Rotonda dell'Appiani
La Rotonda dell'Appiani è un ambiente circolare che collega l'ala bassa di sinistra della Villa Reale di Monza e il Serrone reale.
Tempietto del Lago dei cigni | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Lombardia |
Località | Monza |
Indirizzo | viale Brianza, 1 |
Coordinate | 45°35′39.88″N 9°16′22.87″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1790 1838 |
Inaugurazione | 1790 |
Stile | Neoclassico |
Realizzazione | |
Appaltatore | Maria Teresa d'Austria |
Costruttore | Giuseppe Piermarini |
Proprietario | Comune di Monza e Regione Lombardia |
Committente | Casa d'Asburgo, Repubblica Transpadana, Repubblica Cisalpina, Repubblica Italiana (1802-1805), Impero Francese, Casa d'Asburgo, Casa Savoia |
Storia
modificaLa Rotonda fu realizzata nel 1790 dall'architetto Giuseppe Piermarini, nel complesso della Villa Reale di Monza, come ambiente posto a cerniera tra l'ala nord dell'edificio (adibita alle cucine) e l'adiacente Orangerie (il "Serrone"), costruita nello stesso anno.[1]
Descrizione
modificaLa sala ha una pianta circolare, iscritta in un quadrato; l'architetto ne ha utilizzato gli angoli per nascondervi, dietro a degli specchi, la porta di accesso al corridoio che conduce agli appartamenti arciducali e quella verso la serra; quest'ultima è un'originale porta a scomparsa, azionata da un meccanismo inventato dallo stesso Piermarini.[2]
L'arciduca Ferdinando era solito disporre che in questo ambiente fosse servito il caffè agli ospiti di corte[3]. Dalla sala era anche possibile assistere a spettacoli di danza e a concerti musicali tenuti nell'adiacente Serrone, attraverso l'apposita porta a scomparsa progettata dallo stesso Piermarini.
In origine si trattava di un ambiente racchiuso ed elegante, caratterizzato dall'ampia porta finestra a sud verso il cortile della Villa, di fronte alla quale, nella parete nord, era posto un imponente camino d'alabastro sormontato da una grande specchiera.
Modifiche più tarde (1838) hanno eliminato il camino e aperto nella parete una seconda porta per consentire così il transito alle carrozze verso il retrostante parco: di conseguenza l'ambiente ha perduto il fascino e la sua funzione originaria di raccolta sala di conversazione e svago.
Decorazione
modificaLa sala è famosa per gli splendidi affreschi, opera di Andrea Appiani (1791), che la decorano e che costituirono il regalo dell'arciduca Ferdinando alla moglie Maria Beatrice in occasione dell'anniversario del loro matrimonio.
Il tema degli affreschi fu suggerito da Giuseppe Parini all'artista che vi rappresentò vari episodi della favola di Amore e Psiche narrata nell'Asino d'oro di Apuleio.
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Psiche osserva Eros dormiente
Note
modifica- ^ La Rotonda dell'Appiani, su passionarte.wordpress.com. URL consultato il 13 giugno 2018.
- ^ La Rotonda dell'Appiani, su reggiadimonza.it. URL consultato il 13 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
- ^ Monica Torri e Paolo Patanè, La Villa Reale di Monza, p. 64, ISBN 978-88-317-2220-9.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su rotonda dell'Appiani
Collegamenti esterni
modifica- La Rotonda della Villa Reale, su comune.monza.mi.it. URL consultato il 14 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2008).