Rivalità calcistica Francia-Italia

Rivalità tra due squadre nazionali di calcio europee

La rivalità calcistica Francia-Italia identifica gli incontri tra le due rispettive nazionali, che hanno dato vita a contese agonistiche che si protraggono da decenni mettendo di fronte due delle nazioni calcistiche di maggior successo al mondo.[1][2][3][4]

I due capitani di Francia e Italia, Trésor e Zoff, si salutano prima dell'amichevole di Napoli dell'8 febbraio 1978.

Gli incontri principali tra le due compagini sono stati la Finale del campionato europeo di calcio 2000, vinta dai francesi per 2-1 grazie al golden gol nei tempi supplementari, e la Finale del campionato mondiale di calcio 2006, conquistata dagli italiani per 5-3 a tiri di rigore dopo che i tempi regolamentari e supplementari terminarono 1-1. Il bilancio complessivo delle sfide è invece di 41 incontri, con 19 vittorie per l'Italia, 12 per la Francia e 10 pareggi.[5]

 
Boniperti atterrato da Marche nell'amichevole di Genova del 1951

La rivalità tra Francia e Italia trova radici ben profonde e non è affatto relativa soltanto al mondo del calcio. Tra i due paesi da sempre esiste un rapporto di amore-odio, contraddistinto da rispetto e stima reciproci ma anche da scherno e competizione, a livello economico-commerciale ma anche culturale.[1][3][6] Anche per questo motivo le sfide tra le due nazionali sono molto sentite da giocatori, dirigenti, giornalisti e tifosi, tanto che alcuni hanno cominciato a chiamarle "derby d'Europa".[7][8][9]

 
Altafini alle prese con un bleus nell'amichevole di Firenze del 1962

I match giocati tra italiani e francesi fanno parte della storia dei tornei mondiali ed europei; ciò vale in particolare per la finale del campionato d'Europa del 2000 giocata allo stadio di Rotterdam e per la finale del campionato del mondo del 2006 giocata allo stadio di Berlino.[3] La Francia, inoltre, è stata ufficialmente la prima avversaria dell'Italia, in un'amichevole a Milano nel 1910; la gara si concluse 6-2 a favore dei futuri azzurri, all'epoca ancora vestiti di bianco.[3]

L'Italia ha figurato meglio negli scontri diretti, avendo battuto la Francia per 19 volte su 40 partite (10 pareggi), mentre i transalpini hanno trionfato in 11 occasioni. Entrambe le squadre si sono alternate nel predominio della scena ma, per ben 62 anni, dal 1920 al 1982, i bleus non hanno mai sconfitto l'Italia. Fino al 1978 le sfide hanno segnato la superiorità dell'Italia con 17 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte; dal 1982 c'è stata un'inversione di tendenza, dato che nelle successive 13 sfide la nazionale francese ha dominato con 8 vittorie, 4 pareggi e due sconfitte.[4]

Lista degli incontri

modifica
N. Data Luogo Competizione In casa Risultato In trasferta
1 15 maggio 1910   Milano Amichevole Italia
6 – 2
Francia
2 9 aprile 1911   Saint-Ouen Amichevole Francia 2 – 2 Italia
3 17 marzo 1912   Torino Amichevole Italia
3 – 4
Francia
4 12 gennaio 1913   Saint-Ouen Amichevole Francia
1 – 0
Italia
5 29 marzo 1914   Torino Amichevole Italia
2 – 0
Francia
6 18 gennaio 1920   Milano Amichevole Italia
9 – 4
Francia
7 29 agosto 1920   Anversa Giochi olimpici 1920 Francia
3 – 1
Italia
8 20 febbraio 1921   Marsiglia Amichevole Francia
1 – 2
Italia
9 22 marzo 1925   Torino Amichevole Italia
7 – 0
Francia
10 24 aprile 1927   Parigi Amichevole Francia 3 – 3 Italia
11 29 maggio 1928   Amsterdam Giochi olimpici 1928 Italia
4 – 3
Francia
12 25 gennaio 1931   Bologna Amichevole Italia
5 – 0
Francia
13 10 aprile 1932   Parigi Amichevole Francia
1 – 2
Italia
14 17 febbraio 1935   Roma Amichevole Italia
2 – 1
Francia
15 15 dicembre 1937   Parigi Amichevole Francia 0 – 0 Italia
16 12 giugno 1938   Parigi Campionato mondiale di calcio 1938 Francia
1 – 3
Italia
17 4 dicembre 1938   Napoli Amichevole Italia
1 – 0
Francia
18 4 aprile 1948   Parigi Amichevole Francia
1 – 3
Italia
19 3 giugno 1951   Genova Amichevole Italia
4 – 1
Francia
20 11 aprile 1954   Parigi Amichevole Francia
1 – 3
Italia
21 15 febbraio 1956   Bologna Amichevole Italia
2 – 0
Francia
22 9 novembre 1958   Parigi Amichevole Francia 2 – 2 Italia
23 5 maggio 1962   Firenze Amichevole Italia
2 – 1
Francia
24 19 marzo 1966   Parigi Amichevole Francia 0 – 0 Italia
25 8 febbraio 1978   Napoli Amichevole Italia 2 – 2 Francia
26 2 giugno 1978   Mar del Plata Campionato mondiale di calcio 1978 Italia
2 – 1
Francia
27 23 febbraio 1982   Parigi Amichevole Francia
2 – 0
Italia
28 17 giugno 1986   Città del Messico Campionato mondiale di calcio 1986 Francia
2 – 0
Italia
29 16 febbraio 1994   Napoli Amichevole Italia
0 – 1
Francia
30 11 giugno 1997   Parigi Torneo di Francia Francia 2 – 2 Italia
31 3 luglio 1998   Parigi Campionato mondiale di calcio 1998 Italia 0 – 0 (dts)
(3-4 dtr)
Francia
32 2 luglio 2000   Rotterdam Finale del campionato europeo di calcio 2000 Francia
2 – 1 (gg)
Italia
33 9 luglio 2006   Berlino Finale del campionato mondiale di calcio 2006 Italia 1 – 1 (dts)
(5-3 dtr)
Francia
34 6 settembre 2006   Parigi Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2008 Francia
3 – 1
Italia
35 8 settembre 2007   Milano Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2008 Italia 0 – 0 Francia
36 17 giugno 2008   Zurigo Campionato europeo di calcio 2008 Francia
0 – 2
Italia
37 14 novembre 2012   Parma Amichevole Italia
1 – 2
Francia
38 1º settembre 2016   Bari Amichevole Italia
1 – 3
Francia
39 1º giugno 2018   Nizza Amichevole Francia
3 – 1
Italia
40 6 settembre 2024   Parigi UEFA Nations League 2024-2025 Francia
1 – 3
Italia
41 17 novembre 2024   Milano UEFA Nations League 2024-2025 Italia 1 - 3 Francia

Incontri principali

modifica

Campionato mondiale 1938

modifica

La prima sfida tra le due nazionali in un torneo ufficiale è nel corso del campionato del mondo 1938, disputatosi proprio in terra francese. L'Italia campione in carica e la Francia padrona di casa si incontrano nei quarti di finale a Colombes, il 12 giugno 1938. Gli azzurri passano in vantaggio con Colaussi al 9° del primo tempo, ma i transalpini rispondono un minuto dopo con Heisserer. La doppietta di Piola nel secondo tempo condanna i padroni di casa e trascina gli azzurri in semifinale.

Colombes
12 giugno 1938, ore 17:00 UTC+1
Francia  1 – 3
referto
  ItaliaStade olympique Yves-du-Manoir (59 000 spett.)
Arbitro:   Baert

Campionato mondiale 1978

modifica
 
Un frangente della sfida di Mar del Plata al campionato del mondo 1978

Dopo quarant'anni esatti, le due nazionali si affrontano nella prima partita del proprio girone al campionato del mondo 1978. Si tratta dell'esordio in un mondiale per il CT italiano Enzo Bearzot. L'Italia si presenta al mondiale argentino con una squadra giovane e promettente che propone una formazione inedita, imperniata sull'asse portante del blocco-Juve.[10][11] Anche la Francia si presenta con giovani promettenti, molti dei quali però privi di esperienza internazionale.

Al fischio iniziale della sfida contro i transalpini, il 2 giugno allo stadio Mar del Plata, l'Italia si trova davanti a una Francia molto aggressiva, che trova il gol del momentaneo 0-1 con Lacombe dopo soli 44 secondi. Gli azzurri provano a reagire e sfiorano il gol in più occasioni, ma ogni volta vengono ostacolati dalla difesa francese. Al 29', dopo un'azione molto confusa, Rossi firma il meritato pareggio per la formazione azzurra. Riportatisi in parità, gli azzurri riescono a controllare la controffensiva dei bleus. Platini, giovane promessa del calcio francese, subisce la marcatura stretta di Tardelli e non riesce a rendersi pericoloso. All'inizio della ripresa, gli azzurri aggrediscono fin dal primo minuto e, al 54', segnano il gol del definitivo 2-1 con Zaccarelli.[4][12]

Questa vittoria darà inizio al ciclo di Bearzot sulla panchina azzurra, che raggiungerà l'apice quattro anni più tardi con la vittoria dei Mondiali in Spagna. La Francia, dopo la sconfitta contro l'Italia, uscirà eliminata al primo turno. Da questa sconfitta, tuttavia, seguirà per i bleus un periodo di grandi soddisfazioni.

Mar del Plata
2 giugno 1978, ore 13:45 UTC-4
Italia  2 – 1
referto
  FranciaStadio Mar del Plata (38 100 spett.)
Arbitro:   Rainea

Campionato mondiale 1986

modifica

Un ottavo di finale del campionato del mondo 1986 mette di fronte Italia e Francia a quasi quattro anni dall'ultimo confronto (la vittoria in amichevole dei transalpini per 2-0 disputata a Parigi). L'Italia, dopo aver vinto i Mondiali di Spagna 1982, non riesce a qualificarsi al campionato d'Europa 1984 e comincia a stentare in molte amichevoli. Bearzot, riconoscente ai giocatori con cui si era laureato campione del mondo in Spagna, continua a convocarli pur essendo questi ultimi ormai al tramonto della loro carriera. La Francia, invece, ricca di forti individualità, su tutti un Platini vincitore di tre edizioni consecutive del Pallone d'oro, riesce a vincere gli Europei 1984 e si presenta al mondiale del 1986 come una della favorite. Dopo un cammino problematico, gli azzurri passano il turno e agli ottavi si ritrovano proprio contro i bleus.

Bearzot mette in campo una squadra secondo lui adatta ad annullare il gioco avversario e chiede a Baresi di marcare a uomo Platini, ma già dal fischio d'inizio appare evidente che tale piano tattico non funziona. Dopo soli quattordici minuti, l'Italia è già in svantaggio: tocco di Rocheteau per Platini, che entra in area e batte Galli in uscita portando il punteggio sullo 0-1 per la Francia. Nel primo tempo l'Italia prova ad agguantare il risultato con Vierchowod, ma fallisce. Il secondo tempo è lo specchio del primo, con la Francia in netto vantaggio sulla formazione azzurra. All'inizio della ripresa, dopo alcune occasioni, la Francia trova il meritato 0-2 con Stopyra che, servito da Rochetau, fredda Galli sul primo palo con un tocco d'esterno. L'innesto di Vialli al posto del deludente Galderisi non cambia risultato. Al triplice fischio dell'arbitro è la Francia a passare il turno, mentre l'Italia campione del mondo uscente è costretta a lasciare anzitempo il mondiale.[4][13]

Al termine della sfida, Bearzot ammette la superiorità della formazione francese e qualche tempo dopo si dimise dall'incarico di commissario tecnico. Per la Francia si tratta un grande successo, condito soprattutto dall'aver eliminato i campioni del mondo in carica, da cui, a detta dell'allenatore dei bleus Henri Michel, ci si aspettava senza dubbio qualcosa di meglio.[14]

Città del Messico
17 giugno 1986, ore 12:00 UTC-6
Italia  0 – 2
referto
  FranciaStadio Olimpico Universitario (70 000 spett.)
Arbitro:   Esposito

Campionato mondiale 1998

modifica

Nel 1998, anno del campionato del mondo di Francia, la nazionale francese si candida subito alla conquista del titolo di campione del mondo.[15] L'Italia guidata da Cesare Maldini, invece, si presenta alla competizione con una squadra altrettanto competitiva, ma con un Alessandro Del Piero in condizioni di forma precarie.[16][17] Con l'attaccante della Juventus non al meglio, Maldini decide di convocare Roberto Baggio: sarà lui il titolare finché Del Piero non si ristabilirà.[18]

Mentre la Francia vince il proprio girone con grande autorità, l'Italia passa il turno a fatica, trascinata dall'esperienza di Baggio e dai gol di Vieri. Dopo la prima fase, Italia e Francia sono destinate a incontrarsi in un eventuale quarto di finale. Dopo aver battuto rispettivamente Norvegia e Paraguay, bleus e azzurri si sfidano allo Stade de France di Saint-Denis, il 3 luglio 1998, davanti a 77.000 spettatori.

L'Italia è subito in difficoltà e, già all'inizio del primo tempo, il portiere Pagliuca deve subito opporsi con bravura a due tiri di Zidane e Petit. Il reparto difensivo fatica (Pessotto non riesce a marcare a uomo Zidane), così come quello d'attacco (Del Piero e Vieri non si rendono pericolosi sotto porta). Insoddisfatto dalla prestazione di Del Piero, criticato per i suoi "movimenti incerti" a fine gara, Maldini lo sostituisce con Baggio. Con l'ingresso del Divin Codino aumentano le occasioni da gol per l'Italia e i pericoli per la difesa francese. Nei tempi supplementari, dopo lo 0-0 dei regolamentari, proprio Baggio, lanciato da Albertini, sfiora il golden goal, calciando in corsa al volo un pallone che sfila di pochissimo dal palo destro della porta di Barthez.

La sfida si protrae fino ai tiri di rigore, in cui l'Italia viene eliminata perdendo per 3-4, complici gli errori di Albertini e Di Biagio (il cui rigore si stampò sulla traversa). Dopo dodici anni, la Francia si qualifica per le semifinali della Coppa del mondo, mentre l'Italia viene eliminata ai rigori per la terza edizione consecutiva del campionato del mondo.[4][19] Il 12 luglio i transalpini vincono il loro primo titolo mondiale,[20] mentre dieci giorni più tardi Maldini viene esonerato dall'incarico di CT e sostituito da Dino Zoff.[21]

Saint-Denis
3 luglio 1998, ore 16:30 UTC+1
Italia  0 – 0
(d.t.s.)
referto
  FranciaStade de France (77 000 spett.)
Arbitro:   Dallas

Italia
Francia
P 12 Gianluca Pagliuca
D 2 Giuseppe Bergomi   28’
D 4 Fabio Cannavaro
D 5 Alessandro Costacurta   113’
D 3 Paolo Maldini (c)
C 11 Dino Baggio   52’
C 14 Luigi Di Biagio
C 17 Francesco Moriero
C 7 Gianluca Pessotto   90’
A 10 Alessandro Del Piero   26’   67’
A 21 Christian Vieri
Sostituzioni:
C 9 Demetrio Albertini   52’
A 18 Roberto Baggio   67’
C 15 Angelo Di Livio   90’
CT:
Cesare Maldini
 
P 16 Fabien Barthez
B 15 Lilian Thuram
B 5 Laurent Blanc
B 8 Marcel Desailly
B 3 Bixente Lizarazu
C 7 Didier Deschamps (c)   62’
C 19 Christian Karembeu   65’
C 17 Emmanuel Petit
C 10 Zinédine Zidane
A 6 Youri Djorkaeff
A 9 Stéphane Guivarc'h   53’   65’
Sostituzioni:
A 12 Thierry Henry   65’
A 20 David Trezeguet   65’
CT:
Aimé Jacquet

Campionato europeo 2000

modifica

Francia e Italia si rincontrano nella finale del campionato d'Europa 2000, la sera del 2 luglio, allo stadio di Rotterdam. Sono molti i reduci dalla sfida del 1998, ora con più esperienza. Mentre la Francia si affida a Zidane, l'Italia può contare stavolta sul talento di Francesco Totti.[22][23]

 
Francia e Italia in campo per la finale del campionato europeo di calcio 2000

Proprio il capitano della Roma, dopo meno di un minuto, serve una palla pericolosa per Delvecchio, che mette paura al portiere francese Barthez. Seguono due occasioni per Totti e ancora per Delvecchio. La Francia si accende dopo un quarto d'ora e ritrova i propri riferimenti. Zidane guadagna metri preziosi per dare sfogo al talento, ma nel corso dell'intera sfida non riuscirà mai a essere decisivo poiché chiuso perfettamente dalla difesa e dal centrocampo azzurro. La ripresa incomincia con gli azzurri in affanno. Zoff toglie Fiore e fa entrare Del Piero. Totti arretra così al ruolo di trequartista e questo crea scompiglio nella difesa francese. Dopo due minuti dall'ingresso di Del Piero, Totti libera di tacco Pessotto, che crossa al centro dell'area di rigore avversaria per Delvecchio. L'attaccante della Roma non sbaglia e porta in vantaggio gli azzurri. Dopo pochi minuti l'Italia ha la possibilità di raddoppiare con Del Piero, il quale però, servito perfettamente da Totti, calcia poco fuori alla sinistra di Barthez.

I francesi si rianimano nel finale e assalgono Toldo e la porta azzurra. Il portiere della Fiorentina riesce a salvare più volte il risultato, ma a un minuto dalla fine accade l'imprevedibile. Su un rinvio di Barthez dalla tre quarti difensiva, nato da una punizione decretata dall'arbitro svedese Anders Frisk, Wiltord riceve un assist sporcato da Cannavaro e tira di potenza verso la porta di azzurra. La palla passa sotto le gambe di Nesta e viene sfiorata appena da Toldo prima di finire in rete. È 1-1 e si va ai tempi supplementari. Entrambe le squadre sembrano poter vincere la partita, ma l'Italia è più scossa dei francesi, sia mentalmente sia fisicamente, e i supplementari della semifinale contro i Paesi Bassi incominciano a sentirsi nelle gambe; dopo un'altra occasione sprecata da Del Piero, i francesi trovano il raddoppio con Trezeguet al 103' del secondo tempo supplementare, golden goal che vale alla Francia il secondo titolo di campione d'Europa dopo quello vinto nel 1984 a Parigi.[4][24][25][26]

Due giorni dopo la finale, il CT degli azzurri Dino Zoff si dimette, adducendo come motivazione il fastidio causato da alcune dichiarazioni rilasciate dall'allora capo dell'opposizione al governo, Silvio Berlusconi, che aveva criticato fortemente alcune sue scelte tattiche.[27] Zoff chiude dunque la sua carriera sulla panchina azzurra con una sconfitta contro i bleus, terzo allenatore ad andare incontro a tale destino dopo Bearzot nel 1986 e Maldini nel 1998.

Rotterdam
2 luglio 2000, ore 20:00 UTC+1
Francia  2 – 1
(d.t.s.)
referto
  ItaliaDe Kuip (50 000 spett.)
Arbitro:   Frisk

Francia
Italia
  Francia
P 16 Fabien Barthez
D 15 Lilian Thuram   58’
D 8 Marcel Desailly
D 5 Laurent Blanc
D 3 Bixente Lizarazu   86’
C 4 Patrick Vieira
C 7 Didier Deschamps (C)
C 6 Youri Djorkaeff   76’
C 10 Zinédine Zidane
A 21 Christophe Dugarry   57’
A 12 Thierry Henry
Sostituzioni:
A 13 Sylvain Wiltord   57’
A 20 David Trezeguet   76’
C 11 Robert Pirès   86’
CT:
  Roger Lemerre
 
  Italia
P 12 Francesco Toldo
D 5 Fabio Cannavaro   42’
D 13 Alessandro Nesta
D 15 Mark Iuliano
D 3 Paolo Maldini (C)
D 11 Gianluca Pessotto
C 4 Demetrio Albertini
C 14 Luigi Di Biagio   31’   66’
C 18 Stefano Fiore   53’
A 20 Francesco Totti   90’
A 21 Marco Delvecchio   86’
Sostituzioni:
A 10 Alessandro Del Piero   53’
C 16 Massimo Ambrosini   66’
A 19 Vincenzo Montella   86’
CT:
  Dino Zoff

Campionato mondiale 2006

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2006.

Dopo la sfida del 2000, Italia e Francia attraversano un periodo difficile. Ritenute tra le favorite per la vittoria del campionato del mondo 2002,[28] entrambe vengono eliminate in maniera clamorosa: gli azzurri vengono sconfitti negli ottavi dalla Corea del Sud padrone di casa, in una partita caratterizzata dal discusso operato dell'arbitro ecuadoriano Byron Moreno, mentre i transalpini escono addirittura al primo turno della competizione. Neanche al campionato d'Europa 2004 le due squadre riescono ad approdare sul podio: l'Italia viene eliminata nella fase a gironi, pur non avendo subito nemmeno una sconfitta, a causa dell'arrivo a pari punti con la Svezia e la Danimarca e della sfida finita per 2-2 tra queste ultime, mentre la Francia viene eliminata a sorpresa, ai quarti di finale, dalla Grecia allenata dal tedesco Otto Rehhagel, futura vincitrice del torneo. Come conseguenza, le due nazionali iniziano un'opera di radicale cambiamento sia della rosa sia della gestione tecnica: Marcello Lippi viene chiamato a guidare gli azzurri, mentre la panchina dei bleus viene affidata a Raymond Domenech.

 
Thierry Henry e Gennaro Gattuso nel corso della finale del campionato mondiale di calcio 2006

L'Italia può contare su un gruppo che annovera alcuni campioni presenti nelle due sfide del 1998 e del 2000 e si qualifica facilmente al campionato del mondo 2006 in programma in Germania.[29] La Francia attraversa invece un difficile periodo di transizione a causa dell'addio di alcuni giocatori veterani, Zidane e Thuram su tutti, i quali, però, decidono di tornare in nazionale su richiesta di Domenech visto che la loro nazionale stava faticando nel girone di qualificazione al mondiale.[30][31] Con l'aiuto dei suoi giocatori più rappresentativi, la Francia riesce a qualificarsi a Germania 2006.

Entrambe le nazionali si presentano quindi al mondiale tedesco non tra le favorite, ma venendo comunque ritenute in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario ostico. Dopo un cammino più brillante rispetto a quello della fase a gironi, le due nazionali approdano in finale: l'Italia batte Australia, Ucraina e Germania, mentre la Francia riesce a superare Spagna, Brasile e Portogallo. La sfida finale si svolge la sera del 9 luglio 2006, all'stadio Olimpico di Berlino. La Francia passa in vantaggio con un gol del capitano Zidane, giunto alla sua ultima partita della carriera, al 7º minuto su calcio di rigore. L'Italia reagisce pareggiando con Materazzi al 19° sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pirlo. Dopo un primo tempo alla pari, la seconda frazione di gioco vede gli azzurri in evidente calo e i bleus che ne approfittano, iniziando ad aggredire la difesa italiana, ma senza particolare successo. Dopo le prime sostituzioni, però, è l'Italia a rendersi pericolosa: al 61', Toni realizza di testa un gol sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma l'arbitro argentino Horacio Elizondo lo annulla per fuorigioco. La partita si protrae oltre i supplementari e in questo frangente di gioco Zidane viene espulso dall'arbitro Horacio Elizondo, su indicazione del quarto ufficiale di gara[32], per aver colpito intenzionalmente Materazzi con una testata dopo che i due si erano scambiati alcune frasi offensive, chiudendo di fatto nel peggiore dei modi la propria carriera da calciatore.[33]

Al termine dei 120 minuti il risultato è ancora fermo sull'1-1 e, per la seconda volta nella storia, l'assegnazione della Coppa del mondo è decisa dai tiri di rigore. Gli italiani non sbagliano nessuno dei cinque tiri decisivi dal dischetto, mentre per la Francia è decisivo l'errore di Trezeguet, proprio lo stesso giocatore che aveva punito gli italiani nella finale del campionato europeo 2000. Il rigore di Grosso incorona gli azzurri campioni del mondo per la quarta volta nella storia.[4][34][35]

Berlino
9 luglio 2006, ore 20:00 UTC+2
Italia  1 – 1
(d.t.s.)
referto
  FranciaOlympiastadion Berlin (69 000 spett.)
Arbitro:   Elizondo

Italia
Francia
  Italia (4-4-1-1)
P 1 Gianluigi Buffon
DD 19 Gianluca Zambrotta   5’
DC 5 Fabio Cannavaro (C)
DC 23 Marco Materazzi
DS 3 Fabio Grosso
CDIF 8 Gennaro Gattuso
CDIF 21 Andrea Pirlo
CD 16 Mauro Germán Camoranesi   86’
CS 20 Simone Perrotta   61’
AI 10 Francesco Totti   61’
AC 9 Luca Toni
Sostituzioni:
CDIF 4 Daniele De Rossi   61’
AD 15 Vincenzo Iaquinta   61’
AS 7 Alessandro Del Piero   86’
CT:
  Marcello Lippi
 
  Francia (4-2-3-1)
P 16 Fabien Barthez
DD 19 Willy Sagnol   12’
DC 15 Lilian Thuram
DC 5 William Gallas
DS 3 Éric Abidal
CDIF 4 Patrick Vieira   56’
CDIF 6 Claude Makélélé
CD 22 Franck Ribéry   100’
COFF 10 Zinédine Zidane (C)   110'
CS 7 Florent Malouda   111’
AC 12 Thierry Henry   107’
Sostituzioni:
CDIF 18 Alou Diarra   76’   56’
AC 20 David Trezeguet   100’
CD 11 Sylvain Wiltord   107’
CT:
  Raymond Domenech

Campionato europeo 2008

modifica

Il 27 gennaio 2006, cioè alcuni mesi prima della finale dei Mondiali in Germania, Italia e Francia vengono inaspettatamente inserite nello stesso girone delle qualificazioni al campionato europeo di calcio 2008.[36] Il 6 settembre, due mesi dopo l'ultimo confronto, le due nazionali si ritrovano faccia a faccia a Parigi per la seconda gara di qualificazione. Gli azzurri sono campioni del mondo in carica, ma si trovano in una situazione assolutamente non paragonabile a quella di luglio a Berlino: a Saint Denis, i bleus di Domenech li battono infatti per 3-1 (doppietta di Govou e Henry per i francesi e Gilardino per gli italiani). Il CT italiano Roberto Donadoni, che aveva sostituito il dimissionario Lippi, non viene risparmiato dalla critica, che mette in discussione la sua permanenza sulla panchina azzurra.[37][38]

Il 10 agosto 2007, alcuni giorni prima della partita di ritorno a Milano, Domenech concede un'intervista al quotidiano Le Parisien in cui lancia accuse pesanti e precise all'Italia:

«A Milano avremo ottantamila persone addosso: è in situazioni come queste che si vedono i grandi giocatori. Piuttosto, la mia preoccupazione è l'arbitro. Ma con gli italiani è un'abitudine.[39]»

Il team manager ed ex centravanti azzurro Gigi Riva interviene rispondendo alle offese del CT francese:

«È patetico. Lui è uno che lavora molto di cervello, sa che Italia-Francia è un incontro delicato e quindi provoca: ci sta provando. Perché non le disse allora, quelle cose sull'arbitro? Mi sa che è preoccupato per la partita e vuole condizionare l'arbitraggio. Che cosa triste.[39]»

L'UEFA squalifica Domenech a causa di tali dichiarazioni, impedendogli di sedersi sulla panchina dei bleus in occasione del match di ritorno contro gli azzurri[40], conclusosi 0-0.[41] Il risultato, seppur deludente a livello sportivo, permette ai francesi di mantenere il primato nel girone di qualificazione impedendo la rimonta degli italiani. La squadra di Donadoni riesce però a completare un filotto di 4 vittorie consecutive, che le permettono di superare i transalpini in classifica e di concretizzare la qualificazione a Euro 2008[42] (per la Francia sono decisive la sconfitta contro la Scozia e il pareggio contro l'Ucraina).

Il 2 dicembre 2007 l'urna di Lucerna intreccia ancora una volta il cammino di Italia e Francia, che vengono pescate in un girone di ferro insieme a Paesi Bassi e Romania.[43] Dopo due giornate, entrambe le nazionali sono reduci da una sconfitta contro gli olandesi e un pareggio contro i rumeni, e la gara tra loro diventa dunque decisiva per il passaggio al turno successivo, sperando contemporaneamente che l'incontro tra Olanda e Romania non termini con la vittoria dei secondi.

L'Italia tiene in pugno la partita sin dal primo minuto, trovandosi di fronte a una Francia priva di Ribéry già dall'ottavo minuto per infortunio. Al 24' Toni, liberato da solo davanti a Coupet, viene travolto da Abidal al centro dell'area, causando un rigore netto accompagnato dall'espulsione del francese per fallo da ultimo uomo. Sul dischetto si presenta Pirlo, che spiazza Coupet e porta in vantaggio gli azzurri. Nei minuti finali del primo tempo, gli azzurri costruiscono l'ennesima occasione per il raddoppio, ma Grosso colpisce il palo su punizione dai 28 metri. Nel secondo tempo l'Italia trova il raddoppio con De Rossi, la cui punizione viene deviata da Henry. A tre minuti dalla fine, l'Olanda batte la Romania (vincendo in questo modo il raggruppamento) e l'Italia passa il turno come seconda grazie alla vittoria sulla Francia, la prima conseguita nei novanta minuti regolamentari dai tempi dei Mondiali 1978.[4][44]

Zurigo
17 giugno 2008, ore 20:45 UTC+2
Francia  0 – 2
referto
  ItaliaStadio Letzigrund
Arbitro:   Michel'

UEFA Nations League 2024-2025

modifica

Il 6 settembre 2024 le due squadre si affrontano nuovamente in gare ufficiali dopo sedici anni. Al Parco dei Principi di Parigi, per la prima giornata del gruppo 2 di Lega A della UEFA Nations League 2024-2025, l'Italia batte la Francia per 3-1, cogliendo la prima vittoria contro i bleus in Francia dopo settant'anni. Viceversa nella partita di ritorno del 17 novembre la formazione transalpina si afferma con un netto 3-1 sugli azzurri, ribaltando difatti l'andata, guadagnandosi così il primo posto nella classifica del girone.

Parigi
6 settembre 2024, ore 20:45 UTC+2
Francia  1 – 3
referto
  ItaliaParco dei Principi (44 500 spett.)
Arbitro:   Sandro Schärer

Milano
17 novembre 2024, ore 20:45 UTC+1
Italia  1 – 3
referto
  FranciaStadio Giuseppe Meazza (68 158 spett.)
Arbitro:   Slavko Vincic

Statistiche

modifica

Nelle tabelle è illustrata la storia degli incontri ufficiali disputati dalle due nazionali. Il bilancio delle sfide nelle competizioni è perfettamente equo, con 5 vittorie italiane, 5 francesi e 4 pareggi. Con le amichevoli il bilancio finale delle 41 sfide vede 19 vittorie dell'Italia, 10 pareggi e 12 vittorie della Francia. I quarti di finale del campionato mondiale di calcio 1998 e la finale del campionato mondiale di calcio 2006, finite ai rigori, sono considerate pareggi.

Totale gare
disputate
Vittorie
dell'Italia
Pareggi Vittorie
della Francia
Reti
dell'Italia
Reti
della Francia
Campionati mondiali 5 2 2[45] 1 6 5
Campionati europei 2 1 0 1 3 2[46]
UEFA Nations League 1 1 0 1 4 4
Qualificazioni ai campionati europei 2 0 1 1 1 3
Giochi olimpici 2 1 0 1 5 6
Torneo di Francia 1 0 1 0 2 2
Totale competizioni 13 5 4 5 21 22
Amichevoli 27 14 6 7 65 38
Totale 41 19 10 12 86 60

Dati aggiornati al 17 novembre 2024.

Cannonieri

modifica
Eugène Maës e Giuseppe Meazza sono a pari merito i marcatori assoluti delle sfide tra Francia e Italia (5 gol)

Di seguito è riportato l'elenco dei principali cannonieri in tutte le gare ufficiali disputate tra le due nazionali:

5 reti

4 reti

3 reti

2 reti

  1. ^ a b CI RISIAMO: ITALIA-FRANCIA Un’accesa rivalità che parte da lontano, su federtennis.it, 30 maggio 2014. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
  2. ^ Storia recente di Italia-Francia, su fantagazzetta.com, 14 novembre 2012. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
  3. ^ a b c d Aldo Cazzullo, Italia-Francia Le antiche ossessioni le rivalità profonde e più amore che odio, in Corriere della Sera, 7 luglio 2006, p. 57 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
  4. ^ a b c d e f g h Italia e Francia di nuovo contro dopo 4 anni: storia di una grande rivalità, su today.it, 12 novembre 2012. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  5. ^ Italy vs France Head to Head record by competition, su eu-football.info.
  6. ^ Gattuso: "Italia - Francia grande rivalità", su calcionews24.com, 12 novembre 2012. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  7. ^ EURO 2008, Italia-Francia derby d'Europa, su firenzeviola.it, 17 giugno 2008.
  8. ^ Domenech punta già l'Italia "E' il mio piccolo derby", su gazzetta.it, 14 giugno 2008. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
  9. ^ ITALIA-FRANCIA: AMICHEVOLE SÌ, MA AMICI MAI, su gqitalia.it, www.gqitalia.it, 14 novembre 2012. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  10. ^ Roberto Beccantini, Addio Bearzot, il ct mundial che non cercava gli applausi, su lastampa.it, La Stampa, 22 dicembre 2010. URL consultato il 20 giugno 2015.
  11. ^ Luca Curino, Una Ital-Juve da record. A ottobre in 9 con Amauri, in La Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2009. URL consultato il 21 giugno 2015.
  12. ^ Francesca Fanelli, 1978, L'Italia di Bearzot debutta al mondiale argentino, su corrieredellosport.it, Corriere dello Sport. URL consultato il 20 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  13. ^ POVERO BEARZOT, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 18 giugno 1986. URL consultato il 19 giugno 2015.
  14. ^ BEARZOT: 'E' SOLO COLPA MIA', su ricerca.repubblica.it, repubblica.it, 18 giugno 1986. URL consultato il 19 giugno 2015.
  15. ^ Notiziario del mondiale, in rai.it, 2 giugno 1998. URL consultato il 22 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  16. ^ Giancarlo Padovan, Del Piero, il Mondiale si allontana, in Corriere della Sera, 23 maggio 1998, p. 43 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  17. ^ I 22 di Cesare, in rai.it, 21 maggio 1998. URL consultato il 22 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  18. ^ Maldini sceglie Baggio, ma Alex vuole il posto, in repubblica.it, 15 giugno 1998. URL consultato il 22 giugno 2015.
  19. ^ Goffredo Buccini e Alberto Costa, Di Biagio, l'ultima vittima della maledizione del dischetto, in Corriere della Sera, 4 luglio 1998, p. 3 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2012).
  20. ^ Francia-Brasile 3-0, su fifa.com, 12 luglio 1998. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  21. ^ Esonerato il ct, adesso tocca a Zoff, in repubblica.it, 22 luglio 1998. URL consultato il 18 giugno 2015.
  22. ^ Stefano Boldrini, «O vinco oppure lascio la Roma», in Corriere della Sera, 23 luglio 2000, p. 35 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2015).
  23. ^ Calcio, Europei; Totti: sarò io la stella, in repubblica.it, 2 giugno 2000. URL consultato il 19 giugno 2015.
  24. ^ Una sconfitta crudele, in UEFA.com. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  25. ^ Storia degli Europei: 2000, Francia Italia e il golden gol, in Rivista Sportiva, 8 maggio 2012. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  26. ^ La beffa più amara K.o. al golden gol, in repubblica.it, 2 luglio 2000. URL consultato il 18 giugno 2015.
  27. ^ Zoff lascia la Nazionale dopo l'attacco di Berlusconi, in repubblica.it, 4 luglio 2000. URL consultato il 18 giugno 2015.
  28. ^ Intervista al Mondiale "L'Italia perderà in finale", in repubblica.it, 31 maggio 2002. URL consultato il 20 giugno 2015.
  29. ^ Italia qualificata al Mondiale 2006, in tgcom24.mediaset.it, 9 ottobre 2005. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2015).
  30. ^ Thuram: obiettivo Germania, in uefa.com, 6 settembre 2005. URL consultato il 18 giugno 2015.
  31. ^ Zidane torna in nazionale, in uefa.com, 3 agosto 2005. URL consultato il 18 giugno 2015.
  32. ^ L'arbitro Elizondo: "Non vidi testata di Zidane", AGI.it, 29 maggio 2010. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  33. ^ Zidane, carriera chiusa con una testata, in Corriere della Sera, 7 settembre 2006. URL consultato il 19 giugno 2015.
  34. ^ Livia Taglioli, Finale: Italia-Francia ai rigori, su gazzetta.it, Gazzetta dello Sport, 9 luglio 2006. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  35. ^ Gaetano De Stefano, Ci incoronano i rigori, su gazzetta.it, Gazzetta dello Sport, 9 luglio 2006. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  36. ^ Calcio, sorteggi Europei 2008 L'Italia trova Francia e Ucraina, in La Repubblica, 27 gennaio 2006. URL consultato il 22 giugno 2015.
  37. ^ Donadoni, lezione francese Cassano e Semioli deludono, in La Repubblica, 6 settembre 2006. URL consultato il 22 giugno 2015.
  38. ^ Italia sconfitta a Parigi, in uefa.com, 7 settembre 2005. URL consultato il 19 giugno 2015.
  39. ^ a b Domenech accende Italia-Francia "Truccate le partite, temo l'arbitro", in La Repubblica, 10 agosto 2007. URL consultato il 22 giugno 2015.
  40. ^ Le parole costano care a Raymond Domenech Squalificato per un turno, salterà Italia-Francia, in La Repubblica, 27 agosto 2007. URL consultato il 22 giugno 2015.
  41. ^ Gaetano De Stefano, Italia e Francia si annullano A San Siro vince la tensione, su gazzetta.it, Gazzetta dello Sport, 8 settembre 2007. URL consultato il 19 giugno 2015.
  42. ^ Gaetano De Stefano, L'Italia vola agli Europei! Panucci, gol qualificazione, su gazzetta.it, Gazzetta dello Sport, 17 novembre 2007. URL consultato il 22 giugno 2015.
  43. ^ Gaetano De Stefano, Girone di ferro a Euro 2008 Italia con Francia e Olanda!, su gazzetta.it, Gazzetta dello Sport, 2 dicembre 2007. URL consultato il 22 giugno 2015.
  44. ^ Italia, la notte perfetta Nei quarti c'è la Spagna, gazzetta.it, 17 giugno 2008. URL consultato il 24 febbraio 2015.
  45. ^ I calci di rigore del 1998 e del 2006 valgono come pareggi.
  46. ^ La rete di Trezeguet nel 2000 è un golden gol.

Voci correlate

modifica
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio