Riserva naturale Val Grande

riserva naturale

La Riserva naturale Val Grande è una riserva naturale integrale e biogenetica del Piemonte istituita nel 1971.[1] Occupa una superficie di 973 ha nel comune di Cossogno, in Val Grande, nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.[2]

Riserva naturale Val Grande
Tipo di areaRiserva naturale integrale e Biogenetica
Codice WDPA31075
Codice EUAPEUAP0096
Class. internaz.Categoria IUCN Ia: riserva naturale integrale
StatiItalia (bandiera) Italia
Regioni  Piemonte
Province  Verbano-Cusio-Ossola
ComuniCossogno
Superficie a terra973,00 ha
Provvedimenti istitutiviDD.MM. 26.07.71/02.03.77
GestoreReparto Carabinieri Biodiversità Verona
Mappa di localizzazione
Map

Come la vicina Riserva naturale Monte Mottac fa parte del Parco nazionale della Val Grande.[3]

Territorio

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La riserva ricade nel complesso montuoso della val grande sul versante sud della Cima Pedum. Ricca di corsi d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio, fa parte del bacino idrografico del torrente San Bernardino, tributario del lago Maggiore.[1]

La riserva ospita boschi di conifere e latifoglie, con presenza alle quote più basse di querce e castagni, e alle quote superiori, di formazioni di abete rosso e larice. Comuni sono anche l'abete bianco, il pioppo tremolo e la betulla. Piuttosto consistenti sono anche le formazioni di ontano verde e le distese di mirtillo nero e rododendro. Altre essenze presenti sono inoltre il tiglio, il sorbo, il nocciolo, il maggiociondolo, aceri e frassini.[1]

I contrafforti rocciosi della riserva costituiscono l'habitat ideale per popolazioni di camoscio e sono siti di nidificazione dell'aquila reale.[4]

Altri mammiferi presenti sono la lepre comune (Lepus europaeus), la lepre alpina (Lepus timidus), lo scoiattolo (Sciurus vulgaris), il ghiro (Glis glis), il riccio occidentale (Erinaceus europaeus), la volpe (Vulpes vulpes), il tasso (Meles meles), la donnola (Mustela nivalis), l'ermellino (Mustela erminea), la martora (Martes martes) e la faina (Martes foina).[1]

Per quanto riguarda l'avifauna oltre alla già citata aquila reale sono presenti numerosi altri rapaci quali la poiana (Buteo buteo), l'astore (Accipiter gentilis), il nibbio (Milvus migrans), il gheppio (Falco tinnunculus), il gufo reale (Bubo bubo) e la civetta (Athene noctua); altre specie presenti sono la coturnice (Alectoris graeca), il fagiano di monte (Lyrurus tetrix), il rondone alpino (Apus melba), il picchio nero (Dryocopus martius), il picchio rosso maggiore (Picoides major), il fringuello (Fringilla coelebs) e il merlo (Turdus merula).[1]

Anche l'erpetofauna è molto ricca, con diverse specie di serpenti come la vipera (Vipera aspis), il biacco (Hierophis viridiflavus) e la biscia dal collare (Natrix natrix), sauri come il ramarro (Lacerta viridis) e l'orbettino (Anguis fragilis), e anfibi come la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e il tritone alpino (Ichthyosaura alpestris).[1]

Accessi

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L'accesso alla riserva è consentito solo per ragioni scientifiche e per opere di salvaguardia e vigilanza. Non sono presenti né insediamenti né edifici.[1]

  1. ^ a b c d e f g Riserva naturale integrale Val Grande, in Organizzazione per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell'Arma dei Carabinieri. URL consultato il 20/4/2020.
  2. ^ Fonte: Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 5º Aggiornamento approvato con Delibera della Conferenza Stato Regioni del 24 luglio 2003 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del 4 settembre 2003.
  3. ^ Le Aree Protette piemontesi, pagina on-line su www.piemondo.it Archiviato il 29 dicembre 2009 in Internet Archive. (consultato nel gennaio 2010)
  4. ^ Riserva statale Val Grande, in Parks.it, il portale dei Parchi italiani. URL consultato il 20/4/2020.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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