San Siro (Torrile)

frazione del comune italiano di Torrile, provincia di Parma

San Siro è una frazione del comune di Torrile, in provincia di Parma.

San Siro
frazione
San Siro – Veduta
San Siro – Veduta
Chiesa di San Siro
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Comune Torrile
Territorio
Coordinate44°53′29.62″N 10°20′15.29″E
Altitudine35 m s.l.m.
Abitanti38[3]
Altre informazioni
Cod. postale43056
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Siro
San Siro

La località dista circa 3,50 km dal capoluogo.[1][2]

Geografia fisica

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San Siro sorge in posizione pianeggiante alla quota di 33-37 m s.l.m.[1][2] ed è attraversato dal torrente Parma, che lo divide nelle due località di San Siro a Mane, più grande e posta sulla sponda destra, e San Siro a Sera, più piccola e collocata sulla riva sinistra, ove si trova, racchiusa da un'ampia ansa del corso d'acqua, la chiesa di San Siro.[4][5][6]

Il borgo fu fondato in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando la cappella a servizio del villaggio fu citata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma.[7]

A protezione del territorio, fu edificato un castello, che fu nominato negli Statuti parmigiani del 1266 insieme alle vicine fortificazioni di Sant'Andrea e Pietrabaldana, poste lungo il torrente Parma: il Comune di Parma, intenzionato ad aumentare il numero di abitanti nella zona allo scopo di migliorare l'efficienza dei sistemi difensivi, invitò, qualora non vi abitassero, i proprietari di case poste nelle tre località a venderle a persone intenzionate a trasferirvisi.[8][9]

Nel 1315 il maniero fu attaccato e distrutto dai ghibellini guidati da Matteo da Correggio, che, alleatosi con Gianquirico Sanvitale e Luchino Visconti, aveva già depredato l'abitato di Baganzola, per poi passare a Vicomero, a Castelnovo e a San Siro e infine conquistare la rocca dei Rossi di San Secondo. I guelfi parmigiani contrattaccarono costringendo alla resa Matteo da Correggio e liberando i prigionieri.[10][8]

Nei secoli il territorio fu ripetutamente inondato dalle piene del torrente Parma, che, male arginato, in occasione degli straripamenti più devastanti spostò più volte il proprio letto, arrivando a dividere in due i centri abitati situati nelle vicinanze; sorsero così le due località di San Siro a Mane e San Siro a Sera, poste rispettivamente sulle sponde destra e sinistra del corso d'acqua. Nel 1442 si verificò una delle più devastanti alluvioni, che probabilmente rase al suolo il vicino borgo di Pietrabaldana e la sua cappella, che fu unita a quella di Sant'Andrea a Mane; in seguito gli Anziani del Comune di Parma deliberarono di costruire degli argini maggiormente solidi a protezione della zona.[8]

Nella seconda metà del XVIII secolo il feudo di San Siro fu assegnato ai marchesi Paolucci, che, provenienti da Forlì, ne mantennero i diritti fino alla loro abolizione sancita dai decreti napoleonici del 1806.[4][11][6]

Nel dicembre 2017 una piena del torrente Parma danneggiò il ponte di San Siro, che collega le due sponde del corso d'acqua; nel 2019 l'infrastruttura fu ricostruita.[12]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Chiesa di San Siro

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Chiesa di San Siro
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Siro (Torrile).

Menzionata per la prima volta nel 1230, la cappella fu elevata a sede parrocchiale autonoma nel 1564; modificata a più riprese senza alterare la struttura originaria romanica, fu allagata in varie occasioni dalle acque del vicino torrente Parma, l'ultima delle quali nel 2014, e successivamente risistemata. L'edificio, sviluppato su una pianta a navata unica affiancata da una cappella per lato, presenta una semplice facciata a capanna intonacata; il campanile in laterizio si erge su un alto fusto quattrocentesco, sopraelevato nel XVII secolo; all'interno l'aula è coperta da una serie di capriate lignee.[7][5][13][14]

Castello

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Nominato per la prima volta nel 1266 negli Statuti parmigiani, il castello fu distrutto nel 1315 dai ghibellini guidati da Matteo da Correggio e mai più ricostruito.[8]

  1. ^ a b c La Frazione di San Siro di Torrile, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 19 novembre 2024.
  2. ^ a b c La Frazione di San Siro, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 19 novembre 2024.
  3. ^ [1][2]
  4. ^ a b Dall'Aglio, p. 930.
  5. ^ a b Chiesa di San Siro, su fondoambiente.it. URL consultato il 19 novembre 2024.
  6. ^ a b Molossi, p. 502.
  7. ^ a b Dall'Aglio, p. 931.
  8. ^ a b c d Capacchi, p. 334.
  9. ^ Affò, 1793, pp. 276-277.
  10. ^ Affò, 1795, pp. 195-196.
  11. ^ Gambara, p. 481.
  12. ^ Torrile: riaperto con un giorno di anticipo il Ponte di San Siro, in www.parmatoday.it, 15 maggio 2019. URL consultato il 17 novembre 2024.
  13. ^ Chiesa di San Siro "Torrile, San Siro", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 novembre 2024.
  14. ^ Chiara De Carli, San Siro, ritorna a vivere la piccola pieve trecentesca, in Gazzetta di Parma, 25 ottobre 2016, p. 35.

Bibliografia

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  • Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo terzo, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
  • Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo quarto, Parma, Stamperia Carmignani, 1795.
  • Guglielmo Capacchi, Castelli parmigiani, Volume II, Parma, Artegrafica Silva, 1979, ISBN 2020120172065.
  • Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, II Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
  • Lodovico Gambara, Le ville Parmensi, Parma, La Nazionale Tipografia, 1966.
  • Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.

Voci correlate

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Altri progetti

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