Rhinosardinia amazonica
Rhinosardinia amazonica (Steindachner, 1879) è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Clupeidae[2].
Rhinosardinia amazonica | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Clupeiformes |
Famiglia | Clupeidae |
Genere | Rhinosardinia |
Specie | R. amazonica |
Nomenclatura binomiale | |
Rhinosardinia amazonica (Steindachner, 1879) |
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è diffusa nelle regioni equatoriali del Sudamerica, nei bassi corsi dei fiumi Orinoco e Rio delle Amazzoni e nelle regioni della Guiana e del Pará. L'areale non è noto con esattezza ed è sicuramente diffusa anche in altre aree dell'Amazzonia[3][4]. Apparentemente comune[1].
È una specie d'acqua dolce presente perlopiù nel corso inferiore dei grandi fiumi, spesso presente nei pressi di affioramenti sabbiosi. Può tollerare le acque salmastre[3][4].
Descrizione
modificaL'aspetto generale è simile a quello dei comuni clupeidi marini dai quali si distinguono soprattutto per una spina acuta rivolta indietro presente nella parte anteriore della mascella, all'altezza dell'occhio. Il corpo è alto e compresso lateralmente, dotato di una carena ventrale. La pinna caudale è ampia e profondamente forcuta, la pinna anale è piccola, con 15-18 raggi. La linea laterale è assente. Spesso è presente una banda argentea sui fianchi, la testa ha colorazione bianco giallastra[3][4].
Raggiunge gli 11 cm di lunghezza[3].
Biologia
modificaComportamento
modificaGregario, forma banchi[3].
Alimentazione
modificaSi nutre di zooplancton[3].
Pesca
modificaSembra che abbia interesse scarso o nullo per la pesca commerciale dell'Amazzonia mentre riveste un ruolo nella pesca di sussistenza[1].
Conservazione
modificaPoco è noto sullo stato di conservazione di questa specie, le cui popolazioni sembrano comunque abbondanti, stabili e ben distribuite. Per questi motivi la Lista rossa IUCN la classifica come "a rischio minimo"[1].
Note
modifica- ^ a b c d (EN) Rhinosardinia amazonica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Bailly, N. (2015), Rhinosardinia amazonica, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c d e f (EN) Rhinosardinia amazonica, su FishBase. URL consultato il maggio 2022.
- ^ a b c (EN) Peter van der Sleen and James S. Albert (Edited by), Filed guide to the fishes of the Amazon, Orinoco and Guianas, 1ª ed., Princeton, Princeton University Press, 2018, ISBN 9780691170749.
Bibliografia
modifica- (EN) Peter van der Sleen and James S. Albert (Edited by), Filed guide to the fishes of the Amazon, Orinoco and Guianas, 1ª ed., Princeton, Princeton University Press, 2018, ISBN 9780691170749.
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