Sangiaccato di Damasco
Il Sangiaccato di Damasco (in turco Şam Sancağı, in arabo سنجق دمشق?) era una provincia di secondo livello (Sangiaccato) dell'Impero ottomano, che occupava il centro della Siria ottomana, situata negli odierni stati di Siria e Libano. La città di Damasco era la capitale del sangiaccato[1]. Confinava con il Sangiaccato di Hauran a sud, il Sangiaccato di Hama a nord e il Vilayet di Beirut a ovest.
Sangiaccato di Damasco Şam Sancağı | |||||
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il Sangiaccato nel 1914 | |||||
Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Damasco | ||||
Dipendente da | Impero ottomano | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Sangiaccato | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1549 | ||||
Fine | 1918 | ||||
Causa | Armistizio di Mudros | ||||
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Suddivisioni amministrative
modificaIl Sangiaccato di Damasco aveva le seguenti Nahiya:
Damasco,
Beqā,
Wadi al-Ajam (Qatana),
Storia successiva
modificaNel dividere la Siria ottomana, le autorità del mandato francese staccarono la parte più occidentale del Sangiaccato e la assegnarono al nuovo Grande Libano, mentre il resto rimase nello striminzito stato siriano.
Note
modifica- ^ Karpat, Kemal H., Ottoman population, 1830-1914 : demographic and social characteristics, University of Winsconsin Press, 1995, ISBN 0-299-09160-0, OCLC 849068047. URL consultato il 2 maggio 2022.