Riccardo Gusmaroli
«La difficoltà maggiore è quella di scegliere gli oggetti e per farlo l'unico criterio che utilizzo è quello dell'assoluta essenzialità»
Riccardo Gusmaroli (Verona, 15 novembre 1963) è un artista italiano. Famoso per le sue opere monocrome dove barchette o aeroplanini di carta disegnano vortici concentrici, Gusmaroli ha ereditato la modularità di Piero Manzoni unita alla componente ludica e concettuale di Alighiero Boetti.[1] La sua arte è ascrivibile al Minimalismo.
Biografia
modificaRiccardo Gusmaroli nasce a Verona nel 1963.[2] Inizia l'attività artistica come fotografo collaborando con Studio Azzurro[3] fino alla prima mostra personale nel 1992 presso la Galleria Toselli di Milano. Nel 1998 tiene una collettiva alla Galleria Cà di Frà di Milano con Damien Hirst, Konrad Klapheck, Tano Festa e Mauro Benetti.[4]
Dal 2000 ha personali presso la Galleria Montrasio a Monza, la Galleria Forni a Bologna, lo Studio Simonis a Parigi, la Galleria Tega di Milano, Ermanno Tedeschi di Torino.[5]. Nel 2010 la Galleria Spazia di Bologna celebra i suoi 30 anni di attività espositiva con l'importante personale di Riccardo Gusmaroli "DERIVE" a cura di Valerio Dehò.
Tra le collettive da ricordare, Museo Civico di Lodi a Viafarini a Milano, con Carla Accardi e Nicola De Maria, Galleria d'Arte Moderna di Torino, Galleria Sperone New York.
Al 2009 risale la collettiva "Mappe" in cui espone con Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Piero Pizzi Cannella e Salvo Mangione presso la Galerie Di Meo, Parigi.[6], mentre al 2011 risale la sua esposizione personale a Milano presso la Galleria Glauco Cavaciuti, con la Mostra "Cosi vicino, così lontano".
Nel 2015 partecipa alla collettiva "Rigorismo" con Agostino Bonalumi, Dadamaino, Turi Simeti e Pino Pinelli presso la UNIX Gallery e l'Italian Cultural Institute di New York.[7] e conclude l'anno con la Mostra "Frequenze Parallele" presso la Galleria Glauco Cavaciuti di Milano.
Alcune opere
modifica- Barchette
- Aeroplanini
- Uova
- Condominii
- Francobolli
- Acrilici su foto
Critica
modificaTra i numerosi critici che hanno scritto sulla sua opera ricordiamo Luca Beatrice, Luciano Caprile, Valerio Dehò, Alberto Fiz, Ivan Quaroni, Maurizio Sciaccaluga.
Note
modifica- ^ Riccardo Gusmaroli "Così vicino, così lontano". URL consultato il 1º maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2013).
- ^ Colossi Arte Riccardo Gusmaroli. URL consultato il 16 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2013).
- ^ Riccardo Gusmaroli - 3 oceani, 7 mari, 149 mila km2 di terra (PDF). URL consultato il 1º maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- ^ Duetart - Riccardo Gusmaroli.
- ^ Riccardo Gusmaroli.
- ^ Galerie Di Meo, Mappe.
- ^ "Rigorismo" UNIX Gallery, New York (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2015).
Bibliografia
modifica- Luciano Caprile, Riccardo Gusmaroli, Milano, Galleria Tega, 2003.
- Luca Beatrice, Riccardo Gusmaroli. Ora senz'ombra, Milano, Corsoveneziaotto, 2006.
- Ivan Quaroni, Elogio delle levità. Vanni Cuoghi. Enzo Forese. Riccardo Gusmaroli. Mimmo Iacopino. Kazumasa Mizokami, Torino, Umberto Allemandi, 2014, ISBN 9788842223061.
- Gianluca Ranzi, Riccardo Gusmaroli. Frequenze parallele., Milano, Silvana Editoriale, 2015, ISBN 9788836632329.
- Riccardo Gusmaroli, Arte/Fatti, Milano, Prearo editore, 2020, ISBN 9788873481461.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Riccardo Gusmaroli su Exibart, su exibart.com.
- Riccardo Gusmaroli su Saatchi Online, su saatchionline.com.
- Riccardo Gusmaroli Sito Ufficiale, su riccardogusmaroli.eu.
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