Santuario della Madonna di Valleluogo
Il santuario della Madonna di Valleluogo è un santuario mariano ubicato circa 3 km a nord-ovest del centro abitato di Ariano Irpino, nell'Appennino campano. Il santuario sorge presso un ruscello in una vallata ricca di alberi secolari, a un'altitudine di 530 m s.l.m.[1].
Santuario Salus Infirmorum | |
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Il santuario all'ombra di un vetusto tiglio | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Ariano Irpino |
Coordinate | 41°10′36.48″N 15°04′57.36″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Madonna, salute degli infermi |
Diocesi | Ariano Irpino-Lacedonia |
Il nome originario dell'edificio religioso era Sancta Maria belli loci (letteralmente Santa Maria del bel luogo), poi alteratosi in "Santa Maria di Valleluogo"[2]; tuttavia, a decorrere dal 1957, la denominazione ufficiale nell'ambito della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia cui appartiene[3] è santuario Salus Infirmorum ("Salute degli Infermi")[4].
Storia
modificaLe origini del santuario risalgono a un'apparizione mariana[5] avvenuta secondo la tradizione nel tardo Medioevo, probabilmente all'epoca della dominazione angioina: la Madonna apparve a una giovane pastorella sordomuta, figlia un mugnaio residente nella stessa valle; il prodigio avvenne infatti nelle immediate vicinanze del mulino ad acqua, tuttora esistente e visitabile. Nel momento stesso dell'apparizione la fanciulla acquisì l'udito e la parola, mentre la Madonna richiese che venisse edificata una cappella in quello stesso luogo[6].
In una prima fase ci si limitò ad allestire un semplice tabernacolo ma, in considerazione dell'afflusso sempre maggiore di fedeli, delle guarigioni via via più numerose e delle laute offerte spontanee si riuscì finalmente a edificare la cappella[7], sebbene l'anno esatto di costruzione rimanga ignoto. L'edificio venne però assai danneggiato da una lunga serie di terremoti verificatisi tra il 1688 e il 1732 e soltanto alla fine del Settecento, dopo lunghe vicissitudini, venne eretta la chiesuola attuale[8]; al suo interno, decorato in stile barocco[8], è però ancora custodita una statua della Madonna risalente al Quattrocento[9].
Culto
modificaNei primi secoli il santuario fu assai frequentato durante l'intero corso dell'anno; a partire già dall'Ottocento gli afflussi, sempre piuttosto intensi e provenienti anche da fuori diocesi, tendono però a concentrarsi nel triduo di Pentecoste[10].
Ricettività
modificaA metà Novecento, in adiacenza al santuario della Madonna di Valleluogo, fu edificata una notevole struttura[11] destinata all'accoglienza degli infermi e dei pellegrini: si tratta della casa madre dei Silenziosi operai della Croce, un'organizzazione privata di fedeli fondata dal beato Luigi Novarese e riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici[12].
In occasione del Giubileo del 2000, conformemente agli auspici espressi in vita da Novarese, si è provveduto a restaurare l'antico mulino dopo lunghi secoli di abbandono[13].
Note
modifica- ^ Istituto Geografico Militare, Carta topografica d'Italia, M691, 4ª ed., foglio n° 174 Ariano Irpino.
- ^ Santuario di Santa Maria di Valleluogo, su Napoli99. URL consultato il 29 aprile 2018 (archiviato il 29 aprile 2018).
- ^ Salus Infirmorum-Valleluogo, su Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia. URL consultato il 29 aprile 2018 (archiviato il 29 aprile 2018).
- ^ Ottaviano D'Antuono e Raffaele Guardabascio, Ariano turistica, Ariano Irpino, 1992.
- ^ Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria: Calendario delle apparizioni, Edizioni Ares (formato Kindle), 2020, p. 47, ISBN 9788881559619.
- ^ Santuario Salus Infirmorum, su Maria di Nazareth. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato l'8 agosto 2018).
- ^ Tommaso Vitale, Storia della regia città di Ariano e sua diocesi, Roma, Stamperia Salomoni, 1794, p. 285. URL consultato il 29 aprile 2018 (archiviato il 5 maggio 2016).
- ^ a b Carmine Iuorio, Ariano Irpino (mappa turistica), Ariano Irpino, 1996.
- ^ Ottaviano D'Antuono, Ariano Sacra - Itinerario alla scoperta dei principali edifici di culto cittadini, Ariano Irpino, Diocesi di Ariano Irpino - Lacedonia, Ufficio Diocesano Beni Culturali, 2011.
- ^ Nicola Flammia, Storia della città di Ariano, Ariano di Puglia, Tipografia Marino, 1893, p. 161.
- ^ Archeoclub d'Italia (sede di Casalbore), Progetto itinerari turistici Campania interna - La Valle del Miscano, a cura di Nicola D'Antuono, Regione Campania, vol. 2, Avellino, 1995, pp. 142-143.
- ^ Silenziosi Operai della Croce, su Luigi Novarese. URL consultato il 28 aprile 2018 (archiviato il 12 giugno 2018).
- ^ Il Mulino delle apparizioni, su Silenziosi Operai della Croce - Valleluogo. URL consultato il 29 aprile 2018 (archiviato il 29 aprile 2018).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul santuario della Madonna di Valleluogo
Collegamenti esterni
modifica- Santuario della Madonna di Valleluogo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.