Sara Simeoni

altista italiana

Sara Simeoni (Rivoli Veronese, 19 aprile 1953) è un'ex altista italiana, medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980.

Sara Simeoni
Sara Simeoni nel 1973
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso60 kg
Atletica leggera
SpecialitàSalto in alto
Record
Alto 2,01 m (1978)
Alto 1,97 m (indoor - 1981)
Carriera
Nazionale
1970-1986Italia (bandiera) Italia67
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 2 0
Europei 1 0 2
Europei indoor 4 0 0
Universiadi 2 1 2
Giochi del Mediterraneo 2 1 0

Vedi maggiori dettagli

 

Campionessa olimpica nel 1980 e medaglia d’argento ai giochi olimpici nel 1976 e nel 1984. È stata primatista mondiale del salto in alto con la misura di 2,01 m stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse il campionato europeo. Ha vinto inoltre due medaglie d'oro alle Universiadi, altrettante ai Giochi del Mediterraneo e quattro titoli di campionessa europea indoor.

Quattordici volte campionessa italiana, ha detenuto il primato italiano per 36 anni dal 12 agosto 1971 all'8 giugno 2007, quando fu superato da Antonietta Di Martino. Nel 2014 fu eletta "Atleta del Centenario", insieme ad Alberto Tomba, in occasione dei 100 anni del CONI.[1]

Biografia

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Nata a Rivoli Veronese, cominciò ben presto a frequentare le pedane di atletica adottando il neonato stile Fosbury. Fu seguita prima dal tecnico Bragagnolo, poi da Erminio Azzaro, anche lui saltatore in alto, che diventerà suo allenatore e marito.[2]

Divenuta primatista italiana assoluta quando era ancora nella categoria juniores, aveva tra le sue armi migliori tecnica e determinazione.[3] Nelle manifestazioni più importanti, sia indoor sia all'aperto, ebbe una progressione di risultati che la portarono a valicare il muro dei 2 metri in una lotta agonistica spesso contrapposta alle rivali tedesche Rosemarie Ackermann e Ulrike Meyfarth.

Il 4 agosto 1978, a Brescia, conquistò il record del mondo (2,01 m) durante una riunione di atletica tra le nazionali di Italia e Polonia. La Rai non seguiva l'evento e quindi si pensò a lungo che di questa prestazione non vi fossero resoconti visivi a parte le fotografie; trent'anni più tardi furono ritrovati filmati nell'archivio di una televisione locale.[4]

 
Il record mondiale di 2,01 m stabilito a Brescia nel 1978

Vanta una medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Mosca 1980 e due medaglie d'argento ai giochi olimpici (Montreal 1976 e Los Angeles 1984), un oro e due bronzi agli europei, quattro ori agli europei al coperto, due vittorie alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo e 24 titoli italiani; ha indossato la maglia azzurra per 72 volte.

Fu alfiere durante la cerimonia d'apertura delle olimpiadi di Los Angeles, e il 26 febbraio 2006 fu una degli otto atleti italiani portatori della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura della XX Olimpiade invernale di Torino.[5]

Alla fine degli anni ottanta fu anche interprete di sigle di telefilm, cartoni animati e trasmissioni televisive pubblicate nell'album Bimbo Hit nel 1988 e nel 1990. Nel 2014 dichiarò di essere tifosa del Chievo.[6]

Dal 2017 è vicepresidente del comitato regionale Fidal Veneto.[7]

Nell’estate del 2021 prende parte al programma televisivo di Rai 2 Il circolo degli anelli, in cui commenta le gare delle Olimpiadi di Tokyo[8]. Il 20 dicembre 2021 presentò assieme ad Andrea Fusco e Arianna Secondini la cerimonia di consegna dei Collari d'oro al merito sportivo 2021, trasmessa in diretta su Rai 2.[9] L’anno seguente prese parte anche a Il circolo dei mondiali su Rai 1 in occasione dei Mondiali di calcio in Qatar.[10]

Il 2 dicembre 2022 è stata ballerina per una notte a Ballando con le stelle, condotto da Milly Carlucci.[11]

Nella cultura di massa

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Nel brano di Samuele Bersani del 2002 Che vita!, Simeoni è citata insieme a Mennea in due versi del ritornello:

«Che vita!
Pietro Mennea e Sara Simeoni
son rivali alle elezioni.»

Progressione

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Salto in alto

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Stagione Misura Luogo Data Rank. Mond.
1984 2,00 m   Los Angeles 10-8-1984
1983 1,84 m   Helsinki 7-8-1983
1982 1,98 m   Formia 28-8-1982
1980 1,98 m   Roma 5-8-1980
  Torino 1-6-1980
1979 1,98 m   Spalato 25-9-1979
1978 2,01 m   Praga 31-8-1978
  Brescia 4-8-1978
1976 1,91 m   Montréal 28-7-1976
1972 1,85 m   Monaco 4-9-1972

Palmarès

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Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1971 Europei   Helsinki Salto in alto 1,78 m  
Giochi del Mediterraneo   Smirne Salto in alto   Argento 1,74 m [12]
1972 Giochi olimpici   Monaco Salto in alto 1,85 m  
1973 Europei indoor   Rotterdam Salto in alto 1,82 m
Universiadi   Mosca Salto in alto   Bronzo 1,81 m
1974 Europei indoor   Göteborg Salto in alto 11ª 1,75 m
Europei   Roma Salto in alto   Bronzo 1,89 m  
1975 Europei indoor   Katowice Salto in alto 1,80 m
Giochi del Mediterraneo   Algeri Salto in alto   Oro 1,89 m  
Universiadi   Roma Salto in alto   Argento 1,88 m
1976 Giochi olimpici   Montréal Salto in alto   Argento 1,91 m  
1977 Europei indoor   San Sebastián Salto in alto   Oro 1,92 m  
Universiadi   Sofia Salto in alto   Oro 1,92 m
1978 Europei indoor   Milano Salto in alto   Oro 1,94 m  
Europei   Praga Salto in alto   Oro 2,01 m    
1979 Universiadi   Sofia Salto in alto   Bronzo 1,92 m
Giochi del Mediterraneo   Spalato Salto in alto   Oro 1,98 m  
1980 Europei indoor   Sindelfingen Salto in alto   Oro 1,95 m  
Giochi olimpici   Mosca Salto in alto   Oro 1,97 m  
1981 Europei indoor   Grenoble Salto in alto   Oro 1,97 m    
Universiadi   Bucarest Salto in alto   Oro 1,96 m  
1982 Europei   Atene Salto in alto   Bronzo 1,97 m
1983 Mondiali   Helsinki Salto in alto 20ª (q) 1,84 m
1984 Giochi olimpici   Los Angeles Salto in alto   Argento 2,00 m
1986 Europei   Stoccarda Salto in alto 15ª (q) 1,86 m

Campionati nazionali

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Altre competizioni internazionali

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1977
1979
1985

Onorificenze

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«Di iniziativa del presidente della Repubblica[13]»
— 1980
«Di iniziativa del presidente della Repubblica[14]»
— 1986
«Campionessa olimpica del 1980 salto in alto (brevetto 568)[15]»
— 2015
«Primatista mondiale salto in alto (brevetto 620)[15]»
— 1978
«Campionessa olimpica salto in alto (brevetto 670)[15]»
— 1980
«Campionessa e primatista italiana di salto in alto (brevetto 1459)[15]»
— 1980

Riconoscimenti

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  1. ^ Matteo Sorio, Sara Simeoni incoronata atleta del secolo, su Corriere del Veneto.it, 9 giugno 2014. URL consultato il 12 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2016).
  2. ^ L'atletica saluta Walter Bragagnolo, era stato il primo allenatore della Simeoni, su fidalveneto.com, 24 aprile 2018. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  3. ^ Sara Simeoni, su fidal.it. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  4. ^ Sara Simeoni, 40 anni fa il record mondiale nell'alto: a Brescia un salto da 2.01 metri, in Sky Sport, 4 agosto 2018. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  5. ^ Paolo Avanti, Torino chiude con Di Centa d'oro, su gazzetta.it, 26 febbraio 2006. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  6. ^ Sara Simeoni: "Seguo il Chievo, speriamo possa salvarsi", su tuttomercatoweb.com, 3 dicembre 2014.
  7. ^ Comitato Regionale - Fidal Veneto, su fidalveneto.com. URL consultato il 2 agosto 2018.
  8. ^ https://www.ilriformista.it/chi-e-alessandra-de-stefano-la-giornalista-della-trasmissione-il-circolo-degli-anelli-sulle-olimpiadi-di-tokyo-239449/
  9. ^ Cerimonia Collari d'oro. Diretta streaming video tv, Bebe Vio “Amo il mio sport”, su ilSussidiario.net, 20 dicembre 2018.
  10. ^ Il Circolo degli Anelli torna per i Mondiali di calcio e passa su Rai 1. Ecco la nuova squadra, su DavideMaggio.it. URL consultato il 10 novembre 2022.
  11. ^ Ballando con le Stelle, bomba-Sara Simeoni: cosa sta per accadere, su liberoquotidiano.it, 1º dicembre 2022. URL consultato il 1º febbraio 2023.
  12. ^ Risultati dei Giochi del Mediterraneo 1971
  13. ^ Onorificenze di Sara Simeoni, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana.
  14. ^ Onorificenze di Sara Simeoni, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana.
  15. ^ a b c d Benemerenze sportive di Sara Simeoni, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
  16. ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2019).
  17. ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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