San Sergio (Capodistria)

frazione del comune sloveno di Capodistria

San Sergio[2][3][4] (in sloveno: Črni Kal, in passato in italiano anche, Cernicale, Cernical[5][6], in tedesco, desueto, Czernical[7]) è un centro abitato della Slovenia, frazione del comune di Capodistria.

San Sergio
insediamento
(SL) Črni Kal
San Sergio – Veduta
San Sergio – Veduta
Localizzazione
StatoSlovenia (bandiera) Slovenia
Regione statisticaLitorale-Carso
ComuneCapodistria (comune)
Territorio
Coordinate45°33′00″N 13°52′42″E
Altitudine252,9 m s.l.m.
Superficie1,47 km²
Abitanti191[1] (2002)
Densità129,93 ab./km²
Altre informazioni
Prefisso(+386) 05
Fuso orarioUTC+1
TargaKP
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
San Sergio
San Sergio

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto fino al 539, in Istria si insediarono i bizantini che in seguito subirono la penetrazione temporanea nella penisola dei Longobardi. Dopo una parentesi di dominazione longobarda dal 751 ad opera del loro re Astolfo, l'Istria tornò in mani bizantine dal 774.

Nel 788 Carlo Magno, re dei Franchi, occupò l'Istria inglobandola nel Regnum Italiae affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo[8].

Con la morte di Carlo Magno nell'814 la carica imperiale passò a Ludovico I che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo aver deposto Baldrico per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la Marca Orientale (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna).

In seguito al Trattato di Verdun, nell'843, il suo territorio entrò a far parte della Lotaringia[9] poi assegnate al marchese Eberardo a cui succedettero prima il figlio Urnico e poi l'altro figlio Berengario.

Cessato il dominio franco con la deposizione di Carlo il Grosso, Berengario, divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo Vilfredo che venne poi nell'895 da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.

Nel 952 l'imperatore Ottone I obbligò il re d'Italia Berengario II a rinunciare alle contee “Friuli et Istria”, unendole al Impero romano-germanico e subordinandole al ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro Enrico I a cui successe il figlio Enrico II.
Nel 976 passò al Ducato di Carinzia[10] appena costituito dall'imperatore Ottone II.

Nel 1040, dopo la morte l'anno prima di Corrado II, Enrico III di Franconia fece del resto dell'Istria una marca a sé, per dare a questa provincia un'organizzazione più adatta alla difesa e per indebolire i duchi di Carinzia, ai quali l'Istria era sottomessa. La nuova marca istriana divenne così “provincia immediata e feudo diretto dell'Impero”, L'autorità marchionale della nuova Marchia et Comitatus Histriae venne pertanto conferita dall'imperatore al conte Volrico od Urlico I della casa Weimar – Orlamünde.
Il castello sul ciglione roccioso sovrastante l'attuale paese, di origine baronale, fu fatto erigere proprio dal Margravio d'Istria, Urlico I della casa Weimar – Orlamünde, nell'XI secolo, a difesa della regione, essendo a cavallo dell'importante strada che dalla valle del Risano portava all'altipiano carsico, e per secoli svolse il suo ruolo di roccaforte[11][12].

Morto il marchese Urlico I, nel 1070 l'imperatore Enrico IV cedette il marchesato d'Istria a Marquardo III di Eppenstein; Marquardo III, aveva sposato Edvige o Haldemud, figlia di Wilpurga e Variento, duca del Friuli e signore di Gorizia[13], dal quale ereditò le signorie isontine.

Nel 1077 l'imperatore Enrico IV costituì il Principato ecclesiastico di Aquileia che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.
Il suo feudo fu per secoli territorio di Trieste sotto i patriarchi e dopo la pace di Treviso (1291, che affidava Capodistria e la fascia costiera occidentale istriana alla crescente potenza della Serenissima), il suo territorio venne affidato, assieme all'alta valle Risano, al comune di Trieste, al tempo nemico del patriarca.
I Veneziani l'occuparono nel 1357 e lo tennero fino al 1513 quando i Triestini (che già nel 1382 offrirono la loro dedizione al Duchi d’Austria, ossia gli Asburgo) si impossessarono del castello.

L'antico confine fra le due potenze passava ai lati dell'insediamento e a sud lungo un breve tratto del Risano[6].

Dopo il Trattato di Campoformido e al successivo Trattato di Lunéville, rimase alla Monarchia asburgica.

Col Trattato di Schönbrunn del 1809 entrò a far parte delle Province Illiriche per rientrare poi in mano austriaca col Congresso di Vienna nel 1815 nel Regno d'Illiria come comune autonomo[7]; passò in seguito sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco nel 1849 come frazione del comune di Decani[5] ed era noto con il toponimo sloveno di Črni Kal (letteralmente: "terra nera") e con quello adattato alla grafia italiana di Cernical.

Dopo la prima guerra mondiale passò, come tutta la Venezia Giulia, al Regno d'Italia, sempre come frazione del comune di Villa Decani; nel 1923[14] nell'ambito dell'italianizzazione del territorio, il toponimo italiano tradizionale (Cernicale[11]), di evidente origine slava, venne mutato[15] in quello già precedentemente in uso[16] di San Sergio.

Fu soggetta alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945. Fin dal giugno 1945, trovandosi a sud della Linea Morgan, entrò nella zona ad amministrazione jugoslava della Venezia Giulia e a seguito del Trattato di Parigi nel 1947 della Jugoslavia ma confinante a nord-ovest con la zona B del Territorio Libero di Trieste (ad amministrazione jugoslava)[4]; dal 1991 fa parte della Slovenia; attualmente Črni Kal è frazione del comune di Capodistria[17].

  1. ^ http://www.stat.si/popis2002/en/rezultati/rezultati_red.asp?ter=NAS&sifra=050
  2. ^ Touring Club Italiano, Slovenia. Lubiana, i centri termali. Il parco del Triglav. Il Carso e la costa istriana, Touring Editore, Iolo (PO), 2013. p. 82.
  3. ^ Sito ufficiale del comune di Capodistria, su koper.si. URL consultato il 19 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2015).
  4. ^ a b S. Sergio a sud-est del confine tra Territorio Libero di Trieste e la Jugoslavia in: Carta geologica delle Tre Venezie – Trieste, Foglio 53A della Carta d'Italia al 100.000 dell'Istituto Geografico Militare – Firenze 1953
  5. ^ a b Cernical - Črnikal nel comune di Decani - Pasja Vas in: Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Bearbeit auf Grund der Ergebnisse der Volkszählung vom 31. Dezember 1900. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1906 Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive.
  6. ^ a b Cernical a nord del confine veneto-asburgico in: Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, Distretto di Trieste e del Friuli veneto, dedicata all'Imperiale Regia Società d'Agricoltura delle medesime Contee nuovamente misurata e disegnata dal cesareo regio provincial Ingegnere Giannantonio Cappellaris, in Venezia per P. Santini, 1780 Archiviato il 18 luglio 2012 in Archive.is., Carta: 1.2
  7. ^ a b Mappe der Gemeinde Czernical, mit der Encl: CZERNOUTIZ, Bezirk Fünfberg, Istrianer kreis, im Jahre 1819 Archiviato il 27 aprile 2014 in Internet Archive. – catasto austriaco franceschino
  8. ^ Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)
  9. ^ l'Istria come parte della Lotaringia (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843
  10. ^ Mappa del ducato di Carinzia attorno all'anno 1000 - Allgemeiner historischer Handatlas , 1886
  11. ^ a b Guida d'Italia del Touring Club Italiano. - Le Tre Venezie, vol. 3, Milano 1925, p. 334.
  12. ^ "Črni Kal" sul sito istituzionale del comune di Capodistria, su koper.si. URL consultato il 12 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  13. ^ citato come Conte di Gorizia in “Notizie delle Cose del Friuli, scritte secondo i tempi, da Gian-Giuseppe Liruti, Signor di Villafredda ec., Accademico della Società Colombaria di Firenze, e dell'Accademia Udinese, Tomo Terzo, in Udine MDCCLXXVII
  14. ^ Regio Decreto 18 gennaio 1923, n. 53, art. 3
  15. ^ R.D. 29 marzo 1923, n. 800
  16. ^ S. Sergio-Cernical in: Relazione annuale della Civica Scuola di Ginnastica di Trieste, alla fine dell'Anno scolastico 1905-1906. TRIESTE Stab. Art. Tip. G. Caprin 1906, pg. 46 di 85
  17. ^ "L'entroterra copidistriano" sul sito istituzionale del comune di Capodistria, su koper.si. URL consultato il 12 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014).

Voci correlate

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