Scandalo delle taglie dei New Orleans Saints
Lo scandalo delle taglie dei New Orleans Saints, spesso chiamato anche Bountygate[1][2][3][4], fu un incidente che coinvolse diversi giocatori difensivi dei New Orleans Saints della National Football League, scoperti ad aver costruito un sistema che assegnava bonus, o "taglie," per prestazioni vietate dal regolamento NFL. Il sistema prese il via nel 2009 (l'anno in cui i Saints vinsero il Super Bowl XLIV) e terminò nel 2011. Tra le altre cose, i giocatori furono scoperti ad incassare bonus per infortunare deliberatamente gli avversari.
La NFL iniziò ad investigare sui Saints nel 2010 in risposta alle denunce di aver tentato di infortunare volontariamente i giocatori avversari durante i playoff 2009–10 ma l'indagine rimase in stallo fino alla stagione 2011. Il 2 marzo 2012, la NFL annunciò di aver le prove che "tra i 22 e i 27 giocatori dei Saints[5]", oltre all'ex coordinatore difensivo Gregg Williams, pagarono di tasca propria dei bonus legati alle prestazioni. Fu anche scoperto che l'allenatore Sean Payton provò ad insabbiare la cosa e che lui e il general manager Mickey Loomis fallirono nel porlo a termine, come ordinato dal proprietario Tom Benson. Da allora, Williams fu accusato di aver messo in piedi operazioni simili durante le sue permanenze come coordinatore difensivo dei Tennessee Oilers e dei Washington Redskins e come capo-allenatore dei Buffalo Bills.
Il commissioner della NFL Roger Goodell rispose con alcune delle più severe sanzioni dei 92 anni di storia della lega e tra le più severe per gli incidenti in campo della storia dello sport professionistico nordamericano. Williams fu sospeso a tempo indefinito, Payton fu sospeso per l'intera stagione 2012 e Loomis sospeso per le prime 8 gare della stagione 2012. L'assistente capo-allenatore Joe Vitt fu sospeso per le prime 6 gare della stagione 2012. Payton è stato il primo capo-allenatore della storia della NFL a venire sospeso. L'organizzazione dei Saints fu multata di 500.000 dollari e privata delle scelte del secondo giro del Draft NFL 2012 e 2013. Le sanzioni nei confronti dei giocatori furono annunciate in seguito, dopo aver consultato l'associazione dei giocatori NFL[6]. Jonathan Vilma fu sospeso per l'intera annata 2012 senza aver diritto allo stipendio, Will Smith e Anthony Hargrove (quest'ultimo trasferitosi prima ai Seattle Seahawks e successivamente ai Green Bay Packers), rispettivamente per quattro e otto giornate, e il linebacker Scott Fujita (da due stagioni ai Cleveland Browns) con tre giornate di stop.[7]
Tutti i quattro giocatori sospesi presentarono ricorso. Il 3 luglio 2012, Goodell confermò le sanzioni affermando, tuttavia, che sarebbe stato disposto a parlare con ognuno di essi, se questi avessero voluto raccontargli la loro versione della storia[8]. I giocatori e l'Associazione Giocatori NFL in precedenza avevano messo in discussione l'autorità del commissioner di poter sentire gli interessati ma i loro argomenti erano stati rigettati dai due membri dell'arbitrato.
Il 7 settembre 2012, la commissione a cui si era rivolta in appello l'Associazione Giocatori sospese unanimemente le pene dei quattro atleti coinvolti, permettendo loro di essere schierabili nell'imminente prima giornata della stagione 2012[9].
Note
modifica- ^ (EN) "'Bountygate' Details Get Uglier by the Moment", su sports.yahoo.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2012).
- ^ (EN) "NFL needs to start cleaning up 'BountyGate' by going after Sean Payton and Gregg Williams for role in Saints' bounty system", su nydailynews.com.
- ^ (EN) "Bountygate Re: Favre", su startribune.com.
- ^ (EN) "Did Rex's Former Team Put Out Bounties?", su espn.go.com.
- ^ (EN) "Full NFL statement on bounty investigation", su nola.com.
- ^ (EN) "NFL hammers Saints for bounties", su espn.go.com.
- ^ Breaking news: Goodell sospende quattro Saints, su mondonfl.blogspot.it.
- ^ (EN) Player discipline for Saints' 'bounties' upheld by Roger Goodell, su nfl.com.
- ^ (EN) Saints player bounty suspensions overturned on appeal, NFL.com, 7 settembre. URL consultato l'8 settembre 2012.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale della National Football League, su nfl.com.