Scogli Pettini (Ragusa Vecchia)
gruppo di isolotti e scogli vicini al porto di Ragusa Vecchia, in Croazia
Gli scogli Pettini[1], Pettini di Ragusavecchia[2] o Pettini di Ragusa Vecchia[3] (in croato: Cavtaski Grebeni[2]) sono un gruppo di isolotti e scogli della Croazia nel mare Adriatico, vicini al porto di Ragusa Vecchia (Cavtat). Amministrativamente, appartengono al comune di Canali[4], nella regione raguseo-narentana.
Pettini di Ragusa Vecchia Cavtaski Grebeni | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | mare Adriatico |
Coordinate | 42°34′33″N 18°11′36″E |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Regione | Regione raguseo-narentana |
Comune | Canali |
Cartografia | |
voci di isole della Croazia presenti su Wikipedia |
Non vanno confusi con gli omonimi scogli Pettini o Pettini di Ragusa[5] che si trovano ad ovest di Ragusa (Dubrovnik).
Gli isolotti
modificaGli scogli si trovano di fronte alla valle di Breno[6][7][8] (Župski zaljev).
- Marcana (Mrkan), il maggiore degli isolotti, si trova a sud-ovest del porto. Il piccolo scoglio Markanac si trova a sud-est della sua punta meridionale.
- Bobara (Bobara), disabitato, a ovest di Ragusa Vecchia e a nord-ovest di Marcana. A sud est si susseguono 3 scogli: Trava, Hljeb e Ražnjić.
Nel 1482 fu spostato a Bobara il primo lazzaretto della repubblica di Ragusa che operava precedentemente (dal 1377) a Marcana[9]. Rimangono visibili circa 100 m di un muro difensivo del XV sec.
Isole adiacenti
modifica- Scoglio San Pietro (Supetar), a nord-ovest del porto di Ragusa Vecchia. Il piccolo scoglio Šuperka si trova tra San Pietro e punta Rat (a nord di Ragusa Vecchia).
- Scoglio Sustiepan (hrid Sustiepan), a sud di punta Santo Stefano[10] (rt Sustiepan), vicino alla costa del piccolo promontorio; ha un'area di 1452 m²[4] 42°34′45″N 18°12′37″E .
Note
modifica- ^ Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XIII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ a b Alberi, p. 1483.
- ^ Marieni, pp. 392-393.
- ^ a b (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 42. URL consultato il 4 marzo 2017.
- ^ Toponimi italiani in Dalmazia, su 10febbraiodetroit.wordpress.com. URL consultato il 1º novembre 2016.
- ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 462, ISBN 978-88-85339293.
- ^ Marieni, p. 391.
- ^ Alberi, p. 1474.
- ^ Chronology of Dubrovnik in 14th century, su dubrovnik-online.com. URL consultato il 1º novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2016).
- ^ Vadori, p. 548.
Bibliografia
modifica- (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30, DOI:10.15291/geoadria.127.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845.
Cartografia
modifica- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 27 febbraio 2017.
- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 11, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XIII, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 17 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).