Salvatore Caricati
Salvatore Caricati (Lequile, 1793 – Massafra, 19 settembre 1876) è stato un insegnante e poeta italiano.
Il Caricati, nato a Lequile da Paolino e Maddalena Pellegrino, compì i suoi primi studi nel paese natale. Ancora giovanissimo andò ad insegnare lettere nei seminari di Brindisi, Nardò e Gallipoli. Divenuto poi referente della famiglia massafrese Maudotti, si trasferì nella cittadina ionica. Nel 1819 si sposò con Domenica Fedele, che tra il 1820 e il 1830 gli diede cinque figlie.
Salvatore, di idee liberali, aprì una scuola privata che in breve tempo acquistò un'ottima fama e alla quale affluirono giovani non solo da Massafra ma anche dal brindisino e dal leccese. L'insegnamento del Caricati comprendeva due classi: umanità minore e umanità maggiore. Tra i suoi allievi molti fecero carriera; tra questi si ricordano:
- Giuseppe Spennati (1809-1903) di Ostuni, magistrato, presidente della Gran Corte criminale di Lucera e presidente della Gran Corte civile di Napoli;
- Gioacchino Stampacchia (1818-1904) di Lequile, poeta, medico e patriota risorgimentale;
- Gaetano Semeraro (1848-1923) di Mottola, docente di diritto all'Ateneo di Roma;
- Girolamo Giovinazzi (1807-1878) da Massafra, padre scolopio e rettore del Regio Liceo Universitario di Catanzaro.
Nel 1821 fu costretto a chiudere la sua scuola perché, in seguito alla sconfitta dei "costituzionalisti" di Guglielmo Pepe e alla repressione voluta da Ferdinando I delle Due Sicilie, venne accusato per le sue idee liberali.[1] L'anno dopo, tuttavia, il re fu costretto a riaprire tutte le scuole private del Regno delle due Sicilie.
Nel 1832 rimase vedovo, ma dopo due anni si risposò con Angela Teresa Gentile, da cui ebbe un'altra figlia, Maria Vincenza. Nel 1827 pubblicò una raccolta di sue poesie in italiano e latino intitolata Poesie Varie. Nel 1870 chiuse la sua scuola e si ritirò a vita privata assistito dalla figlia Vincenzina. Morì all'alba del 19 settembre 1876.
Massafra, dove trascorse gran parte della sua vita, lo annovera fra i propri cittadini illustri e gli ha intitolato una via.[2]
Opere
modifica- Poesie Varie, Napoli, Edizioni Tramater, 1841.[3]
Note
modifica- ^ Il 12 aprile 1821 il vescovo di Castellaneta Salvatore Lettieri informa sulla condotta del Caricati alla Provincia di Terra D'Otranto (Orazio Santoro, "Salvatore Caricati, maestro di Umanità", inserto di Stramassafra, Massafresi illustri, 2007.
- ^ Le origini e la storia di Massafra, sul sito dell'ITIS Edoardo Amaldi[collegamento interrotto].
- ^ Citato in CLIO: catalogo dei libri italiani dell'Ottocento, 1801-1900, Milano, Editrice Bibliografica, 1991, vol. 2º: "Autori, Cal-Doco".
Vittorio Emanuele Zacchino, nell'articolo "Giuseppe Maria Leante, primo eletto di Terra d'Otranto al Parlamento Napoletano del 1848", in Archivio Storico Pugliese, 1965, 1, p. 244, lo dice «edito a Napoli nel 1841 per i torchi del Tramater» (consultabile nell'emeroteca del Sistema bibliotecario della Provincia di Brindisi).
Il volume è inoltre fisicamente presente nella Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli e in quella comunale di Ostuni.
Bibliografia
modifica- Antonio Lucarelli, La Puglia nel Risorgimento. Storia documentata, Bari, Commissione provinciale di Archeologia e Storia Patria, 1931, vol. 1º, p. 188. Riferisce delle idee liberali del Caricati (parzialmente consultabile su Google libri).
- Orazio Santoro, "Salvatore Caricati, maestro di Umanità", inserto di Stramassafra, Massafresi illustri, 2007.