San Liberatore

santo e martire cristiano
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi San Liberatore (disambigua).

San Liberatore (...) fu un martire –e forse vescovocristiano, venerato come santo da tutte le chiese che ne ammettono il culto. La memoria liturgica è da ricordare nel giorno 15 maggio.

San Liberatore
Un dipinto di Cesare Nardi (1844) raffigurante San Liberatore martire in abito vescovile (chiesa nuova di Aspra/Casperia, Lazio)
 

Martire

 
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Ricorrenza15 maggio
Patrono diCivitacampomarano, Magliano Sabina, Torrecuso, frazione Collestatte (Terni)

Agiografia

modifica

Nulla di veramente sicuro si sa di tale santo[1].

In passato si era ipotizzato che san Liberatore potesse identificarsi con sant'Eleuterio (in greco Eleuthérios significa appunto "Liberatore"), presbitero illirico vissuto dapprima a Roma con la madre Anzia, poi vescovo di Eca in Apulia, quindi rientrato a Roma e condannato a morte unitamente alla madre dall'imperatore Adriano il 18 aprile 130. Tale ipotesi ha suscitato però severe critiche, poiché il giorno del martirio non coincide con quello della memoria liturgica; inoltre l'unica fonte antica di cui si dispone non riporta san Liberatore come vescovo. È dunque plausibile l'esistenza di più santi omonimi, anche perché in talune città è attestata fin dal Medioevo la compresenza di due distinti edifici di culto, l'uno intitolato allo stesso san Liberatore e l'altro a tale sant'Eleuterio[2].

Ragionevolmente valida appare invece l'ipotesi secondo cui san Liberatore sarebbe stato un martire dei primi secoli, forse vittima delle grandi persecuzioni di Diocleziano avviate il 23 febbraio 303 e proseguite poi per almeno un biennio. Un martirologio di matrice beneventana (nº 5949), redatto in caratteri longobardi in epoca alto-medievale, riporta infatti san Liberatore martire nel 15 maggio, ma senza definirlo vescovo; tale manoscritto fu ritenuto autentico da un'inchiesta compiuta nel XVII secolo dai Bollandisti, i quali ritennero comunque probabile che egli fosse vescovo e che le sue spoglie mortali giacciano nella città di Benevento, mentre diverse altre tradizioni locali (secondo le quali san Liberatore sarebbe stato il primo vescovo di una o più diocesi particolari) non furono considerate attendibili[3].

San Liberatore martire (o anche: San Liberatore vescovo e martire) è venerato principalmente nell'Italia centro-meridionale[3], ossia nel territorio corrispondente alla medievale Langobardia Minor, comprensiva dei due ducati longobardi di Spoleto e Benevento. Tra i vari edifici religiosi a lui intitolati spiccano il duomo di Magliano Sabina (di cui è santo patrono) e l'antico santuario di San Liberatore presso Ariano Irpino.[4]

  1. ^ Girolamo Bascapè, Efemeridi sacre di maggio, 1691, p. 299.
  2. ^ Raffaele Mastriani, Dizionario geografico-storico-civile del regno delle Due Sicilie, vol. 3, 1838, pp. 89-91.
  3. ^ a b (LA) Acta Sanctorum, vol. 14, 1738, p. 465.
  4. ^ Tommaso Vitale, Storia della regia città di Ariano e sua diocesi, Roma, Stamperiia Salomoni, 1794, pp. 188-189.

Altri progetti

modifica