Rolando Ricci (Rivarolo Ligure, 23 luglio 1913Milano, 29 gennaio 1962) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare a vivente per un'azione durante la seconda guerra mondiale.

Rolando Ricci
NascitaRivarolo Ligure, 23 luglio 1913
MorteMilano, 29 gennaio 1962
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Italia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Aeronautica Militare Italiana
SpecialitàCaccia
Bombardamento
Reparto228ª Squadriglia, 38º Gruppo, 32º Stormo Bombardamento Terrestre
Anni di servizio1926-1944
Gradosergente maggiore motorista
GuerreSeconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia

modifica

Nacque a Rivarolo Ligure, provincia di Genova, il 23 luglio 1913.[1] Al termine degli studi di avviamento industriale compiuti a Savona nell'aprile 1934 si arruolò nella Regia Aeronautica frequentando la Scuola specialisti dell'aeronautica di Capua.[2] Conseguì la qualifica di aiuto meccanico e conducente di autoveicoli e poi, nel settembre 1935, fu ammesso a frequentare il 14º Corso per allievi motoristi presso la Scuola di Capodichino, venendo promosso aviere scelto motorista nel settembre 1936.[2] L'anno successivo fu trasferito in servizio sull'aeroporto di Tobruk, in Libia.[2] Fu promosso primo aviere motorista nel settembre 1938, e rientrò in Italia nel settembre 1939, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale.[2] Assegnato al 3º Stormo Caccia Terrestre di stanza sull'aeroporto di Torino-Mirafiori, dal 22 maggio 1940 fu trasferito al 32º Stormo Bombardamento Terrestre[3] di stanza sull'aeroporto di Cagliari-Elmas, in Sardegna.[2] In forza alla 228ª Squadriglia, equipaggiata con i Savoia-Marchetti S.79 Sparviero, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno, decollando dall'aeroporto di Decimomannu[3] prese parte a numerose azioni belliche contro formazioni navali e all'abbattimento di numerosi velivoli nemici[2] Il 25 luglio 1941 rimase gravemente ferito in combattimento vicino a Capo Buongaroni, e dopo un lungo ricovero in ospedale, promosso sergente motorista per meriti di guerra, riprese servizio sedentario presso la 1ª Squadra aerea di Milano a partire dal 1 ottobre 1942.[2] Rimasto praticamente cieco, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare a vivente,[3] nel febbraio del 1943 fu giudicato inabile permanente al servizio, e nel giugno successivo fu promosso sergente maggiore motorista.[2] Messo definitivamente a riposo il 1 ottobre 1949 fu assegnato come centralinista all'aeroporto Forlanini di Milano. Il 27 dicembre 1952 fu promosso sottotenente di fanteria R.O. (Ruolo d'Onore).[2] Si spense a Milano per malattia il 29 gennaio 1962.[1]

Onorificenze

modifica
«Abilissimo motorista di apparecchio da bombardamento in una azione contro una importante formazione navale scortata da portaerei, nel corso di reiterati violenti attacchi da parte di caccia nemici, azionando prontamente e con abilità una mitragliatrice di bordo, conteneva e collaborava all’abbattimento di un assalitore. Perduta la vista, per proiettile che lo colpiva negli occhi, pur tra atroci sofferenze, continuava a prestare la sua opera e a dare utili suggerimenti agli altri membri dell’equipaggio per assicurare il funzionamento dei motori e la condotta del velivolo che riusciva a rientrare alla base nonostante fosse menomato in parti vitali. Sottoposto alle prime cure esprimeva il suo orgoglio per il dovere compiuto ed il suo auspicio per i migliori destini della Patria. Cielo di 60 Km. NW Capo Buongaroni, 25 luglio 1941.[4]»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato 21 marzo 1947.[5]
«Partecipava valorosamente in qualità di motorista a bordo di velivolo da bombardamento alle azioni aeree delle Baleari, in cui i velivoli italiani danneggiavano gravemente potenti formazioni navali inglesi che erano costrette a ripiegare. Azione del 9 luglio 1940
«Specializzato appassionato abile e ligio al proprio dovere, si prodigava durante l'attuale ciclo operativo per la costante efficienza del proprio velivolo. Partecipava a numerose rischiose azioni di guerra contro importanti formazioni navali nemiche contribuendo con la sua preziosa opera al rendimento ed al buon esito della missione offensiva. Abile mitragliere contribuiva all'abbattimento di velivoli nemici. Esempio di dedizione al dovere ed alto spirito di sacrificio. Cielo del Mediterraneo Occidentale, 10 giugno 1940-10 maggio 1941

Annotazioni

modifica


  1. ^ a b c Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 246.
  2. ^ a b c d e f g h i Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c Brindiweb.
  4. ^ Quirinale.it
  5. ^ Bollettino Ufficiale 1947, disp,10, pag.619 e Bollettino Ufficiale 1959, supl.7, pag.209.

Bibliografia

modifica
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Collegamenti esterni

modifica