San Sebastiano tra i santi Rocco e Margherita
San Sebastiano con san Rocco e santa Margherita è un dipinto realizzato da Giovanni Cariani in olio su tela e conservato al Museo des Beaux-Art di Marsiglia[1].
San Sebastiano tra San Rocco e Santa Margherita | |
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Autore | Giovanni Cariani |
Data | 1520 - 1521 circa |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 177×103 cm |
Ubicazione | Museo des Beaux-Art, Marsiglia |
Storia
modificaGiovanni Cariani era nato in provincia di Bergamo, ma si era trasferito giovanissimo con la famiglia a Venezia dove aveva appreso l'arte della pittura seguendo il Giorgione, il Tiziano e Palma il Vecchio[2]. Nel 1516 tornò a Bergamo dove si fermò per un qualche anno lavorando contemporaneamente a Lorenzo Lotto e all'amico Andrea Previtali pur mantenendo una propria identità artistica[1].
Il quadro risulta fosse proprietà della camiglia Cavezzoli di Lodi. L'artista non ha mai vissuto nel lodigiano, questo indicherebbe una proprietà precedente. Venne acquistato nel 1868 dal museo marsigliese, ed è tra i lavori più conosciuti dell'artista, gli venne però attribuito solo nel tardo '800, mentre in precedenza era considerato un lavoro del Moretto.
Non si conosce la committenza, viene presa in considerazione l'ipotesi che possa essere un ex-voto conseguente ad una epidemia, difficile indicare quale essendo il XVI secolo un periodo di gravi epidemie, inoltre i santi raffigurati erano molto venerati nella bergamasca e nel bresciano e molto rappresentati. Per questo motivo era indicato Il Moretto quale artista, rimanendo indicato nei cataloghi del museo fino al 1932.
La datazione indicata è intorno al 1520, anni in cui l'artista risiedeva a Bergamo
Descrizione
modificaIl dipinto è stato resturato più volte essendosi deteriorato nel tempo, e rappresenta il martirio di San Sebastiano legato ad una pianta in una posizione di esasperata torsione e rappresentato con estrema durezza, cosa non inusuale nel Cariani che rappresentava in blocchi compatti e angolati i suoi soggetti, dandoci un collegamento tra questo e il Gentiluomini e cortigiane nella figura posta al centro dell'opera. Un grande drappo bianco con groppo sui fianchi lo avvolge, riportandoci i lavori del Tiziano, che tanto il Busi aveva studiato.
San Rocco è posto alla sua destra e riconoscibile dagli attributi del cane, della benda sulla gamba ammalata, mentre Santa Margherita ha accanto il drago che la rende riconoscibile.[1]. Riempire gli spazi della tela con masse corporee dei soggetti, è caratteristica propria dell'artista.
Note
modifica- ^ a b c Rodolfo Pallucchini, Francesco Rossi (a cura di), Giovanni Cariani, Bergamo, Credito bergamasco, 1983, ISBN non esistente.
- ^ Eduard Safarik, San Sebastiano tra i santi Rocco e Margherita, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972.
Bibliografia
modifica- Rodolfo Pallucchini, Francesco Rossi (a cura di), Giovanni Cariani, Bergamo, Credito bergamasco, 1983, ISBN non esistente.
- Marco Bombardieri, I pittori profani della Bergamo del cinquecento, università di Bergamo. URL consultato il 19 gennaio 2018.