San Vito Romano

comune italiano

San Vito Romano (Santuitu in dialetto sanvitese) è un comune italiano di 3 222 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

San Vito Romano
comune
San Vito Romano – Stemma
San Vito Romano – Bandiera
San Vito Romano – Veduta
San Vito Romano – Veduta
Scorcio visto dal Santuario della Madonnina di Compigliano.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoMaurizio Pasquali (Lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate41°53′N 12°59′E
Altitudine660 m s.l.m.
Superficie12,66 km²
Abitanti3 222[1] (31-8-2020)
Densità254,5 ab./km²
Comuni confinantiBellegra, Capranica Prenestina, Genazzano, Olevano Romano, Pisoniano
Altre informazioni
Cod. postale00030
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058100
Cod. catastaleI400
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 488 GG[3]
Nome abitantisanvitesi
Patronosan Vito e san Biagio
Giorno festivo15 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Vito Romano
San Vito Romano
San Vito Romano – Mappa
San Vito Romano – Mappa
Posizione del comune di San Vito Romano nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Si trova nell'area dei Monti Prenestini. Gli abitanti si chiamano sanvitesi (santuitisi in dialetto).

Geografia fisica

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Territorio

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia del Lazio.

Il comune sorge sui Monti Prenestini, non distante dal Monte Guadagnolo. La morfologia del territorio è collinare. Il centro urbano si trova a 655 m, mentre il punto più alto del comune, tocca quota 720 m. Nel territorio comunale incomincia il suo percorso il fiume Sacco.

Gli inverni sono freddi, umidi e nebbiosi, in quanto è circondato da castagni. La nevicata del 2012 ha toccato i 130 cm di altezza, rilevata al campo sportivo. L'estate è relativamente fresca.

Mentre i dettagli sulle origini del paese restano ancora incerti, la prima menzione del Castrum Sancti Viti appare nel Regesto Sublacense del 1085, dove è presente tra le terre donate dal Signore di Paliano al Monastero di Subiaco. San Vito rimase possedimento dell'abbazia fino al 1180 quando divenne proprietà della famiglia Colonna, che ne ampliarono il castello[4].

Nel 1575, dopo una breve parentesi come feudo dei Massimo, passò ai Theodoli, famiglia nobiliare appartenente al patriziato romano originaria di Forlì e ancora oggi proprietari del castello. Fu Gerolamo Theodoli, vescovo di Cadice, ad acquistare il feudo per 20.000 scudi romani[5], assumendo su di sé il titolo di Conte di Ciciliano e Signore di San Vito e Pisoniano. Nel 1592 Theodolo Theodoli assunse il titolo di Marchese di San Vito, come suggerisce l'iscrizione presente all'interno dell'antica cappella del palazzo[4], mentre qualche decennio più tardi il cardinale Mario Theodoli, al partire dal 1640, promosse un significato intervento di espansione urbanistica, che da lui prenderà il nome di Borgo Mario Theodoli. Carlo Theodoli e suo figlio Gerolamo si fecero prosecutori dell'opera di Mario, morto nel 1650, prima della fine dei lavori del borgo, della Chiesa dei Santi Sebastiano e San Rocco e dell'adiacente Convento dei Carmelitani, oggi sede municipale.

Occupato dai francesi durante il periodo napoleonico, seguì le sorti dello Stato Pontificio fino al 1870, quando questo venne definitivamente annesso al Regno d'Italia.

Con Regio Decreto del 16 maggio 1872 San Vito cambiò denominazione in San Vito Romano.

Simboli

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Lo stemma del Comune di San Vito Romano è stato riconosciuto con DPCM del 16 gennaio 1956.[6]

«Di rosso, alla colonna d'argento, sorgente da un ristretto di terreno, accompagnata nel lato sinistro da un guerriero recante nella destra una palma, e da un cane, fermi sul terreno, il tutto al naturale e dal sole uscente dal cantone destro.[5]»

È raffigurato san Vito con il cane, la palma del martirio e il libro dell'Evangelo tra le mani. Accanto una colonna d'argento ripresa dallo stemma dei principi Colonna di Genazzano, principi feudatari. Il campo rosso dello sfondo è ripreso dallo stemma dei Theodoli (di rosso, alla ruota d'oro). La composizione è sovrastata da un sole a 16 raggi che può avere un doppio significato: simbolo di eternità e grandezza oppure può essere ricondotto al blasone della famiglia Theodoli in cui è raffigurata una ruota raggiata d'oro.

Lo scudo è sormontato dalla Corona Muraria che contraddistingue l'ente territoriale di riferimento, il Comune, e sotto sono annodati due rami decussati: uno di alloro e uno di quercia.

Il gonfalone venne riconosciuto formalmente con decreto del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi del 16 giugno 1956 e registrato il 13 luglio 1956 nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato.

«Drappo di colore rosso al palo di giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello Stemma Comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di San Vito Romano. Le parti in metallo e i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori del drappo alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.[7]»

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture militari

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  • Palazzo Theodoli

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

 

Tradizioni e folclore

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L'infiorata per la festa del patrono San Vito martire - giugno
  • Festa di san Biagio; 2 e 3 febbraio - processione, fiera e distribuzione di ciambelle all'anice.
  • Festa patronale di san Vito; 15 giugno o domenica vicina - tradizionale infiorata e processione.
  • Festa della Madonnina di Compigliano; 22 agosto o domenica vicina - processione con caratteristica infiorata.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
3 giugno 1985 25 maggio 1990 Armando Cenci Democrazia Cristiana Sindaco
26 maggio 1990 13 giugno 1999 Vincenzo Nanni Sinistra - PDS/PCI Sindaco Due mandati
14 giugno 1999 13 giugno 2004 Guido Trinchieri Lista Civica Sindaco
13 giugno 2004 25 maggio 2014 Amedeo Rossi Centro-sinistra Sindaco Due mandati
26 maggio 2014 in carica Maurizio Pasquali Lista Civica - Obiettivo San Vito Sindaco Due mandati

Gemellaggio

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Altre informazioni amministrative

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L'A.S.D Audace è una società sportiva dilettantistica di calcio nata nel 2014 dalla fusione di tre squadre: A.S.D. Sanvitese Calcio, Audace Genazzano e A.S.D Empolitana Giovenzano; gioca le partite casalinghe presso il Campo Le Rose di Genazzano e milita nella eccellenza laziale[9].

Hockey su prato

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Il Club Hockey Libero San Vito 1967 è una società sportiva di hockey su prato che gioca le partite casalinghe presso il Campo Comunale militante in Serie A1. Nel 2014 ha ospitato le finali italiane della categoria Under 17, le quali hanno visto la squadra ospitante come vincitrice.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Storia (conoscere le origini) - Comune di San Vito Romano. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  5. ^ a b Comune di San Vito Romano - Araldica Civica. URL consultato il 12 maggio 2021.
  6. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di San Vito Romano, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 28 febbraio 2024.
  7. ^ Storia ed Arte - Lo stemma, su Comune di San Vito Romano. URL consultato il 12 maggio 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ La nuova Empolitana ufficializza il nome (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).

Bibliografia

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  • Maria Chiaba: Alle origini della Nuova Roma: Martino V(1417-1431) in Atti del Convegno, Roma 2-5 marzo 1992, Nuovi Studi Storici Palazzo Borromini
  • Donatella Fiorani: Chiesa dei Ss. Sebastiano e Rocco in San Vito Romano in Storia e restauro, 2003, Ed. Gangemi

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN144609430 · LCCN (ENno2005096136 · J9U (ENHE987007496758305171
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