Sam Stoller
Sam Stoller (Cincinnati, 8 agosto 1915 – 29 maggio 1985) è stato un velocista e lunghista statunitense, che nel 1936 stabilì il record mondiale sulla distanza delle 60 yard. È noto soprattutto per la sua esclusione dalla squadra di staffetta 4×100 statunitense alle Olimpiadi estive del 1936 a Berlino. La sostituzione scatenò la diffusa speculazione secondo cui lui e Marty Glickman - gli unici due ebrei nella squadra di atletica degli Stati Uniti - fossero stati esclusi perché il presidente del Comitato Olimpico degli Stati Uniti, Avery Brundage, voleva evitare di mettere in imbarazzo Adolf Hitler facendo vincere due medaglie d'oro a due atleti ebrei. Stoller giurò che non avrebbe mai più corso, ma tornò nel 1937 per vincere sia i campionati Big Ten Conference che il NCAA Championship sulle 100 yard. Dopo essersi laureato presso l'Università del Michigan, nel 1937, Stoller iniziò brevemente a cantare e recitare con il nome d'arte di "Singin 'Sammy Stoller".
Sam Stoller | |
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Nazionalità | Stati Uniti |
Atletica leggera | |
Specialità | 100 metri piani, staffetta 4x100, salto in lungo |
Termine carriera | 1937 |
Record | |
100 yard | 9"6 (1937) |
Carriera atletica
modificaLa concorrenza con Jesse Owens
modificaOriginario di Cincinnati, Ohio, dove frequentò la Hughes High School, Stoller è stato uno dei migliori velocisti che l'Ohio abbia mai prodotto, ma ebbe la sfortuna di frequentare il liceo contemporaneamente a Jesse Owens. I due gareggiarono in squadre rivali al liceo e Owens ebbe sempre la meglio, tranne una volta.[1] Continuarono come rivali al college, Owens in corsa per lo stato dell'Ohio e Stoller per il Michigan. Gareggiarono l'uno contro l'altro più di venti volte, e nonostante Owens arrivasse quasi sempre primo, uno scrittore osservò: "Il più delle volte, solo un nulla li separava".[1] Una volta Stoller scherzò dicendo "Ho visto più la sua schiena che quella di chiunque altro".[2] Disse ancora scherzando: "sono la persona che vedete nei filmati delle gare podistiche di Jesse. "[1]
Traguardi prima delle Olimpiadi del 1936
modificaStoller si fece strada all'Università del Michigan lavando i piatti e spazzando i pavimenti in una casa di una confraternita.[3] Durante la stagione del 1936, si dimostrò uno dei migliori velocisti e saltatori americani. Al campionato Big Ten, del marzo 1936, stabilì il record del mondo indoor sulle 60 yard con un tempo di 6,1 secondi.[4] Nel 1936 fu anche uno dei migliori saltatori in lungo degli Stati Uniti con un salto di 7 metri e 20 centimetri.[5] Sebbene non fosse riuscito ad entrare nella squadra olimpica americana come saltatore, si qualificò come componente della squadra di staffetta 4×100 metri insieme a Jesse Owens, Frank Wykoff, Marty Glickman e Foy Draper.[6]
Le Olimpiadi a Berlino nel 1936
modificaL'esclusione di Stoller e Glickman
modificaLa mattina della gara della staffetta 4x100, l'allenatore statunitense Lawson Robertson convocò una riunione e informò Stoller e Glickman che erano stati esclusi dalla gara e che sarebbero stati sostituiti da Owens e Ralph Metcalfe. Glickman in seguito ricordò che tutti i velocisti erano stati convocati, in un incontro speciale, da Robertson e dal suo assistente, Dean Cromwell. "Fummo informati dagli allenatori che i tedeschi nascondevano i loro migliori velocisti per vincere la staffetta 4x100 metri e, di conseguenza, Jesse Owens e Ralph Metcalfe dovevano sostituire Stoller e me".[7] Stoller rimase completamente sbalordito e non disse una parola durante la riunione.[8] Glickman rispose mettendo immediatamente in discussione la premessa di Robertson dicendo "Allenatore, non puoi nascondere velocisti di classe mondiale."[8] Jesse Owens parlò a favore di Stoller e Glickman, dicendo: "Allenatore, ho vinto le mie 3 medaglie d'oro. Sono stanco. Lascia correre Marty e Sam, se lo meritano."[8] Quando Owens parlò, l'assistente allenatore Cromwell gli disse:" Farai come ti è stato detto."[8]
Il team americano, senza Stoller e Glickman, vinse la gara stabilendo un nuovo record mondiale. Stoller rifiutò di assistere alle finali e dichiarò dopo le Olimpiadi che "non avrebbe mai più corso".[9]
Controversie sulla decisione
modificaGlickman parlò subito pubblicamente, affermando che la decisione di escludere lui e Stoller era frutto della "politica" dicendo alla stampa a Berlino "Le qualificazioni non hanno dimostrato la necessità di cambiare i membri della squadra, soprattutto dopo che io e Stoller ci siamo allenati tanto nella staffetta. Noi non lo sapevamo fino a stamattina, quando abbiamo avuto una riunione con l'allenatore Robertson a proposito di chi avrebbe corso. A noi sembra una questione politica".[10] Stoller, che compiva 21 anni il giorno dell'evento, non andò allo stadio, portando Glickman a dire: "Un bel regalo per Sam, non è vero?"[10]
Robertson si assunse la responsabilità della decisione e negò bruscamente che fossero implicati pregiudizi. Insistette sul fatto che il suo unico scopo era quello di gestire il miglior quartetto disponibile e osservò che la prestazione della squadra che aveva scelto era quell che rispondeva alle sue esigenze.[11] Tuttavia, la decisione di Robertson e i commenti pubblici di Glickman portarono a una controversia decennale sul fatto che Stoller e Glickman fossero stati ritirati per evitare di mettere in imbarazzo i padroni di casa tedeschi alle Olimpiadi. Un'agenzia di Berlino osservò che "L'abbandono di due ebrei nella 4x100 avrà ripercussioni"[12] L'editorialista Braven Dyer disse che la decisione di Robertson era stata criticata e aveva "fatto arrabbiare molte persone" quando escluse Stoller e Glickman della squadra. Dyer affermò che "Glickman e Stoller avevano buone ragioni per credere che, quando si sarebbero qualificati per rappresentare gli Stati Uniti nella staffetta, solo problemi fisici avrebbe potuto impedire loro di correre."[13] Quando la squadra degli Stati Uniti arrivò a New York, i resoconti della stampa dissero che "una battaglia interna" incombeva nell'organizzazione olimpica per "l'abbandono di due velocisti ebrei, Sam Stoller e Marty Glickman".[11]
Prospettiva storica sull'esclusione
modificaNel suo rapporto ufficiale dopo le Olimpiadi del 1936, Avery Brundage respinse il fatto che Stoller e Glickman erano stati esclusi a causa della loro religione. Scrisse: "È stato diffuso un rapporto errato secondo il quale due atleti sono stati esclusi dalla squadra di staffetta a causa della loro religione. Questo assunto è assurdo."[14] L'allenatore Robertson affermò che la sua decisione era stata determinata solo dal fatto che voleva mettere insieme la squadra migliore per la staffetta. Tuttavia, il dibattito e le controversie continuarono per oltre 60 anni. Nel 2001, il Los Angeles Times osservò che le teorie abbondano, sebbene "storici e autori non siano mai stati in grado di fornire una risposta definitiva"[15]. I critici dell'esclusione indicarono quanto segue come presunta prova di pacificazione o antisemitismo:
- I critici osservarono che la scusante dell'esclusione per la presenza di alcuni velocisti tedeschi "nascosti" fosse assurda.[16] Un'indagine del 1998 sul Los Angeles Times confutò l'affermazione degli allenatori secondo cui era necessaria una maggiore velocità e concluse che "la storia indicava qualcosa di più oscuro".[14] Il Times non riuscì a trovare prove a sostegno dell'affermazione che i tedeschi stessero nascondendo alcuni velocisti per la gara e osservò che i giornali avevano detto, già dal momento dell'esclusione, che il motivo era dato dalla religione dei due atleti.[14]
- Stoller e Glickman erano gli unici due ebrei nella squadra di atletica statunitense, composta da 66 persone, e gli unici due membri sani del team a cui non era stato permesso di competere a Berlino.[7][15] Anche l'atleta Hal Smallwood non gareggiò, ma a causa di un'appendicite.[7]
- Quattro o cinque giorni prima della gara, gli allenatori statunitensi fecero disputare una selezione per determinare a quali staffettisti far disputare la gara. Secondo un libro del 1972, All That Glitters Is Not Gold, Stoller finì al primo posto, Glickman al secondo e Draper al terzo.[15] Tuttavia, Stoller e Glickman furono esclusi e Draper no.
- Oltre alla velocità, la coordinazione e la capacità nel passaggio del testimone erano fondamentali nella gara. Il quartetto originale, tra cui Stoller e Glickman, aveva trascorso molto tempo a esercitarsi nei passaggi del testimone.[15]
- Sebbene non fosse in grado di fornire prove, Glickman disse, anni dopo, che aveva appreso che il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels aveva detto a Brundage che Hitler "sarebbe stato molto dispiaciuto se gli ebrei avessero corso nei "suoi giochi olimpici", e che Brundage allora trasmise il messaggio come ordine agli allenatori degli Stati Uniti.[17]
- Nel 1996, il Museo dell'Olocausto degli Stati Uniti sponsorizzò una mostra speciale sulle Olimpiadi naziste del 1936 incentrata sull'esclusione di Stoller e Glickman. All'epoca, Glickman affermò che Avery Brundage era "un nazista americano" che voleva risparmiare a Hitler e al suo entourage l'imbarazzo di vedere gli ebrei ricevere medaglie sul podio.[16] Glickman notò anche che Brundage era un organizzatore, fondatore e funzionario dell'America First Committee e che l'assistente allenatore di pista, Dean Cromwell, era anche membro dell'America First Committee in California.[7]
- Nell'aprile 2000, il The Jerusalem Report condusse un'indagine sull'incidente e concluse: "Solo anni dopo è diventato chiaro il motivo del cambio: la squadra americana si era piegata alla pressione nazista per tenere gli ebrei fuori dai giochi".[17]
- Dopo che i nazisti proibirono agli ebrei di competere negli sport tedeschi, nel 1934, il presidente del Comitato Olimpico americano Avery Brundage fece una breve ispezione controllata in Germania e dichiarò che gli ebrei del paese potevano partecipare.[17]
- In un opuscolo del Comitato Olimpico Americano, Brundage sostenne che: "Gli atleti americani non dovrebbero interessarsi dell'attuale lite ebrei-nazisti"[17]
Campionati Big Ten e NCAA nel 1937
modificaDopo aver promesso, nel 1936, di non voler più correre, Stoller cambiò idea e scelse di competere nella stagione del 1937. I giornali prevedevano che, con Jesse Owens diventato professionista, Stoller avrebbe trovato il suo posto sotto i riflettori.
Nel febbraio del 1937, Stoller vinse la gara delle 50 yard in una manifestazione a Boston, finendo davanti a Ben Johnson della Columbia, Glickman e alla stella canadese Sam Richardson.[1] E nell'aprile del 1937, Stoller fece un giro di 9,5 secondi nelle 100 yard a Los Angeles.[18] Dominò nelle 100 yard durante la stagione del 1937, vincendo sia i campionati Big Ten che NCAA.[19] Il suo miglior tempo ufficiale, nel 1937, fu di 9.6,[19] sebbene fosse stato cronometrato non ufficialmente 9.4.[1] Alla fine della stagione del 1937, Stoller fu scelto come All-American.[19]
Carriera cinematografica
modificaDopo aver vinto il campionato sulle 100 yard, Stoller annunciò che intendeva seguire una carriera come "star del cinema" e divenne noto come "Singin' Sammy Stoller".[20] Il comico Joe E. Brown fu determinante per fargli ottenere alcune parti, nel 1937, e dandogli la possibilità di frequentare la Screen Actors Guild.[21] La sua prima parte fu in una scena di folla in un bar di New York in Every Day's a Holiday di Mae West.[22] Apparve come cantante e attore in diversi film di Hollywood. Il reporter Bill Henry scrisse nel novembre 1937:
"Sam, che è un cantante, ha deciso di rimanere qui dopo i National Intercollegiates che hanno posto termine alla sua carriera di velocista lo scorso giugno. Joe E. Brown lo ha presentato a un paio di persone e Sam ha parlato e cantato su metà delle radio della California ed è apparso in Navy Blue and Gold, Rosalie, Tom Sawyer, Nothing Sacred, She's Got That Swing, The Thrill of a Lifetime, Taking the Town, Blossoms Broadway e Every Day's a Holiday. In cinque mesi è passato da uno studio all'altro per apparire in questi super-colossal"[23]
Nel gennaio 1938, Louella Parsons scrisse che, sebbene la star del Michigan avesse finora interpretato solo piccole parti, le star venivano fotografate con lui. "Finora Sammy è stato fotografato con Fredric March, Carole Lombard, Errol Flynn, Bette Davis e molti altri e ora tutti i suoi amici che vedono le foto pensano che sia un grande attore, che fa migliaia di dollari con i film. Uno dei suoi amici è arrivato al punto di prendere in prestito 1000 $ da lui - e il massimo che Sammy ha guadagnato è di 10 $ al giorno."[24]
Nel 1938, Stoller partecipò a un tour di due mesi nelle Filippine come parte di una squadra di quattro uomini che competevano con il nome di The Southern California Sportsmen's Association.[25]
Nel 1940, l'editorialista Pat Robinson commentò l'anno straordinario di Stoller:
"Sammy Stoller ... Michigan '37 ... che è stato cronometrato in 9,4 secondi .. tornerà sulle piste quest'inverno ... Il grande velocista ha avuto una carriera breve ma frenetica da quando ha lasciato il Michigan. .. È stato nei film ... cantato alla radio ... e nei night club ... ha viaggiato per 70.000 miglia per una competizione sportiva ... e si è sposato ... nessuna di queste cose ... dice ... lo ha rallentato. "[26]
Riconoscimenti postumi e medaglia dal Comitato Olimpico
modificaStoller morì il 29 maggio 1985, a 69 anni.[9] Nel 1998, il presidente del Comitato Olimpico degli Stati Uniti, William Hybl, cercò di porre rimedio alla sua esclusione dai Giochi olimpici del 1936 e consegnò le medaglie dell'USOC a Stoller (postuma) e Glickman. Hybl disse allora: "Ci rammarichiamo per questa ingiustizia e riteniamo che sia stata un'ingiustizia. Non stiamo solo espiando per questo, ma riconosciamo due grandi individui".[14][27]
Nel 2007, Stoller venne insignito, postumo, del premio "Pillar of Achievement" dall'International Jewish Sports Hall of Fame.[9][28]
Note
modifica- ^ a b c d e Daily Messenger, "Sammy Stoller Quits Second Fiddle: No More Second Playing For Him In Cinder Path Competition"., in 15 Febbraio 1937.
- ^ Kingsport Times, Stoller Expects To Better Record: Owens Leaves Amateur Rank and Increases Chances of Stoller in Track Work"., in 15 Febbraio 1937.
- ^ "untitled". Jefferson City Post-Tribune., in 20 Agosto 1936.
- ^ Steve Snider (March 16, 1936). "Michigan Is Title Winner: Wolverines Romp Away WIth Big Ten Indoor Track Championship; Records Broken"., in Kokomo Tribune..
- ^ Jimmy Donahue (April 21, 1936). "Two Big Relays Will Draw Finest Olympic Talent"., in Chester Times..
- ^ "Named To Carry Baton In Olympic Sprint Relay"., in Moberly Monitor Index., July 29, 1936..
- ^ a b c d "Glickman tells of '36 Games"., in Syracuse Herald Journal., January, 20 1980.
- ^ a b c d The Nazi Olympics: Berlin 1936 | Jewish Athletes — Marty Glickman & Sam Stoller, su web.archive.org, 8 dicembre 2012. URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).
- ^ a b c Sam Stoller, su web.archive.org, 4 luglio 2009. URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2009).
- ^ a b "Yank Sprinter Hurls Charge of 'Politics': Glickman, Bitter After Being Left Off Sprint Team, Declares Favoritism Practiced"., in Los Angeles Times., August 9, 1936..
- ^ a b "Internal Strife Mars Return of Olympics Squad: Officials Still at Odds Over Suspension of Eleanor Jarrett and Two Other Athletes"., in Jefferson City Post-Tribune., August 28, 1936..
- ^ "Jesse Owens Returns to Competition; Leads Relay Team in Trials; U.S. Quartet Wins; Leaving of Two Jewish Boys Out of 400 Race Brings Repercussions"., in Salt Lake Tribune., August 9, 1936..
- ^ Braven Dyer, "The Sports Parade: Lawson Robertson Panned for Leaving Marty Glickman and Stoller Off Relay Team"., in Los Angeles Times., August 10, 1936.
- ^ a b c d "Mistake of 1936 Olympic Games Not Forgotten"., in Los Angeles Times., March 29, 1998..
- ^ a b c d Alan Abrahamson, "Shame of the Games: Death of Glickman Brings Back Memories of 1936, When Two Jewish Sprinters Didn't Run Relay in Berlin"., in Los Angeles Times., January 5, 2001.
- ^ a b Stanley Meisler, "Nazi Games Exhibit Details Discrimination, Deception: Two American Jews were booted off track team, apparently to spare Hitler embarrassment"., in Los Angeles Times., July 23, 1996.
- ^ a b c d Charles Chi Halevi, "Games of Shame"., in The Jerusalem Post., April 10, 2000.
- ^ "Stoller Does 9.5 in L.A. Workout"., in Oakland Tribune., April 15, 1937..
- ^ a b c "Track Mentor Picks 16 for All-American"., in Ames Daily Tribune-Times, July 20, 1937..
- ^ "Singin' Sam Stoller"., in Charleston Daily Mail., July 23, 1937..
- ^ Ernie Braden, "Sports Cut Short"., in The Chronicle-Telegram., October 1, 1937.
- ^ "Michigan Sprint Star Plays Bit in Mae West Film"., in September 15, 1937..
- ^ Bill Henry, "Bill Henry Says"., in Los Angeles Times., November 18, 1937.
- ^ Louella Parsons, "Jimmy Cagney Met with Open Arms at Warners"., in Waterloo Daily Courier., January 6, 1938.
- ^ "Four Trackmen Manila Bound"., in Oakland Tribune., January 9, 1938..
- ^ Pat Robinson, "Along the Sports Rialto"., in Lowell Sun., January 11, 1940.
- ^ Howard Z. Unger, "Olympic-sized snubbing"., in The Village Voice., March 31, 1998.
- ^ International Jewish Sports Hall of Fame, su web.archive.org, 14 maggio 2010. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2010).
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sam Stoller, su trackfield.brinkster.net.
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