Robecchetto con Induno
Robecchetto con Induno (Robecchett cont Indun in dialetto milanese, Rubichett in dialetto locale) è un comune italiano di 4 794 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia. Nel suo territorio si trova la frazione di Malvaglio.
Robecchetto con Induno comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Città metropolitana | Milano |
Amministrazione | |
Sindaco | Sabrina Pane (commissario prefettizio) dal 03-04-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°32′N 8°46′E |
Altitudine | 172 m s.l.m. |
Superficie | 13,93 km² |
Abitanti | 4 794[1] (30-6-2023) |
Densità | 344,15 ab./km² |
Frazioni | Malvaglio, Induno |
Comuni confinanti | Castano Primo, Cuggiono, Galliate (NO), Turbigo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20020 |
Prefisso | 0331 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 015183 |
Cod. catastale | H371 |
Targa | MI |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 673 GG[3] |
Nome abitanti | robecchettesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Robecchetto con Induno nella città metropolitana di Milano | |
Sito istituzionale | |
Durante il governo di Napoleone, Robecchetto e i suoi 533 abitanti furono temporaneamente annessi dal comune di Turbigo.[4]
Storia
modificaBenché il comune di Robecchetto con Induno venne creato nel 1870 dalla fusione dei comuni di Robecchetto e Induno Ticino[5], esso ha origini ben più antiche: l'esistenza nella zona di un borgo, chiamato Padregnano è attestata infatti già in documenti della fine dell'undicesimo secolo. Il territorio dove sorge Robecchetto sarebbe stato donato da Federico Barbarossa alla città di Milano subito dopo la Pace di Costanza. Durante il medioevo si vide coinvolta nelle battaglie tra i Visconti e Torriani per il dominio sul capoluogo Lombardo. In seguito ci furono un susseguirsi di conquiste straniere fino a che nel XVI secolo non fu posto sotto il controllo dei Maggi. A questi ultimi subentrarono poi gli Arconati e, verso la metà del Seicento, i Fagnani. La sorte del feudo di Robecchetto fu decretata da Napoleone quando sul finire del XVIII secolo abolì il sistema feudale. Nel 1859 fu teatro di scontri tra le truppe Francesi e quelle Austriache.[6]
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 5 ottobre 1974.[7]
«Troncato: nel 1° d'azzurro, alla chiesa al naturale; nel 2° di rosso, a due spade decussate, sormontate da una stella d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Nella parte superiore è riprodotta la facciata dell'antica chiesa di San Vittore.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[8]
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Ponte sul Naviglio Grande (1595), non distante dalla centrale di Turbigo.[9]
Il Ramo Morto del fiume Ticino e l'Isolone
modificaIl Ramo Morto del fiume Ticino è un corso d'acqua che si trova nelle vicinanze del Ponte sul Ticino[10]. Riveste un particolare interesse naturalistico in quanto è ricco di specie ittiche pregiate e nelle sponde del medesimo sono presenti particolari specie di arbusti e di animali[11][12][10]. In origine era un ramo laterale del Fiume Ticino poi interrotto nella sua estremità di monte[10]. E' alimentato delle acque di raffreddamento scaricate dalla centrale termoelettrica di Turbigo, dalle acque della Roggia del Molino (bassa) e dal Colatore Arno[10]. Il territorio compreso tra il Ramo Morto del fiume Ticino e quello principale è denominato "Isolone" e in esso vi è la Cascina Regina[10]. Nella zona di quest'ultima è stata attuata una lottizzazione residenziale (Regina Residence), che è composta di 10-15 ville all'interno di un'area completamente recintata e attrezzata anche con un maneggio per cavalli, ad uso esclusivo dei residenti[13]. In località Isolone, situata nel territorio del Parco Regionale della Valle del Ticino, sono attualmente presenti il compendio immobiliare denominato Condominio "Regina Residence", formazioni igrofile, boschi e aree agricole. Si accede da una strada sterrata che si diparte dalla Strada Statale 341, attraverso un cancello carraio scorrevole ad apertura motorizzata[14][15]. La parte occidentale dell'Isolone in origine era un bosco di proprietà del Comune di Galliate poi in epoca fascista venne acquistata dalla famiglia Aliprandi e costituita in riserva di caccia[16][17]. Nel secondo dopoguerra la proprietà era gestita dalla Ditta Aliprandi rag. Gianlodovico e Scolari Ersilia con sede in Milano, via Alberto da Giussano n. 20[18].
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Il Ramo Morto nel 1881, quando era un ramo laterale del fiume Ticino
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Il bosco Isolone - Veserino nel 1933, acquistato nel 1934 dal Rag. Carlo Aliprandi
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La riserva di caccia venne istituita nel 1924 dal Rag. Carlo Aliprandi
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La riserva di caccia nel 1934
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Il Ramo Morto del Ticino nel suo percorso attuale e la Cascina Regina in localita "Isolone"
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La località "Isolone" nel 1970: al n. 7 è indicata l'area della Cascina Regina, lottizzata e denominata "Regina Residence"
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 2004 | 29 maggio 2006 | Fabrizio Angelo Garberi | Lista civica | Sindaco | |
30 maggio 2006 | 5 maggio 2016 | Maria Angela Misci | Lista civica | Sindaco | |
6 maggio 2016 | 5 ottobre 2021 | Giorgio Clemente Braga | Lista civica | Sindaco | |
5 ottobre 2021 | in carica | Giorgio Clemente Braga | Lista civica | Sindaco |
Associazioni sportive
modificaCalcio
modificaLa società A.S.Ticinia nasce il giorno 1 luglio 1984 dalla fusione di due società calcistiche: la SCOM di Malvaglio e la U.S. Robecchettese. Come colori sociali furono scelti il Rosso e il Bianco. Il suo primo presidente fu Roberto Toretta. Attualmente partecipa al girone N della Prima Categoria Lombarda.
Sci
modificaFondato nel 1975 a Malvaglio, lo Sci Club[19] prese la propria denominazione da San Bernardo, patrono della frazione e santo protettore degli sciatori. Grazie alla disponibilità del parroco don Giuseppe Sormani, la sede sociale fu fissata in piazza San Bernardo in locali di proprietà della parrocchia di Malvaglio. Giuseppe Bugini fu eletto primo presidente sociale. Con il patrocinio del comune di Robecchetto con Induno e in collaborazione con gli sci club di Buscate, Castano Primo e Turbigo, l'associazione propone gare e corsi di sci. Numerose le escursioni sciistiche durante tutto l'anno.
Scacchi
modificaDopo un torneo estemporaneo disputato nel 1976, gli scacchi diventarono una presenza fissa a Robecchetto a partire dall'ottobre 1987 quando il circolo scacchistico Paul Keres di Cuggiono ci trasferì la propria sede sociale. L'anno successivo il club organizzò il 1º festival scacchistico di Robecchetto con Induno. Nel 2001 il club si divise in due: i Cavalli&Segugi continuarono la propria attività a Robecchetto mentre il Paul Keres si trasferì a Bernate Ticino. Dal 2014 Robecchetto ospita un raggruppamento del campionato italiano a squadre.
Curiosità
modifica- Nel paese, alla Cascina del Guado, storica dimora rurale del XVI secolo trasformata in atelier nel 1969 dall'artista Daniele Oppi, sono state effettuate alcune riprese del film Che bella giornata (2011), con Checco Zalone.
- Come noto a molti dei più anziani abitanti, prima della battaglia di Magenta, gli Austriaci passarono per i territori di Robecchetto, chiedendo informazioni per come recarsi più velocemente alla cittadina, ma, i robecchettesi, proferendo falsa testimonianza, indicarono una strada molto più lunga attraverso i campi, facendo impantanare gli invasori. Grazie a ciò, l'esercito austriaco venne rallentato e venne così coniato il detto dei "falsi di Robecchetto".
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Robecchetto (Robecchetto con Induno, MI) – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali
- ^ Regio Decreto 9 giugno 1870, n. 5722
- ^ Comune di Robecchetto con Induno - Storia, su italiapedia.it. URL consultato il 17 novembre 2016.
- ^ Robecchetto con Induno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 novembre 2023.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Pifferi, foto 63, disascalia.
- ^ a b c d e Ramo Morto del Ticino
- ^ I diritti di pesca
- ^ Il Ramo Morto a Robecchetto con Induno
- ^ Maurice Cerasi, Piergiorgio Marabelli, "Analisi e progettazione dell'ambiente. Uno studio per la valle del Ticino", Padova 1970, pag. 38-40 e pag. 142
- ^ Piano di gestione del sito di importanza comunitaria IT2010014
- ^ Perizia
- ^ AA.VV., "Il ponte sul Ticino tra Galliate e Turbigo nel centenario della sua realizzazione 1887-1987", Galliate-Turbigo MCMLXXXVII, pag 54 Fig. 10
- ^ Aliprandi
- ^ Ditta Aliprandi Rag. Gianlodovico
- ^ sciclubsanbernardo.com, http://www.sciclubsanbernardo.com .
Bibliografia
modifica- Enzo Pifferi, Laura Tettamanzi e Emilio Magni, da milano lungo i navigli, Como, Editrice E.P.I., 1987.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Robecchetto con Induno
Collegamenti esterni
modifica- Sito dell'Amministrazione Comunale di Robecchetto con Induno, su comune.robecchetto-con-induno.mi.it.
- Robecchetto con Induno, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 247847446 · GND (DE) 4720112-5 |
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