Roccu u stortu (album)

album de Il Parto delle Nuvole Pesanti del 2001

Roccu u stortu (musiche originali dello spettacolo teatrale) è il quinto album del gruppo calabrese Il Parto delle Nuvole Pesanti uscito nel 2001.[1]

Roccu u stortu
album in studio
ArtistaIl Parto delle Nuvole Pesanti
Pubblicazione2001
Durata36:24
Dischi1
Tracce23
GenereFolk rock
Musica d'autore
Rock alternativo
World music
ProduttoreIl Parto delle Nuvole Pesanti
ArrangiamentiAlessandro Garofalo
RegistrazioneThe Groove Factory, Bologna
FormatiCD
Il Parto delle Nuvole Pesanti - cronologia
Album precedente
(2000)
Album successivo
(2004)

Nato in collaborazione con la compagnia teatrale Krypton, è la colonna sonora dello spettacolo teatrale Roccu u stortu di Francesco Suriano e per la regia di Fulvio Cauteruccio. Lo spettacolo è stato altresì trasmesso su Rai Radio 3 e nel programma televisivo Palcoscenici su Rai2.

L'album, cantato e narrato interamente in dialetto calabrese, racconta la storia di un soldato calabrese della prima guerra mondiale, chiamato Rocco "u stortu" Sprizzi. Il racconto si basa sulla permanenza del soldato in guerra, mostrando parti della sua vita scioccanti (i cani) e sue opinioni sulla guerra e sugli altri soldati. Raggia e Diserzione sono riarrangiamenti di due canzoni apparse originariamente nell'album Alisifare.

  1. Tarantella del Trionto – 2:34
  2. L'Italia entra in guerra... – 0:07
  3. La conta – 0:49
  4. Rocco Sprizzi – 0:17
  5. I cani – 3:29
  6. Nescia sule – 3:11
  7. Rap delle olive – 0:19
  8. Quadriglia – 2:16
  9. Tarantella alterata – 1:29
  10. Dalle città risorte – 0:14
  11. Combattere – 0:10
  12. 'U cagon – 0:38
  13. Raggia – 2:38
  14. 'U cagon (Reprise) – 0:30
  15. Sirianni – 1:07
  16. Il Duca d'Aosta – 0:30
  17. Diserzione – 2:40
  18. L'austriaco – 1:44
  19. Roccu u stortu – 4:14
  20. La morte di Roccu – 1:00
  21. Serenata mai sonata – 4:11
  22. Michele D'Angelo – 1:23
  23. La conta finale – 0:54

Formazione

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Altri musicisti

Crediti

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  1. ^ Il Parto dell Nuvole Pesanti - Biografia, su Rockol. URL consultato il 1º luglio 2023.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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