progetto “La rete delle ciclovie della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia”, in Rietilife, 27 settembre 2019. Vedi: Ufficio stampa Riserva naturale Navegna e Cervia, La Rete delle Ciclovie della Riserva, in Tutte le news della Riserva Navegna e Cervia, 27 settembre 2019.
- ^ La raccolta di dati dai servizi Google Satellite sul sito di Google Maps non son invece permessi dal progetto OpenStreetMap impedita dalla licenza sotto cui i dati di Google vengono rilasciati. Stesso discorso per i servizi forniti da Apple o per altri servizi reperibili sul sito Satellites.pro.
- ^ Le Carte Tecniche Regionali della Regione Lazio in scala 1:5000 anno 2014, anno 2020.
- ^ Giulio Cesare (17-17 ) Cartographe Cigni, Giovanni (16-17 ? ; graveur) Graveur Petroschi, Tavola generale della provincia di Sabina .. / Giulio Cesare Cigni Anconit. disegno, su Gallica, 1743. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Multimedia viewer, su www.internetculturale.it. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Carta costruita dal capo dell'Ufficio topografico costituito presso di sé dal Gen. Bonaparte, mentre era al Comando dell'Armata francese in Italia. Essa è basata sul materiale raccolto a Milano dal "Bureau" topografico e fu pubblicata parte in quella città e parte a Parigi presso il Depot de la Guerre. Si compone di trenta fogli montati su tela e contenuti in buste, estendentisi a tutta l'Italia settentrionale e centrale, parte della Francia (Tolone-Besancon), l'intera Svizzera, parte della Germania (Monaco) e dell'Austria (Vienna), indi la Dalmazia e la Grecia. Il foglio n.1 contiene le note geografiche circa la costruzione e il materiale impiegato per la carta. Il foglio n.26 reca il titolo. Il foglio n.28 contiene le scale grafiche e la leggenda dei segni convenzionali. Il foglio n.30 è interamente dedicato a un quadro cronologico degli avvenimenti militari dal 1792 al 1800. La carta rappresenta l'orografia col tratteggio a luce obliqua. Distingue le città principali, le fortezze, i villaggi, le poste, paludi e boschi, strade (4 classi), confini, miniere e sorgenti minerali, ecc., e reca tutte le indicazioni di carattere militare circa le posizioni, marce, luoghi di combattimento, trincee, ecc. A questa prima parte della carta ne seguì una seconda in 22 fogli comprendente i Reami di Napoli, Sicilia e Sardegna. (Mori A., La cartografia ufficiale in Italia e l'I.G.M., 1922, pp. 35-37). Fidato cartografo di Napoleone per 18 anni, Louis Albert Guislain Bacler d'Albe fu disegnatore e pittore di battaglie. La sua Carte d'Italie è considerata uno dei massimi risultati della cartografia d'inizio Ottocento, voluta da Napoleone stesso come strumento di natura strategica e politica. La sua realizzazione durò dal 1798 al 1802.
- ^ Biblioteca Nazionale Spagnola.
- ^ (EN) No. 3. Rieti, Aquila, su www.davidrumsey.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Composite: No.1 - 31. Regno di Napoli., su www.davidrumsey.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Su questa edizione conservata alla Yale University si trova, indicato a mano dell'autore sull'incisione a stampa, il segno del confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli.
- ^ (EN) [Atlante geografico del Regno di Napoli [cartographic material] : delineato per ordine di Ferdinando IV. Re delle due Sicilie / compito e rettificato da Gio. Antonio Rizzi-Zannoni]. - Yale University Library, su collections.library.yale.edu. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Carta Generale Del Regno Di Napoli Indicante la distribuzione de Fogli dell' Atlante Geografico., su www.davidrumsey.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Questa è probabilmente la seconda edizione dell'Atlante Geografico del Regno di Napoli di Rizzi Zannoni, pubblicato per la prima volta nel 1808. La data è stimata intorno al 1820, basandosi sulla dedica della pagina del titolo a Ferdinando IV, che sostituì Napoleone nella dedica dell'edizione del 1808. Ferdinando regnò fino al 1825. Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (1736-1814) lavorò per oltre 20 anni a Napoli, prima come Geografo del Re e poi, nel 1781, come direttore dell'Ufficio Topografico di Napoli. Le mappe si basano su rilevamenti trigonometrici e rappresentano un nuovo livello di accuratezza per la cartografia italiana. Venne utilizzata la proiezione di Cassini.
- ^ Carta corografico-dimostrativa della Sabina antica e moderna (Lacio), Tota Sabina civitas, L. o d. Prosseda rilevó ed inc., su Biblioteca Digital Hispánica. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Mappa rettificata sul sito Map Warper, Roccaranieri (1834).
- ^ 3, su casanatense.contentdm.oclc.org. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Delegazione di Rieti / G. Maina e V. Stangi, inc. ; P. Manzoni, scrisse. - Yale University Library, su collections.library.yale.edu. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Provincia dell'Umbria circondario di Rieti. - Yale University Library, su collections.library.yale.edu. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Nuova carta topografica della Compagna di Roma antica e moderna. - Yale University Library, su collections.library.yale.edu. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Cartografia disponibile tramite le mappe dinamiche georeferenziate reperibili al sito del progetto mapire su maps.arcanum.com catalogate per paese o aggregate sul territorio europeo per secoli.
- ^ (EN) Naples and Sicily (1821-1826) | Arcanum Maps, su maps.arcanum.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Papal States and Tuscany (1841-1843) | Arcanum Maps, su maps.arcanum.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Map of the southern provinces of Italy (1862-1876) | Arcanum Maps, su maps.arcanum.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Europe in the XIX. century | Arcanum Maps, su maps.arcanum.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Europe in the XIX. century (with the Third Military Survey) | Arcanum Maps, su maps.arcanum.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Roberto Tupone (a cura di), 1875-1876 - Carte militari IGM [collegamento interrotto], su https://santanatolia.it/.
- ^ Fa eccezione alla redazione di carte con curve di livello a 10m il foglio 138 - Rieti realizzato con curve a 50m.
- ^ Il servizio è disponibile tramite il viewer del Geoportale Nazionale cercando sotto il menù "Servizi" nel riquadro in alto a destra nel viewer, cercando poi sotto il menù "wms", e aggiungendo ai layer il servizio denominato "Cartografia di base IGM 25.000 - Regioni zona WGS84-UTM33" (settembre 2024).
- ^ Le mappe IGM sono acquisibili tramite programmi e portali con capacità GIS tramite Web Map Service all'indirizzo wms disponibile dal catalogo del Geoportale Nazionale.
- ^ a b La possibilità di poter fare affidamento su un file da scaricare sul proprio dispositivo è una risorsa importante per seguire il percorso sul campo anche in assenza di una connessione dati o di condizione meteo avverse che non permettano, in maniera ottimale, l'orientamento con i dettagli del paesaggio circostante.
- ^ E' bene ricorda che Wikipedia è fonte privilegiata di informazioni tra quelle offerte dai motori di ricerca. Gli articoli su Wikipedia riguardo a luoghi, monumenti o attrazioni del territori presentano il vantaggio di essere facilmente implementabili, raggiungibili da una vasta platea di utenti - in mobilità e non - supportati da una tecnologia all'avanguardia con prestazioni di primo ordine, in maniera gratuita. Inoltre per chi vuole rendere disponibili delle informazioni non c'è da assumersi l'onere della manutenzione della piattaforma che le ospita. Di contro chi immette su Wikipedia le informazioni che vuole raggiungano il pubblico dell'enciclopedia libera, rende disponibili queste informazioni con una licenza aperta, non sempre compatibile con le intenzioni di chi produce del materiale informativo originale. Vedi in proposito le licenze Creative Commons.
- ^ Su freemap.sk gli articoli di Wikipedia georeferenziati sono visibili attivando dal menù sul margine inferiore della mappa il layer opzionale "Wikipedia".
- ^ Sull'applicazione di Wikipedia occorre cercare nel menù "Altro" in basso nella home page e selezionare quindi "Luoghi".
- ^ Ogni layer (strato) è attivabile aprendo il Data Browser - tramite l'icona "Open browser" sul meno al fianco sinistro della mappa - e cliccando sul menù dei layer disponibili - in corrispondenza del layer desiderato - sull'opzione "visualizza layer" (simbolo dell'"occhio").
- ^ Solo Capradosso, tra i castelli abbaziali, è sfornito una pagina su Wikipedia.
- ^ Ove il bosco è stato tagliato e sul sentiero filtra la luce, i rovi invadono la sede del tracciato rendendo il sentiero non più percorribile. La barriera di rovi resterà impossibile da valicare finché, dopo più di un decennio, il crescere del bosco e la conseguente penuria di luce nel sottobosco, non renderà impossibile il vegetare dei rovi.
- ^ La compatibilità della segnaletica della RSA con la segnaletica del CAI guarda alla possibilità di una futuro ingresso della RSA nella rete REI del CAI.
- ^ Gli esempi sulle tavolette di supporto dei segnali con le loro dimensioni sono indicate - insieme ai file su cui trovare i layout delle schede informative da apporre sulle tavolette - sui link a fondo dell'articolo nella sezione "Collegamenti Esterni" sotto la voce "Risorse per i volontari".
- ^ In una prima fase della costituzione della RSA si prevede di tenere al minimo il numero di supporti ai segnali dal momento che costituiscono di gran lunga la parte più onerosa nella fase di segnalazione, seconda in tutto il progetto, solo alla fase di ripristino dei sentieri. Per limitare il numero dei supporti è logico aspettarsi il ricorso, ove possibile, a sostegni naturali (tronchi d'albero) per l'affissione delle tavole che sono alla base dei segnali.
- ^ Le stampe prodotte tramite stampante laser, rispetto alle stampe ottenute tramite stampante inkjet, hanno il vantaggio di non presentare il problema di scolorire a seguito della prolungata esposizione ai raggi UV della luce solare.
- ^ E' bene osservare che prima di laminare i fogli per la segnaletica, prevedendo di affiggere i fogli laminati sulle tavole di legno per tramite di puntine da disegno, conviene procedere a tagliare gli angoli dei fogli da laminare, ove si apporranno le puntine da disegno, in modo da impedire l'infiltrazione di acqua all'interno dello strato di carta nei fogli laminati una volta trafissi dalla puntina da disegno.
- ^ Per quanto riguarda i tempi di percorrenza come riportato dall'applicazione del CAI Luoghi 2.0 manuale utente pag.36.
- ^ Nelle intenzioni del progetto, avendo in mente un principio di economia delle risorse, in una prima fase potrebbe essere sufficiente segnalare un sentiero solo nel senso di percorrenza indicato dal nome del sentiero. Ad esempio: Sentiero 20: Roccaranieri - San Silvestro sarebbe, da principio, segnalato solo provenendo da Roccaranieri verso San Silvestro. Il tutto per permettere una più rapida fruizione della Rete.
- ^ https://cailazio.org/ripartire-dai-sentieri/
- ^ Catasto Digitale della Rete Sentieristica Italiana, su cai.it.«Il CAI e Wikimedia Italia hanno stipulato l’8 ottobre 2016 una convenzione (triennale, rinnovata a febbraio 2021), per promuovere e migliorare le modalità di fruizione da parte del pubblico dei dati geografici relativi all’ambiente montano, favorendone così la divulgazione e l’utilizzo.
Entrando nel dettaglio il Sodalizio, attraverso la propria struttura operativa SOSEC, si è impegnato a inserire le informazioni geografiche relative ai percorsi escursionistici, ai rifugi e ai bivacchi all’interno del database OpenStreetMap, rendendole così consultabili da tutti in forma libera.
Di contro Wikimedia supporterà il CAI da un punto di vista informatico, mettendo a disposizione un server dove testare strumenti cartografici e informativi e le consulenze online già attive nella comunità.» - ^ Su questo portale il Club Alpino Italiano può diramare informazioni ed allerte sullo stato attuale dei propri sentieri: non percorribilità dovuta a eventi naturali (frane, smottamenti, etc.) o altre informazioni utili agli escursionisti.
- ^ Secondo un principio di economia sarebbe bene limitare gli incontri ad un castello per ogni comune - dal momento che tutti i comuni coinvolti hanno più castelli dell'abbazia tra le loro frazioni - al fine di contenere lo sforzo organizzativo.
- ^ Il punto panoramico a Roccaranieri è tra quelli indicati nell'apposito layer sulla Magna Charta Abbatiae.
- ^ Le tabelle della segnaletica autoprodotta potranno essere conservate dai volontari di ognuno dei paesi come base per l'eventuale creazione di nuovi sentieri o come segnaletica d'emergenza.
- ^ Molto in voga al momento, per durata ed economicità, i segnali in laminato multistrato (laminato MEG HPL).
- ^ E' naturale pensare, nello sviluppo del progetto della Rete Sentieristica Abbaziale, al raccordo del Sentiero 01: Valle del Salto - Roccaranieri con il vicino paese di Ville Grotti e da lì il ripristino del sentiero storico che da Ville Grotti conduceva a Calcariola (riuscendo alla fonte del paese). Di lì il prosieguo per il sentiero da Calcariola a Caporio, nei pressi della centrale elettrica di Cotilia, permetterebbe di raggiungere le attrazioni nella piana di San Vittorino (chiesa di San Vittorino, il sito di Aquae Cutilae, Cittaducale) e quindi l'accesso alla ferrovia Terni - Sulmona presso la stazione di Cittaducale.
- ^ Zetabi, Le Grandi Panchine delle Langhe - Big Bench Community Project, su bigbenchcommunityproject.org. URL consultato il 25 settembre 2024.
- ^ Zetabi, Realizza la tua Panchina - Big Bench Community Project, su bigbenchcommunityproject.org. URL consultato il 25 settembre 2024.
- ^ La scelta dei luoghi in cui disporre le panchine giganti potrebbe essere, ma non necessariamente, quella di due punti panoramici che affaccino uno sulla valle del Salto e uno sulla valle del Turano. E' anche possibile individuare punti panoramici dai quali osservare panorami insoliti ma particolarmente affascinanti dei castelli dell'abbazia (Vallecupola, Longone, San Silvestro, Concerviano, etc.): punti difficili da raggiungere per cui valga la pena affrontare un percorso a piedi, panorami dei propri borghi nuovi anche per gli stessi abitanti che da decenni non transitano più per sentieri e terreni ormai quasi irraggiungibili.
- ^ L'estensione e la varietà dei sentieri della rete rende possibile anche creare un circuito di corse in montagna sui sentieri dell'abbazia (appuntamenti settimanali durante il periodo maggio-settembre) sull'esempio dei Vertical Sunset, gare di montagna organizzate in Piemonte, al tramonto (cfr. Vertical Sunsets, su sportdimontagna.com, 26 marzo 2024.).
- ^ da Grotti vicino Cittaducale anello passando per i paesi di Roccaranieri e Cenciara e con deviazione sul Colle S.Nicola (761mt.), su Wikiloc | Percorsi nel mondo. URL consultato il 18 settembre 2024.
- ^ Grotti- Rocca Ranieri- Cenciara- Grotti Alla ricerca di antichi sentieri, su Wikiloc | Percorsi nel mondo. URL consultato il 18 settembre 2024.
- ^ Antichi borghi del Cicolano 07/05/2023., su Wikiloc | Percorsi nel mondo. URL consultato il 18 settembre 2024.
- ^ San Martino - Capradosso, su Wikiloc | Percorsi nel mondo, 13 novembre 2022. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ Concerviano - S Salvatore Maggiore, su Wikiloc | Percorsi nel mondo, 9 ottobre 2022. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ Anello san nicola-fosso della mola/roce, su Wikiloc | Percorsi nel mondo, 22 agosto 2023. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ Tracce Wikiloc.
- ^ Casette - Cenciara, su Wikiloc | Percorsi nel mondo, 5 marzo 2023. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ Anello Casette, Grotti, Madonna dei Balzi 29/04/2022., su Wikiloc | Percorsi nel mondo, 29 aprile 2022. URL consultato il 12 settembre 2024.
- ^ cfr. Maglioni e Tofani.
- ^ Provenendo da Borgo San Pietro, San Leonardo da Porto Maurizio si recò dapprima a Poggio Vittiano (18-19 agosto 1742) quindi a Varco (19 agosto), di lì a Vallecupola (19-25 agosto). Raggiunse poi Capradosso (26-30 agosto) passando per Rocca Vittiana (26 agosto), muovendosi poi alla volta di Concerviano (30 agosto-4 settembre) da dove raggiunse Roccaranieri (4-8 settembre) che lasciò alla volta di San Silvestro (8-11 settembre) e quindi di Longone (11-16 settembre). Il 16 settembre 1742 a bandiera spiegata e col crocifisso si recò, per la predica della benedizione papale, all'abbazia di San Salvatore Maggiore ove accorse da tutti i territori dell'abbazia e dal Cicolano una folla di più di 6000 persone che salirono anche sui tetti delle finestre della chiesa abbaziale. Il giorno successivo, il 17 settembre, dopo un mese trascorso nei territori dell'abbazia, Padre Leonardo lasciò quelle contrade per raggiungere Rocca Sinibalda e di lì Rieti. Benedì la Via Crucis a Vallecupola, e la eresse a Capradosso, Roccaranieri, nel monastero di San Salvatore Maggiore e nella chiesa dei padri conventuali di Longone sulla via per Rocca Sinibalda (cfr. San Leonardo).
- ^ In realtà Beatrice Cenci si trovava già a Roma quando venne condotta alla prigione di Corte Savella, come raccontato da Stendhal nelle sue Cronache Italiane. cfr. (FR) Stendhal, L'Abbesse de Castro; Les Cenci; Vittoria Accoramboni; Vanina Vanini; La Duchesse de Palliano, Paris, Calmann-Lévy, 1877, p. 213.
Bibliografia
modifica- (LA) Dominicus Antonius Hercules, Synodus dioecesana insignium abbatiarum S. Mariae Farfensis et S.Salvatoris Maioris Ordo S.Benedicti celebrata per Carolum Barberinum anno Domini 1685, Roma, 1686.
- Giovanni Antonio Rizzi-Zannoni (geografo) e Giuseppe Guerra (incisore), Tavola 3: Rieti e L'Aquila, in Atlante geografico del regno di Napoli: delineato per ordine di Ferdinando IV Re Delle Due Sicilie da Gio. Antonio Rizzi-Zannoni Geografo di Sua Maestà e terminato nel 1808, 2a edizione, Napoli, 1820 [1808].
- Padri Minori Riformati (a cura di), Opere complete di S. Leonardo da Porto Maurizio missionario apostolico, Volume V, Venezia, Tipografia Emiliana, 1869, p. 117.
- Ildefonso Schuster, Il monastero imperiale del Salvatore sul monte Letenano, in Archivio della Reale Società Romana di Storia Patria, Archivio della Reale Società Romana di Storia Patria, vol. 37, Roma, Archivio Romano di Storia Patria, 1914, pp. 393-452.
- Bernardino Tofani, Longone di S. Salvator Maggiore nel Gastaldato di Rieti e nella Massa Torana, Rieti, Comunità montana del Turano, 1988.
- Paolo Maglioni, Storie inedite di Castelli Antichi: Roccaranieri, Longone Sabino, Fassinoro, San Silvestro, Rieti, Arti Grafiche Nobili Sud, 1994.
- Vincenzo Di Flavio, Gli statuta del XV secolo dell'abbazia di San Salvatore Maggiore (PDF), in Archivi di Storia Romana Patria, vol. 129, Roma, 2006, pp. 125-162.
- Tersilio Leggio, La Sabina e il Reatino. Un mosaico di signorie rurali (PDF), in La signoria rurale nel Lazio tardomedievale, Universitalia, 2022, ISBN 978-88-3293-582-0.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
modificaMappa della Rete Sentieristica dell'Abbazia di San Salvatore Maggiore
modificaMappa digitale
modifica- Magna Charta Itinerarum Abbatiae Sancti Salvatoris Maioris apud Reate, su https://umap.openstreetmap.fr/it/, 10 Settembre 2024.
Mappa cartacea
modifica- In formato A0 (84,1 cm x 118,9 cm, ovvero 33 x 47 pollici): Magna Charta in A0
Risorse per i volontari del progetto RSA
modificaSegnaletica della Rete Sentieristica Abbaziale
modifica- Standard delle misure per le tavolette dei segnali e dei pali di supporto.
- Layout delle schede informative da stampare, laminare e apporre alle tavolette dei segnali: Facsimile segnali.
Segnaletica del Club Alpino Italiano
modifica- Struttura Operativa Sentieri e Cartografia (SOSEC).
- Strumenti operativi per i gestori di Reti Sentieristiche - Luoghi 2.0, Manuale dell'utente Luoghi 2.0, in pdf.
- Club Alpino Italiano – Commissione Centrale per l’Escursionismo - Sentieri: Pianificazione, Segnaletica, Manutenzione. Corso per esperti in pianificazione e gestione di Reti Sentieristiche.
- “Quanto ci metto?” Brevi indicazioni per dare un tempo alle nostre escursioni, su nellanatura.it, 1º Agosto 2016.
- Quanto ci metto 2: il metodo proposto da Luoghi 2.0, su nellanatura.it, 14 Novembre 2016.
- Il diagramma per il calcolo del tempo di percorrenza di un sentiero (PDF), su caipordenone.it.
- La segnaletica dei sentieri, su caifirenze.it.
- La segnaletica del CAI, su caieste.org.
- Commissione centrale per l'escursionismo - Gruppo lavoro sentieri, L'attività dei volontari sui sentieri (PDF), su caieste.org.
- Cartellonistica sentieri: i significati della segnaletica CAI, su naturabenesserecultura.it, 10 agosto 2023.
- Regione Piemonte, Proposta di un sistema di segnaletica per la rete fruitiva ciclabile ed escursionistica della Regione Piemonte. (PDF), su regione.piemonte.it.
- Catasto CAI Ragione Lazio.
Segnaletica dei sentieri svizzeri
modificaLa normativa dei sentieri CAI
modifica- La normativa sui sentieri, su caifirenze.it.«Il sentiero è una infrastruttura oggi normalmente usata per il turismo, la cui competenza e responsabilità è affidata all’ente locale, dunque al Comune. Nei casi in cui attraversa una proprietà privata, la Pubblica Ammistrazione deve garantire la possibilità di frequentazione tramite accordi con i proprietari. I sentieri sono comunemente detti "sentieri CAI", di fatto non sono del CAI, ma il CAI li presidia in virtù di una legge dello Stato e negli ultimi anni anche per accordi e convenzioni con gli Enti Locali.»
- Sentieri e sentieristica, tra norme, responsabilità e frequentazione., su loscarpone.cai.it, 26 febbraio 2021.
Risorse cartografiche online
modificaIl territorio dell'abbazia di San Salvatore Maggiore sui portali cartografici basati su dati OpenStreetMap
modifica- openstreetmap.org
- opentopomap.org
- freemap.sk
- en.mapy.cz
- it.wikiloc.com
- hiking.waymarkedtrails.org
- Catasto Digitale della Rete Sentieristica Italiana (REI) - Infomont
- wikivoyage.toolforge.org
Altri portali cartografici utili
modificaOrtofoto e dati
modifica- Geoportale Nazionale sul sito del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.
- Geoportale Cartografico Catastale sul sito del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.
Immagini satellitari
modifica- Google Earth
- Bing Satellite sul sito di Bing maps.
- Google Satellite sul sito di Google Maps.
- Satellites.pro Apple o altri servizi.
Cartografia storica
modifica- Arcanum Maps.
- Geoplaza
- David Rumsey Map Collection.
- Mapping Past Societies, Harvard University.
- OldMapsOnline, su www.oldmapsonline.org.«Un nuovo modo di scoprire la storia. Esplora il passato su una mappa interattiva con una cronologia. Cerca mappe scansionate ad alta risoluzione e scopri cosa è successo nel luogo scelto in passato.»
Strumenti cartografici
modifica- Map Warper per rettificare le mappe.
- MyOSMMAtic: servizio web basato su software libero che permette di generare mappe (cittadine) usando i dati di OpenStreetMap. Le mappe generate sono disponibili nei formati PNG, PDF e SVG e pronte per essere stampate.
Route planners per pianificare escursioni all'interno della RSA
modificaGuide all'uso delle risorse digitali per l'escursionismo
modifica- Oruxmaps: guida base all'applicazione gps outdoor, su lifeintravel.it.
- Manuale Utente OruxMaps (PDF), su oruxmaps.com.
Guide alla contribuzione dei dati su OpenStreetMap
modifica- Guida per principianti ad OpenStreetMap.
- Lo standard CAI all'interno di OpenStreetMap.
- Visualizzazione dati OSM su hiking.waymarkedtrails.org: il tag osmc:symbol, su https://hiking.waymarkedtrails.org, settembre 2024.«Il Club Alpino Italiano (CAI) mantiene la rete di percorsi montani che sono classificati per difficoltà in modo simile a quanto avviene in Svizzera. I percorsi contrassegnati con
network=lwn
,osmc:symbol=red:..
e un tagcai_scale
saranno riconosciuti come mantenuti dal CAI e verranno mostrate come righe rosse in base alla loro difficoltà (cai_scale=T, cai_scale=E, cai_scale=EE, cai_scale=EEA*)»