Riserva naturale dei Monti Pelati
La riserva naturale dei Monti Pelati è un'area naturale protetta, più precisamente una riserva naturale a gestione provinciale, situata nel Canavese, Città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Riserva naturale dei Monti Pelati | |
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Tipo di area | Riserva naturale a gestione provinciale |
Codice WDPA | 161933 |
Codice EUAP | EUAP0757 |
Class. internaz. | SIC: IT1110013 |
Stati | Italia |
Regioni | Piemonte |
Province | Torino |
Comuni | Baldissero Canavese, Castellamonte, Vidracco |
Superficie a terra | 146[1] ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 29, 14.06.93 |
Gestore | Città metropolitana di Torino |
Mappa di localizzazione | |
La Regione Piemonte ha istituito la riserva naturale, della superficie di 146 ha, nel 1993; amministrativamente l'area protetta interessa i territori comunali di Baldissero Canavese, Castellamonte e Vidracco.
L'area della riserva naturale coincide con quella del sito di interesse comunitario e zona speciale di conservazione denominata Monti Pelati e Torre Cives (IT1110013).
Territorio
modificaLa riserva occupa una stretta fascia di brulle colline dette Monte Pelati o Monti Bruciati, che si estendono per circa tre km in direzione sud-ovest/nord-est tra i comuni di Baldissero Canavese, Castellamonte e Vidracco. La breve dorsale culmina con i 585 m s.l.m. del poggio sul quale sorge la Torre Cives.[2]
Situata a breve distanza dall'Anfiteatro morenico di Ivrea, l'area ha una natura geologica completamente diversa dalle zone circostanti. Il substrato costitutivo dei Monti Pelati è infatti la peridotite, una roccia di natura ultrabasica molto ricca di magnesio e di origine estremamente profonda in quanto proveniente dagli strati superiori del mantello terrestre (mantello africano).[3] La naturale degradazione di questo tipo di roccia dà origine a suoli molto particolari, inadatti alle coltivazioni e che sostengono una vegetazione ed un'entomofauna anch'esse peculiari.[1]
Flora
modificaUna tra le specie vegetali più interessanti e rare ospitate dall'area protetta è la Campanula bertolae, endemica delle Alpi Occidentali; poco diffuse sono anche Linum suffruticosum e Fumana procumbens, specie erbacee entrambe xerofile.[4]
I Monti Pelati nella cultura di massa
modificaNella zona della riserva è stato girato il cortometraggio "Il solitario dei Monti Bruciati", diretto da Federico Jahier e presentato all'edizione 1998 del Festival Cinema Giovani di Torino.[5]
Note
modifica- ^ a b AA.VV., I parchi del Piemonte - Ambiente e itinerari, Dronero, L'Arciere, 2002, pp. 144-145, ISBN 978-88-86398-56-5.
- ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ Francesco Prinetti, 87.
- ^ AA.VV., La rete Natura 2000 in Piemonte - I siti di importanza comunitaria, Savigliano, Regione Piemonte, 2009, ISBN 978-88-904283-0-2.
- ^ Scheda sul cortometraggio su www.arpnet.it (consultato nel novembre 2010)
Bibliografia
modifica- AA. VV., I Monti Pelati di Baldissero, importanza paesistica e scientifica; atti del convegno del 18-11-1989 svoltosi a Parella (TO). (fonte)
- Francesco Prinetti, Andar per sassi. Le rocce alpine fra natura e cultura. Valle d'Aosta, Canavese, Valsesia, Quart (AO), Musumeci, 2010, ISBN 978-88-7032-857-8. (fonte)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su riserva naturale dei Monti Pelati
Collegamenti esterni
modifica- Riserva naturale speciale Monti Pelati e Torre Cives su Parks.it, il Portale dei Parchi italiani
- Itinerario escursionistico e notizie sulla zona on-line sul sito di Piemonte Parchi www.regione.piemonte.it