Rufina e Seconda

Sante venerate dalla Chiesa cattolica
(Reindirizzamento da Sante Rufina e Seconda)

Le sante Rufina e Seconda (... – Roma, 257) sono venerate come sante, vergini e martiri dalla Chiesa cattolica.

Sante Rufina e Seconda
Martirio delle Sante Rufina e Seconda
 

Vergini e Martiri

 
MorteRoma, 257
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleChiesa delle Sante Rufina e Seconda
Ricorrenza10 luglio

Agiografia

modifica

Secondo la tradizione agiografica, Rufina e Seconda erano due giovani sorelle cristiane e il padre, il senatore Asterio, le aveva promesse in spose a due loro correligionari, Armentario e Verino. Questi ultimi, quando l'imperatore Valeriano (253 - 260) diede nuovo impulso alle persecuzioni anticristiane, rinnegarono la loro fede, invitando anche Rufina e Seconda a farlo. Di fronte al loro rifiuto, le denunciarono alle autorità: le giovani tentarono di fuggire e raggiungere l'Etruria, ma vennero arrestate e condotte dinanzi al prefetto Gaio Giunio Donato il quale, dopo averle sottoposte a vari tormenti per convincerle ad abiurare, le condannò a morte. Le sorelle vennero condotte in un luogo chiamato Silva Nigra, sulla Via Cornelia, al nono miglio da Roma, dove Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu picchiata fino alla morte: in onore del loro martirio e di quello dei santi Marcellino e Pietro, il posto venne ribattezzato Silva Candida; la matrona Plautilla, avvertita in sogno, diede sepoltura ai corpi delle martiri.

Papa Giulio I (337 - 352), nel IV secolo, fece erigere una basilica che nel V secolo venne elevata a sede episcopale: la diocesi di Selva Candida, o di Santa Rufina, venne unita durante il pontificato di Callisto II (1119 - 1124) a quella suburbicaria di Porto, che assunse il nome di Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina. Della basilica e del piccolo agglomerato urbano che sorse intorno non rimane nulla, se non dei pavimenti a mosaici ora esposti al Museo dell’Alto Medioevo all’Eur.

Nel 1153 il Cardinale Conrado, futuro Papa Anastasio IV, rinvenne sotto l’altare della Basilica restaurata i resti delle due Martiri, che fece trasportare nel battistero lateranense dove fu loro dedicata una cappella.

La loro Memoria liturgica cade il 10 luglio.

Bibliografia

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Altri progetti

modifica