Ritratto di condottiero
Il Ritratto di condottiero è un dipinto olio su tavola (51x37 cm) di Giovanni Bellini, databile al 1495-1500 e conservato nella National Gallery of Art di Washington.
Ritratto di condottiero | |
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Autore | Giovanni Bellini |
Data | 1495-1500 |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 51×37 cm |
Ubicazione | National Gallery of Art, Washington |
Storia
modificaIl ritratto è uno dei migliori esempi della produzione di Bellini in questo campo, avviata almeno dal 1474. Il dipinto, di provenienza e soggetto ignoti (nonostante le numerose ipotesi), si trovava nelle collezioni del dottor Pellegrini a Venezia, che lo vendette nel 1786 a Sir Abraham Hume. Passato ai suoi eredi, venne venduto sul mercato londinese nel 1923 e poi di nuovo nel 1936, quando venne acquistato dalla Samuel H. Kress Foundation, per venire poi donato al museo nel 1939.
Descrizione e stile
modificaIl ritratto mostra un maturo condottiero con il busto a tre quarti, su uno sfondo scuro. Se l'influenza di base è ancora quella di Antonello da Messina nell'impostazione dell'opera, vi si riconosce ormai un affrancamento dai "tipi" del messinese. Una datazione tradizionale al 1482-1485, troppo precoce, si basava sull'identificazione con Jacopo Marcello, capitano generale della Repubblica di Venezia in quegli anni, del quale è documentato un ritratto del Bellini nella casa di famiglia. Altre identificazioni spaziano tra il bergamasco Bartolomeo Colleoni, Vittorio Pavoni (Heinemann 1962, che riferiva l'opera a Gentile Bellini), Bartolomeo d'Alviano (secondo una testimonianza di Vasari) e Giovanni Emo. Tali identificazioni hanno fatto oscillare la datazione nelle proposte degli studiosi tra il 1475 e il 1500, anche se considerazioni stilistiche farebbero propendere per un periodo dopo il 1485, per lo sgancio dai modelli di Antonello.
Il segno del ritratto è ancora molto rilevato plasticamente, ma altri dettagli sono intonati a una maggiore morbidezza, come il viso dai tratti forti e ossuti ma resi senza ricorrere a piani netti, o come il manto di broccato, ammorbidito da linee attenuate invece dell'iperrealismo degli anni 1480: tutto ciò rimanderebbe ai secondi anni novanta.
Bibliografia
modifica- Mariolina Olivari, Giovanni Bellini, in AA.VV., Pittori del Rinascimento, Scala, Firenze 2007. ISBN 888117099X
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Scheda nel sito ufficiale del museo, su nga.gov (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2009).