Rudolf Coraduz von und zu Nußdorf
Rudolf Coraduz (... – 1618) è stato un politico austriaco.
Rudolf Coraduz von und zu Nußdorf | |
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Vice Cancelliere del Sacro Romano Impero | |
Durata mandato | 1597–1606 |
Monarca | Rodolfo II d'Asburgo |
Predecessore | Johann Wolfgang Freymann |
Successore | Leopold von Stralendorf |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Sua Eccellenza |
Professione | diplomatico |
Nobilitato von und zu Nußdorf, fu Vice Cancelliere del Sacro Romano Impero.
Biografia
modificaEra il figlio di un medico e proveniva dal Friuli e Istria. Studiò e si laureò in legge.
Dal 1591 al 1606 fu nel Consiglio aulico e dal 1594 al 1612 nel Consiglio segreto presso la corte imperiale della Cancelleria austriaca di Rodolfo II. Servì l'imperatore in questo tempo come inviato a Roma. Fu nel 1595 a Roma e lavorò tra l'altro per l'acquisizione di opere d'arte per le collezioni imperiali.[1]
Di ritorno da Roma, Corraduz, in veste di commissario imperiale, si occupò delle vicende legate al duplice assassinio di Alfonso Gonzaga (7 maggio 1592) e dell'assassinio di Rodolfo Gonzaga, avvenuto a Castel Goffredo il 3 gennaio 1593. Da dirimere anche la contesa sulla successione al marchesato di Castel Goffredo, conteso dal fratello Francesco Gonzaga di Castiglione e dal duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga.[2] Corraduz si recò a Mantova il 18 aprile 1595,[3] dove venne accolto alla corte dei Gonzaga con grandi onori. Il 29 aprile si trovò a Castel Goffredo[4] per constatare di persona la situazione della fortezza ed assumere direttamente informazioni sugli avvenimenti. Seguì una breve visita al marchese di Castiglione Francesco, per sentire le sue ragioni e riferire il risultato dei colloqui alla corte imperiale. Corraduz quindi fece ritorno a Praga.[5]
Dal 1601 fu di fatto Vice Cancelliere imperiale. L'imperatore gli affidò la gestione dell'Ufficio e il competente arcicancelliere e vescovo di Magonza Johann Adam von Bicken.[6] Stette dalla parte dei cattolici e fu in stretto contatto con i nunzi apostolici.[7]
Note
modifica- ^ (DE) Eliška Fučíková: Adriaen de Vries, die Prager Burg und das Waldstein-Palais. In: Studia Rudolphina. Bd. 6, 2006, ISSN 1213-5372 , S. 27–35, online (PDF; 2,88 MB).
- ^ Marocchi, p. 139.
- ^ Marocchi, p. 142.
- ^ Marocchi, p. 143.
- ^ Marocchi, p. 147.
- ^ (DE) Maximilian Lanzinner: Die Rolle des Mainzer Erzkanzlers auf den Reichstagen in der zweiten Hälfte des 16. Jahrhunderts. In: Peter Claus Hartmann (Hrsg.): Kurmainz, das Reichserzkanzleramt und das Reich am Ende des Mittelalters und im 16. und 17. Jahrhundert (= Geschichtliche Landeskunde. Bd. 47). Steiner, Stuttgart 1998, ISBN 3-515-07246-2, S. 69–87, Onlinefassung Archiviato il 12 giugno 2010 in Internet Archive..
- ^ (DE) Václav Bůžek: Konfessionelle Pluralität in der kaiserlichen Leibkammer zu Beginn des 17. Jahrhunderts. In: Joachim Bahlcke, Karen Lambrecht, Hans-Christian Maner (Hrsg.): Konfessionelle Pluralität als Herausforderung. Koexistenz und Konflikt in Spätmittelalter und Früher Neuzeit. Leipziger Universitäts-Verlag, Leipzig 2006, ISBN 3-86583-081-1, S. 381–395, hier S. 386.
Bibliografia
modifica- Massimo Marocchi, Principi, santi, assassini, Mantova, 2015, ISBN 978-88-95490-74-8.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 70154678 · ISNI (EN) 0000 0000 1989 0251 · CERL cnp01145455 · GND (DE) 135759560 |
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